Capitolo 46

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Mattia's Pov

E' l' alba. Sono dietro la porta di casa. Non ho nemmeno il coraggio di aprirla. Dopo quello che e' accaduto questa notte, mi sento morire dentro. Tutto cio' che mai avrei voluto accadesse. La fine.

Prendo le chiavi di casa. Ho svegliato persino Gabri ed Elena per chiederne una copia e ora sono qui. Lentamente apro. Tutto intorno e' silenzioso. Ma per terra, ovunque, ci sono oggetti. I miei occhi sono lucidi. Il cuore si stringe quasi potesse diventare piccolo da un momento all'altro.

Sembra essere passato un tornado. E so precisamente il suo nome. Alessia. Ha distrutto quasi tutto. Chiudo piano la porta. Poso le chiavi al solito posto e mi guardo intorno. Vetri delle cornici sparsi sul pavimento...Libri, cd, cuscini del divano... tutto per terra...Foto stracciate...Ricordi che non ritornano piu'. Guardo verso la tv. Tutti i nostri dvd, i nostri momenti piu' importanti, lanciati via...lontani. E poi quello che mai avrei voluto vedere. Sull'uscio della porta della cucina, delle valigie.

"..Quelle sono tue..."

Un tuffo al cuore. Mi compare davanti. E' distrutta. Gli occhi gonfi dal pianto. I capelli arruffati e una mano fasciata. Probabilmente si sara' ferita' con la rottura di uno dei vetri delle cornici.
La guardo. Vorrei stringerla forte a me come faccio sempre quando sta male, quando ha bisogno di amore, di protezione, di sentirsi sicura...al riparo da tutto e tutti.

"...Tesoro...Perdonami..."

Viene avanti verso di me, lentamente, quasi non avesse la forza di camminare dopo la notte insonne.

"...Perche' lo hai fatto?..."

Le lacrime rigano ancora il suo volto.

"...Giuro che non ti ho tradito...Forse ho tradito la tua fiducia..Ma mai, nemmeno per un istante, mi e' passata l'idea anche solo di sfiorarla..."
"...Hai dormito con lei in albergo a Milano...Avete passato ogni momento del giorno e della notte insieme...Pranzi, cene, momenti liberi...sempre insieme tu e lei, soli...e non mi hai detto assolutamente nulla..."
Il suo tono è rassegnato.
"...Ma...Chi ti ha detto tutto questo??..."
"...Ormai non ha piu' alcuna importanza chi me lo ha detto...E' successo..."
"...Non volevo farti del male parlandoti della nostra amicizia..."
"...Amicizia? Mi hai fatto ancora piu' male con le tue continue bugie...le tue scuse...e poi quell'sms finale mentre ero dietro la porta di casa sua...Perche' Mattia?Perche'??..."

Non riesco a risponderle. Abbasso lo sguardo.

"...Perche'? Io ti ho dato la mia vita...Ti ho amato con tutta me stessa...Ho fatto il possibile per renderti felice, per non farti mai mancare nulla...Ci sono sempre stata per te...Di giorno e di notte...Abbiamo sempre lottato per il nostro amore, per la nostra famiglia e tu...tu hai rovinato tutto...Hai distrutto tutto..."
"...No Ale ti prego ascoltami...Non puo' finire tutto cosi...Non e' successo nulla con Silvia, credimi...avevo solo bevuto un po' troppo e..."
"...E hai pensato bene di passare la notte dormendo con lei? Sei ridicolo..."
La situazione non mi aiuta. Mi sento terribilmente vuoto dentro e confuso.

"...Ale io...Io... ti Amo.."
"...Avresti dovuto pensarci prima..."
Mi avvicino. Spontaneamente le accarezzo una guancia. Ora piango con lei.
"...Perdonami Amore Mio...Ti prego..."
Per un attimo segue la mia mano con la guancia.

Scuote la testa tra le lacrime.
"...E' finita..."
"...Ma io... te...i nostri figli...la nostra famiglia..."
"...Dovevi pensare alla nostra famiglia nel momento in cui hai permesso a quella donna di entrare a far parte della tua vita...escludendo me..."
"...Ma io non ti ho escluso..."
"...Ne sei convinto?..."
"...Amore se non ti ho mai detto nulla e' stato perche' dopo l'incidente non me la sentivo di darti inutili pensieri, di farti stare male per qualcosa di futile..."
"...Stanotte un incubo mi ha permesso di ricordare tutto quello che e' successo il giorno dell'incidente...prima e durante...Mi sono svegliata terrorizzata...ti ho cercato ma non c'eri...Ho provato a chiamarti ma rispondeva la segreteria...Sono corsa a casa sua perche'...prima dell'incidente, ero andata proprio da lei...ed e' solo colpa sua se sono finita in ospedale..."
"...Colpa sua??..."
"...Mi aveva giurato che avrebbe fatto di tutto per portarti via da me..E ci e' riuscita..."
Scuoto la testa.
"...Nessuno potra' mai portarmi via da te...Nessuno..."
Provo ad abbracciarla. Si scosta subito.
"...Vai via..."
"...Ale..."

"...Voglio stare da sola...E' finita Mattia...Mi hai deluso...ferito..."
Vorrei morire in questo preciso istante.
"...Finisce tutto qui? Cosi?..."
"...Purtroppo si..."

Mi guarda negli occhi tra le lacrime. Le mie e le sue fanno a gara a quali scendono piu' velocemente. Vado verso le valigie. Il cuore brucia.
Le prendo e torno verso la porta. Mi volto verso di lei. Assurdo, mi sembra di vivere la scena di un film...solo che il finale fa terribilmente male.

"...Buona fortuna Mattia..."
"...Ale..."
"...Per i bambini...faro' in modo che Simona sia sempre in contatto con te in modo tale che potrai vederli quando vorrai..."

Non posso ascoltare queste parole. Non deve accadere proprio a noi. Non deve. Mi avvicino a lei.
Le prendo il volto tra le mani e la bacio. Per l'ultima volta.
Si allontana da me e rimane ferma nel vedermi andare via. Apro la porta e porto via le valigie...Mi volto.

"...Per qualsiasi cosa io ci sono sempre..."

Chiudo la porta e mi lascio andare seduto sulle scale con le mani tra i capelli. Per un'amicizia, per proteggere gli altri, per difendere Silvia dai suoi fallimenti ora ho rovinato e distrutto l'unica cosa per cui valeva la pena vivere...la mia famiglia.
Prendo le valigie e lentamente vado via....

Alessia's Pov

La porta si chiude. Le mie forze si fanno sempre piu' deboli. Striscio contro il muro fino a quando non mi ritrovo sul pavimento. Porto la testa indietro e piango...Non ho mai pianto cosi tanto in vita come in questo momento. E sono sola...in questa grande casa...Da oggi senza di lui. Senza la mia ragione di vita. Senza il sole delle mie giornate. Potrei morire in questo istante perche' nulla ha piu' senso senza di lui. Mi rannicchio su me stessa, la testa verso le ginocchia. Mi sento distrutta.

Striscio lentamente verso la panca, prendo il mio cellulare. Quel numero di quella persona che sempre mi ha consolato. Risponde. Faccio fatica a parlare ...le lacrime e i singhiozzi me lo impediscono.

"...Ho bisogno di te...Ti prego vieni a casa..."

Interrompo improvvisamente la conversazione e corro verso la mia camera. Mi lascio andare sul nostro letto. Stringo forte il suo cuscino. E rimango qui, ferma, immobile...ad annusare il suo profumo...tutto cio' che, a partire da oggi, mi rimane di lui.


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Ma io vi adoro sempre di più! (anche se voi in questo momento mi odierete)
Sono felice di avervi fatto appassionare, felice da morire.
A domani e buonanotte :*




Non cancellate il mio mondo || Mattia BrigaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora