Doniya's P.O.V.Perrie mi ha fatto indossare un vestito stretto nero scollato sulla schiena che evidenzia le mie curve. Mi ha trascinato in un night club con Jesy, Leigh-Anne e Jade. Apprezzo veramente il loro supporto ma non mi serve: sono triste e non riesco a pensare ad altro, vorrei solo rintanarmi nella mia camera a piangere. Prendo il cellulare dalla pochette pronta per chiamare mio fratello ma arriva Perrie che me lo prende.
- Non dirmi che stavi chiamando Zayn, eh?! - mi rimprovera.
- Ma ti pare? - domando finta tonta.
- Sì, certo, come no! Senti, andiamo a ballare, ti va?
- Va bene.
Sorride trascinandomi sulla pista e cominciando a ballare con lei e le ragazze: Jade fa delle facce buffissime che fanno piegare le altre in due dalle risate.
Poco dopo sento qualcuno bussarmi alla spalla. Mi volto e sono sorpresa da chi mi ritrovo davanti.
- Amir! - lo abbraccio forte. Era un nostro vicino di casa e veniva alle elementari con me: è straordinario rivederlo dopo tanti anni. È cresciuto, magro e direi abbastanza muscoloso e gli occhi azzurri sono stupendi: come quelli di Tristan...
- Doniya! Quanto tempo! - si distacca osservandomi - Sempre la più carina!
- Grazie! Anche tu non sei affatto male. Mio Dio sei altissimo! - commento scrutandolo sorridente.
- Doniya! - sento chiamare Perrie - Ti ho detto di svagarti, non di rimorchiare! - mi rimprovera ironicamente e io rido. Davvero sto ridendo?
- Perrie, lui è un mio ex vicino di casa ed andavamo insieme alle elementari.
- Perrie Edwards, piacere. - si presenta stringendo calorosamente la mano.
- Come non conoscerti, sei l'idolo di mezzo pianeta! E ti ammiro molto. - risponde sorridendo. - Io sono Amir Almahoud.
- Beh, vi lascio soli. - Perrie mi abbandona nonostante le invii uno sguardo supplichevole per restare, ma lei, in risposta, mi strizza l'occhio.
Crede stia accalappiando uomini ma stasera non ho proprio voglia di restare sola con dei ragazzi, anche se conosco Amir come le mie tasche. Eravamo molto uniti e ammetto che un tempo mi ero presa una cottarella per lui.
- Beh, come va? - urla per sovrastare la musica. La gente intorno a noi balla per modo di dire: si strusciano l'uno sull'altro senza pudore.
- Amir, non sento una parola! - rispondo sempre urlando - Ti va di andare fuori?
- Va bene!
Usciamo dal locale e il frastuono accompagnato dalla musica è finalmente scomparso. Indosso il mio giacchetto e ci sediamo su una panchina là vicino. Le macchine sono sempre di più essendo su una delle strade più trafficate di Birmingham. Amir mi guarda sorridendo cominciando a chiedermi le solite domande che si fanno quando non si vede qualcuno da tanto tempo.
- Il ragazzo l'hai lasciato a casa? - scherza.
- È lui ad aver mollato me.
Cerco di trattenere le lacrime che riempono i miei occhi ma mi è difficile: è Amir ad asciugare la prima che riga il mio volto. È incredibile come i suoi occhi azzurri siano uguali a quelli di Tristan e come anche la sua gentilezza mi ricordi il mio ex. Così scoppio in lacrime e vengo cullata da un suo abbraccio forte.
- Amir, hai la macchina qui? - domando dopo che mi sono ripresa un po'.
- Sì, certo. Vuoi che ti accompagni a casa?
- Sì, grazie, voglio solo andare da mio fratello.
Annuisce e mi accompagna alla sua auto. Chiamo Perrie ringraziandola per tutto e informandola del fatto che sto tornando a casa. Lei mi risponde di star tranquilla e di cercare di star meglio. Ci salutiamo e montiamo in auto.
- Dove abiti? - mi chiede.
- Hai presente il quartiere di villette poco fuori Birmingham?
- Sì, non è molto distante da qui, perché?
- Abito lì.
- Oh, wow! Sei ricca, allora.
- Sono sempre la sorella di Zayn Malik... - mi pavoneggio e lui ride in risposta.
Comincia a guidare mentre ho il finestrino aperto che mi scompiglia i capelli. Chiudo gli occhi assaporando al meglio quel vento leggero all'apparenza ma che invece schiaffeggia la mia faccia, come se in qualche modo dovesse punirmi. Sento nuovamente le lacrime agli occhi ma le ricaccio dentro: basta piangere per lui, bisogna andare avanti, sono stanca di star male.
Amir si ferma davanti casa mia dopo avergliela indicata e mi saluta timido. Ci scambiamo i numeri di cellulare ed esco dall'auto dopo un ultimo abbraccio. Chiudo la porteria e m'incammino verso la porta di casa mia.
- DONIYA! - lo sento chiamarmi. Mi volto e scende dall'auto affrettando il passo verso di me. - Sei più bella dall'ultima volta che ti ho visto. Non che prima non lo fossi.
Arrossisco e riprendo la via per casa: è così impacciato e timido, come lo era Tristan. Mi squilla il cellulare mentre apro la porta.
- Tristan? - domando incredula al telefono.
- No, sono Mary.
- Ehi... ehm... dimmi.
- Zayn è venuto qui oggi.
- Davvero?
- Sì, voleva parlare con Tris. - che stronzo traditore - Beh, si può sapere che è successo tra te e mio fratello?
- Mary...
- Doniya, vi siete lasciati?
Chiudo la chiamata e mi lascio cadere sul divano. Ho bisogno di Tristan, mi manca, ma non è più mio.
Scoppio di nuovo in lacrime sperando che domani sarà un giorno migliore.
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Make me crazy [b.w.s.] (IN REVISIONE)
FanfictionUna volta la tua vita era semplice: gli amici, due fratelli, i genitori, la scuola, i ragazzi... Poi, d'un tratto, ti ritrovi a vivere con tuo fratello maggiore , i suoi due migliori amici, la tua migliore amica e il ragazzo che ami: sembra diverten...