Capitolo 85

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Mi dispiace pubblicare in così grande ritardo ma oltre alla mole di lavoro che ho avuto da fare a scuola ultimamente ho avuto dei problemi con questa storia. 

Mi ero bloccata, non sapevo più continuare, e non è la prima volta che mi succede dall'inizio dell'anno. Non so più che scrivere, ho sempre paura che tutto possa essere troppo scontato e man mano sto esaurendo le idee. Ho il terrore non vi piaccia e pensavo che questo non sarebbe mai accaduto.

Make me crazy finirà purtroppo molto più presto di quanto avessi programmato, quindi non siate stupite se leggerete tra qualche mese "ultimo capitolo". Subito seguirà una pesante revisione con anche cambiamento di trama, quindi quando ripubblicherò vi consiglio di rileggere.

Mi dispiace anche vedere che nessuno la legge più tanto, che quando pubblico non ci sono più i tanti commenti e voti come prima. È diventato tutto un po' spento, triste, come se ormai non vi interessasse più quello che scrivo e questo mi fa star male. Le letture sono poche e questo mi invoglia ancor meno a scrivere, perché voi mi spronate ad inventarmi a continuare.

Tuttavia, buona lettura

a_yo_soy_asi

Léa's P.O.V

Questo è il grande giorno. Sono emozionata e anche particolarmente agitata, ma sinceramente mi ci voleva una bella esperienza e una buona cantata che mi distraesse dai problemi: è veramenteun'onore enorme esibirsi assieme ai The Vamps per aprire il locale.

Comunque sono successe tante di quelle cose che nemmeno ho avuto tempo di pensarci ... Lauren mi manca terribilmente, ma mi manca soprattutto casa mia. Certo, sto bene da Mary e Ale assieme ai ragazzi, ma mi mancano le cene elaborate della mamma di sabato sera, gli abbracci di papà, le sgridate di mamma se non mettevo in ordine la camera, le risatine di papà ... e mi manca sempre tanto Tomas, ma davvero tanto.

Probabilmente se fosse ancora vivo adesso starei da lui, mi farebbe sorridere, mi coccolerebbe la sera guardando brutti film in tv e aspetterebbe sempre che mi addormentassi prima di andare a letto. Erano tutte attenzioni che mi dedicava, ma che man mano smetteva di fare quando era in quel brutto ed oscuro periodo prima che lo perdessi ... Anche se io la notte lo sentivo entrare in camera mia, si sedeva alla sedia vicino al mio letto e andava via dopo qualche minuto: a volte ci si addormentava sopra e la mattina dopo aveva sempre mal di schiena. È stato difficile andare avanti senza di lui, ma c'erano mamma e papà in casa: ora però non ci sono più neanche loro. Ed è per questo che mi sento come se fossi rimasta completamente senza famiglia, quando in realtà qualcuno c'è, qualcuno che non vuole che sia sua figlia.

Mi scappa una lacrima, così sono costretta a scappare in bagno, asciugandomi in fretta le lacrime e pregando Dio che non si sia sbafato il trucco. Ma che Dio: non posso credere in un Dio che scelga chi posso amare e chi non.

Sento la porta bussare e subito dopo sento la voce di Connor che mi chiede di tornare a provare. Io non rispondo, anzi, rimango in silenzio a maledire me stessa per essermi scordata di chiudere la porta a chiave.

- Tutto bene, Léa?

Non ho opzioni: se parlerò scoprirà che piango, ma se rimarrò in silenzio lo scoprirà lo stesso.

Mi poggia la mano sulla spalla con la quale mi fa voltare verso di lui, facendo che mi mostri ancora vulnerabile davanti a lui. Mi guarda chiedendomi cosa sia successo, ma mi sembra una domanda stupida considerando tutto quello che mi è capitato. Lui però sembra capire tutto dal mio sguardo, così mi abbraccia senza pensarci troppo: mi sento un po' meglio fra le sue braccia, che sono più muscolose rispetto all'ultima volta in cui ci siamo abbracciati. Forse è andato in palestra.

Make me crazy [b.w.s.] (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora