Capitolo 30

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Alessia's Pov

Una piccola mano sulla mia guancia. Lentamente mi accarezza. Poi piano gioca con il mio naso. Mi muovo. Mi scosto un po'. Apro gli occhi.
La mia piccola accanto a me che tranquilla beve il latte dal suo biberon e mi guarda. Appena vede i miei occhi aperti, mi regala uno dei suoi meravigliosi buongiorno. Un suo sorriso. Quel sorriso che ti riempie cuore ed anima tutte le volte che e' accanto a me. Porto una mia mano fuori dalle coperte e mi avvicino a lei. Non parliamo perche', con la mia piccola, accade proprio la stessa cosa che succede con Matti. Non abbiamo bisogno di parole, ci parliamo con gli occhi. Piano si lascia portare verso di me senza mai togliere dalla bocca il suo biberon e la stringo forte.
La porto al mio cuore, le accarezzo i capelli e le bacio la fronte. Lei si lascia coccolare e chiude i suoi occhi portando un braccio verso di me per abbracciarmi. E' proprio come me. Adora essere accarezzata, baciata, amata. Guardo dall'altra parte del letto. Mattia non c'e.

L'orologio segna le 9.00. Sicuramente sara' andato a lavoro e ha lasciato me e i bambini dormire. Mi muovo lentamente. Elisa lascia cadere il biberon dalla bocca e mi guarda.

"...Mamma..."
"...Ciao piccolina mia..."

Rimaniamo cosi nel lettone a riempirci di coccole e gesti che mi danno la forza e la voglia di affrontare ogni singola giornata. E' trascorsa una settimana da quel maledetto incidente.
Mattia, i bambini, Gabri..Elena..Simo non mi hanno mai lasciata sola nemmeno per un momento.
Non e' dolore fisico...ma dell'anima. Non ricordo nulla...e la notte gli incubi si impadroniscono dei miei sogni.
Mattia mi sveglia, mi tranquillizza, mi asciuga le lacrime ma quando torno a dormire,quegli incubi si impadroniscono di me.

Sento dei passi verso la camera e aprire lentamente la porta. Sono seduta a letto. Elisa e' tra le mie braccia.

"...Posso mamma?..."
Luca si affaccia sulla porta.
"...Certo che puoi amore, vieni qui..."
Si fionda sul letto accanto a me. Ecco l'altro gioiello della mia vita.
"...Come stai mammina? Ti fa ancora male la testa?..."
Con un braccio lo stringo forte a me e gli bacio una guancia.
"...No amore oggi va molto meglio..."
"...Allora puoi tornare a giocare con noi, vero?..."
"...Penso proprio di si...Ma come mai sei rimasto a casa?..."
"...Papa' mi ha detto che oggi io ed Elisa potevamo rimanere con te ma a patto che stiamo buoni e non ti facciamo innervosire...Ci ha preparato la colazione e poi e' andato a lavoro"

Sorrido. Il suo sguardo è felice per non dover andare a scuola e nello stesso tempo premuroso nei miei riguardi.

Rimaniamo sul lettone per un bel po'...Coccole, baci, risate, giochi...Non accadeva da tanto di passare la mattina tutti e tre insieme nel lettone...Di poter giocare con loro, di sentirli ridere...
A volte si e' troppo presi dal lavoro, dagli impegni e perdi di vista cio' che realmente e' importante.

Sento squillare il telefono di casa. Luca si volta velocemente verso il mio comodino e risponde.

"...Ciao Papa'!!..."

"...Si tranquillo ci stiamo comportando bene...Siamo a letto con mamma..."

"...Si sta bene...stiamo giocando!!"

Lo dice sorridendo, felice...

"...Non preoccuparti ci penso io a loro papa'...Sono grande io!!..."

Rido lo vedo chiudere la conversazione sorridendo e torna da noi.
"...Papa' mi ha detto di dirti una cosa...Ma io mi vergogno..."
Rido nel guardare le sue guance rosse. E' imbarazzato.

"...Cosa ti ha detto tesoro mio?..."
Si stende accanto ad Elisa, mi guarda ridendo e per un attimo mette le mani davanti agli occhi.
"...Mi ha detto di dirti che ti ama tanto tanto..."
Ora nasconde il volto nel cuscino di suo padre. Rido di gioia. Per il suo atteggiamento e per le parole di Mattia. Come sentirsi bene con dei piccoli gesti...piccole attenzioni quotidiane che ti
Riempiono il cuore.

"..Mammina anche io ti amo tanto tanto!!!.."

Elisa salta sul lettone e ride. L'afferro dalle sue braccia e la porto su di me...
"...Anche io ti amo tanto..da impazzire..."

Perche' voi siete la mia vita. Voi siete il mio sorriso, il mio entusiasmo, la mia voglia di vivere...qualcosa che va oltre me stessa.

Sento nuovamente squillare il telefono. Questa volta rispondo io.
"...Pronto?..."
"...Buongiorno Ale, come stai???..."
"...Ciao Elena stamattina meglio...Sono a casa con i bambini..."
"...Hai per caso un po' di tempo da dedicarmi?..."
"...Tutto quello che desideri...Sono qui..."
"...Posso passare da te tra circa mezz'ora? Ho bisogno di parlarti..."
"...Devo preoccuparmi?..."
"...Nono tranquilla...Ho bisogno di te..."
"...Ok allora ti aspetto a casa...A dopo"
Riattacco e torno dai bambini.

Chissa' di cosa vorra' parlarmi...

Non cancellate il mio mondo || Mattia BrigaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora