Capitolo 27

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Mattia's Pov

Dieci Minuti. Solo dieci minuti per correre da lei. I minuti piu' brutti e interminabili della mia vita.
Non e' facile guidare con le lacrime agli occhi, sperando che non le sia accaduto nulla. Elena non ha smesso di piangere per un solo istante...Per un attimo in silenzio ripeteva "E' colpa mia", ma non ha voluto dirmi il motivo delle sue parole. Parcheggio velocemente e scendiamo dalla macchina. Ci guardiamo negli occhi. Entrambi vi leggiamo terrore e paura di perderla. Mi afferra una mano.

"...Vedrai..Andra' tutto bene..."

Corriamo piu' che possiamo verso l'interno dell'ospedale cercando velocemente il reparto che ci hanno indicato. Apriamo una grande porta e ci siamo. Il cuore e' in gola non solo dalle scale fatte quasi volando, ma soprattutto perche' vorrei sapere le condizioni di Alessia.
 Ci guardiamo intorno alla ricerca di qualcuno che possa darci informazioni. Proprio in quel momento vediamo arrivare verso di noi un' infermiere.
"...Mi scusi questa mattina hanno portato qui da voi una donna... mia moglie...Avrei bisogno di notizie..."
"...Non saprei...Provi a chiedere laggiu'..."
Mi volto ma Elena mi afferra per un braccio. Vediamo un medico uscire da una stanza.
"...Mi scusi per caso puo' darmi notizie di una donna portata qui questa mattina a causa di un'incidente stradale??..."
Il cuore batte all'impazzata.
"...Ah si...Parenti di Alessia Torrisi??..."
"...Sisi, io sono il marito...La prego mi dica cosa e' successo?? Come sta???..."
"...La Signora ha avuto un bruttissimo incidente...La macchina e' completamente distrutta...Ma credo che sua moglie abbia un angelo custode accanto a lei...perche' a parte lividi, contusioni e un lieve trauma cranico...sta bene..."
Io ed Elena ci guardiamo negli occhi, ora le lacrime scorrono velocemente e non hanno alcuna intenzione di andare via.
"...La ringrazio Dottore...E' possibile vederla?..."
"...Si...ma solo una cosa..."
"...Dica..."
"...A seguito del forte schock la signora non ricorda assolutamente nulla ne dell'incidente, ne di quello che e' accaduto poco prima...Quindi evitate di farle qualsiasi tipo di domande...Potrebbe risentirne bruscamente e non e' il momento...Deve riposare..."
"...Non si preoccupi staremo molto attenti...Ma quando potra' tornare a casa?..."
"...Questa notte e' preferibile che rimanga qui, la terremo sotto controllo...Domani, salvo complicazioni, potra' andare via..."
"...La ringrazio..." 
Gli porgiamo la mano e poi andiamo in direzione della sua camera. Apriamo la porta, entriamo.  
La mia piccola e' immobile su quel letto che dorme. Ha il viso pieno di lividi...E' pallida... ma sono terribilmente felice...Felice perche' lei e' li...Lei e' qui con me. Elena mi sorride e rimane sulla porta. Io lentamente vado verso di lei. Prendo una sedia e la porto accanto al suo letto. Mi siedo e le accarezzo una mano. A quel contatto lentamente apre gli occhi.  
Quegli occhioni azzurri...La mia vita...Che per un attimo, un terribile attimo, ho temuto di non rivedere piu'...

"...Amore..."
La sua voce e' debole, silenziosa.
"...Tesoro mio..."
Mi alzo e delicatamente le bacio le labbra.
"...Ma e' possibile che devi sempre combinarne una? Mi hai fatto morire dalla paura..."
Per un attimo sorride e con una mano prova ad asciugarmi le lacrime.
"...Matti non ricordo assolutamente nulla di quello che e' successo..."

Il suo sguardo e' spaventato, preoccupato. Lo so piccola che hai paura.
"...Hai avuto un incidente amore...Ma stai tranquilla non pensarci...Ora ci sono io qui con te e non ti lascero' sola nemmeno per un'istante..."
"...Non volevo farti preoccupare...Scusami..."
"...Quello che conta e' che tu stia bene...Ora devi solo stare tranquilla e riposare...Andra' tutto bene..."

La vedo piangere.
"...Quando ho riaperto gli occhi e mi sono ritrovata in ospedale, ho avuto una paura terribile..."
"...Non c'e bisogno di piangere amore...Ho parlato con il medico...Passerai qui la notte e poi domani potrai tornare a casa...Stai bene...e' tutto apposto."
"...Ho avuto paura di non rivederti piu'...Di non rivedere piu' i miei bambini..."
Le asciugo le lacrime e un nodo in gola si impossessa di me.
"...Non dirlo nemmeno per scherzo amore mio...Io sono qui e domani sarai a casa con i tuoi bimbi..." 
"...Dove sono ora??..."
"...A casa con Simona..."
"...Il non ricordare nulla, mi fa impazzire..."
"...Ci sara' tutto il tempo per ricordare ora devi solo pensare a te...a guarire..."

Rimango li fermo a guardarla. Mi perdo nei suoi occhi e le accarezzo piano una guancia attento a non farle male. 

"...Oggi ho capito ancora di piu' quanto ti amo..."
Mi prende una mano.
"...Non mi lasciare mai..."
"...Mai amore mio...Mai...Non ho nessuna intenzione di farlo..."
"...Ti Amo..."
"...Io molto ma molto di piu'..."

Vorrei tanto stringerla forte a me ma non e' possibile. Ha una flebo che le impedisce qualsiasi tipo di movimento. Le sorrido e torno a baciarla. Un piccolo bacio rotto da un rumore in camera.

"...Ma pure in ospedale dovete fa ste cose...Ma siete vomitevoli..."
Ci voltiamo. C'e Gabriele con le lacrime agli occhi che sorride e abbraccia Elena.
"...Vomitevoli...Ora non esagerare...Siamo romantici volevi dire..."

Si avvicina verso Alessia e sorride.

"...Piccola mia mi hai fatto venire quasi un infarto...Non permetterti piu' di giocare in questo modo..."
"...Prometto di non farlo piu' Gabri, tranquillo..." - Sorride
"...Come stai?..."
"...Messa malino ma alla fine bene...Quello che conta e' che sono qui, con voi..."
Le prende una mano, la stringe forte e la porta alla sua bocca.

I miei occhi tornano lucidi. Guardo Elena. Il suo sguardo e' triste, piange...cerca di nascondersi.
Non capisco cosa le prenda. Credo che mi nasconda qualcosa.
"...Ele...vieni qui..."
Si avvicina al letto, ha quasi paura...Finge un mezzo sorriso.
"...Ehi tesoro..."
"...Elena non piangere ora sto bene..."
"...Sisi lo so ma..."
"...Ma cosa?..."
"...No, no niente Ale.."

Si avvicina a lei, le bacia la fronte e porta la sua mano su quella di GAbri e Alessia che sono intrecciate.
"...Quello che conta e' che tu stia bene..."
Tre mani intrecciate che si stringono...che si parlano...che cercano di dirsi quanto affetto provino l'uno per l'altra...Della paura che per un'instante ha colpito tutti noi...Il terrore di perdere Alessia...
Ma per fortuna ora e' qui...La guardo, ci sorridiamo...e porto anche io la mano sulla loro.


Non cancellate il mio mondo || Mattia BrigaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora