Capitolo 55

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Alessia's Pov

Esco lentamente dalla macchina appena parcheggiata. Guardo l'orologio. E' quasi mezzanotte. Sono distrutta. Oggi ho lavorato tutto il giorno e in piu' ho avuto una riunione molto importante. Da quando e' finita con Mattia mi divido tra lavoro e bambini. Non c'e altro per me, nessun altra cosa che possa definirsi emozione. Piano mi porto verso il cancello di casa. Tra le mani borsone, borsa, cartellina. Non cambiero' mai. Gli anni passano ma io rimarro' sempre la solita disordinata. Mi cadono prima le chiavi, poi la borsa fino a quando non riesco ad arrivare dritta alla porta di casa. Lentamente apro. Simona e' sul divano che guarda la tv.

"...Ciao Simo..."
"...Ehy Ale...ciao...ma quanto stai lavorando in questo periodo? E' mezzanotte..."
"...Lo so...Non ho un attimo di tempo...Sono sfinita.."

Mollo tutta la roba sul pavimento e mi lascio andare sul divano.
"...I bambini?..."
"...Dormono..."
"...Ely come sta?..."
"...Questa sera aveva solo 37° di febbre...ma e' di nuovo bella pimpante..la solita peste..."

"...Bene sono contenta...Il sapere di essere fuori e lei qui ammalata mi fa stare troppo in pensiero..."
Sorride.
"...Allora io vado...Ci vediamo domani..."
Mi alzo e le prendo una mano.

"...Simo, grazie di tutto...In questo periodo senza di te, mi sentirei persa...sei vitale per noi..."
"...Anche se non e' una delle situazioni migliori, sono ben felice di esservi d'aiuto..."

La vedo andare verso la porta. Torno sul divano.
"...Ah Alessiaun'ultima cosa..."  
"...Dimmi..."

"...Luca mi ha detto di chiederti se puoi prendergli quel vecchio puzzle che facevate insieme...si trova esattamente nel ripostiglio...Ha insistito tanto.."
"...Ah ok...lo cerco ora...domani ho un'altra giornata piena..." 

Un saluto e va via. Mi tolgo le scarpe e vado in cucina. Mi preparo qualcosa di fresco da bere e poi svogliatamente vado verso il ripostiglio. Cosa non si fa per i propri figli anche a quest'ora...dopo una giornata che ti ha distrutto e tu, in questo momento, avresti solo voglia di correre a letto.
Apro la porta. Davanti a me uno scaffale pieno di roba. Giocattoli, scatoloni. C'e di tutto.

"...E dovo lo trovo ora??..."
Inizio a cercare prima con lo sguardo, poi spostando la roba, ma di questo nemmeno l'ombra. Mi porto in ginocchio. Qualcosa cattura la mia attenzione. Una scatola colorata. Non mi pare di averla mai vista.

Appoggio il bicchiere che ho tra le mani sul pavimento e la prendo portandola verso il salotto, sul tavolino. Mi siedo sul divano e la apro. Basta poco per rendere una serata vuota...qualcosa che va ben oltre le tue aspettative.

Un pacco e tanti fogli. Apro il primo e quello che mi ritrovo davanti si impossessa di me. Porto la schiena contro il divano e guardo attentamente. Foto. Ricordi. Quindici anni della mia vita. Tutto racchiuso qui. Io e Mattia. Il nostro amore, il nostro fidanzamento, il nostro matrimonio, i nostri figli.

Respiro profondamente. Ogni foto, un ricordo. Ogni ricordo, un sorriso. Ogni sorriso, un sospiro.
Una foto ritrae noi quattro insieme in montagna, l'ultima scattata prima che...finisse tutto. La porto dritta al cuore. Quanto vorrei sentirmi ancora parte di quella famiglia. Quanto vorrei sentirmi ancora parte di lui, nonostante sia finita da due mesi. Quanto vorrei poter tornare indietro in modo tale da cambiare le cose e impedire a queste che avvengano. Porto accuratamente le foto nella scatola, ma quella immensa pila di fogli cattura la mia attenzione. Li prendo tutti e li porto sulle mie gambe. Riconosco subito la scrittura. E' quella di Mattia.
 Sfoglio questi velocemente.  
Su ciascuno di essi compare una data e sempre il solito titolo: Per Alessia.

Il mio cuore inizia a ribellarsi. Su ogni foto una dedica per me. Su ogni lettera un pensiero per me.
Guardo attentamente le date. L'ultima Risale a ieri.

Non cancellate il mio mondo || Mattia BrigaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora