Capitolo 48

228 19 0
                                    

Mattia's Pov

Una porta si apre. Due occhi mi fissano. Abbasso lo sguardo.

"...Posso entrare?..."
"...Certo vieni pure..."

Una porta che si chiude alle nostre spalle. Ci guardiamo un attimo negli occhi e all'improvviso, quasi fossi un bambino, mi fiondo tra le sue braccia.

"...E' finita Ele...Ho rovinato tutto!!!..."
Mi stringo forte a lei quasi cercassi protezione, avessi bisogno di aiuto.
"...Sshh...tranquillo...Ora sei qui...Vieni con me"

Percorriamo in silenzio il corridoio. Mi prende per mano e mi fa segno di fare silenzio. Passiamo dalla camera degli ospiti e li vedo. I miei piccoli, seduti sul pavimento, che giocano con Simona. Un altro colpo al cuore. A stento trattengo le lacrime. Elena mi tira verso se e mi porta nello studio di Gabri assicurandosi che la porta sia chiusa bene.

"...Allora posso sapere cosa cavolo sta succedendo? Stamattina alle 7 Ale ha chiamato Gabriele disperata...ora e' corso da lei...I bambini non fanno altro che chiedere di voi...Ho dovuto chiamare Simona per un aiuto...Cosa caspita hai combinato per farti cacciare di casa???Me lo spieghi???..."

Mi lascio andare sul divano, di fronte a lei e porto le mani tra i capelli. Sono distrutto. Sono 24ore che non chiudo occhio e questa notte e' stata tra le piu' brutte di tutta la mia vita.

"...Alessia mi ha scoperto a casa di Silvia...quando invece le avevo detto che ero a cena con Sandro..."
Si alza improvvisamente dalla sedia.
"...E tu cosa ci facevi a casa di quella li stanotte????..."
"...Quando siamo arrivati a Roma, le ho chiesto di accompagnarmi a casa ma lei mi ha pregato di trascorrere le ultime ore insieme a cena...Mi ha pregato, sembrava quasi supplicarmi...mi sono lasciato convincere..."
"...Ma avete cenato a casa sua??..."
"...No, siamo stati in un locale...Ma riempiva sempre di piu' il bicchiere di vino...All'inizio le ho detto di smetterla..dopo, non me ne sono piu' accorto...fino a quando non mi sono sentito brillo e mi girava la testa...Le ho chiesto di accompagnarmi a casa perche' eravamo con la sua macchina, ma lei ha insistito dicendomi che sarebbe stato meglio se fossi rimasto a casa sua a dormire...e che ci avrebbe pensato lei a mandare un sms ad Alessia dal mio cellulare..."

"...Non ci posso credere e' una vipera...e tu???..."
"...Ed io non capivo piu' un cavolo ero brillo ma nello stesso tempo preso dai miei stupidi sensi di colpa!!!...Mi ha convinto...ma dopo pochissimo Ale ha bussato alla porta ed e' successo di tutto...Era fuori di se... Non la riconoscevo piu'...Sembrava un'altra.."
"...In che senso?..."
"...Urlava, piangeva...Le ho fatto male Elena, tanto male...Mi sono sentito uno schifo in quel momento...mi sento uno schifo...mi vergogno di me stesso..."
"...Ma non capisco una cosa...Cosa ci faceva Ale li? Come sapeva l'indirizzo di Silvia?..."
"...Ele e' bastato un incubo questa notte...e ha ricordato tutto..l'incidente e i momenti prima...era fuori di se per questo..."

Per un attimo la vedo pallida. Cerca la sedia. Mi alzo subito.
"...Ehi stai bene???.."
L'aiuto a sedersi. Porta le sue mani sul viso.
"...Non e' possibile...Ha ricordato tutto..."

Mi siedo accanto a lei. Le prendo una mano.
"...C'e qualcosa che dovrei sapere??Mi ha detto che e' stata colpa di Silvia se è finita in ospedale...ma cosa e' accaduto? Tu lo sai vero?..."
Mi guarda. I suoi occhi sono spaventati. Porta una mano sulla pancia. Unisco la mia alla sua.
"...Alessia, prima dell'incidente, mi ha telefonato...era completamente fuori di se per una conversazione avuta con Silvia...Mi aveva fatto promettere che non te ne avrei mai parlato...Le avevo chiesto di rimanere li ferma...di non guidare, era troppo sconvolta per farlo...ma non mi ha ascoltato e...."
Si blocca. Ora piange.
"...Ele tranquilla...Voglio solo sapere cosa si sono dette...C'e qualcosa che non capisco. Silvia mi ha detto che Ale l'ha affrontata duramente, le ha detto parole pesanti...e lei non e' stata in grado di dire nulla..."
Si alza furibonda.
"...Malata!!!Ecco cos'e' quella donna...Malata!!!!! Le ha detto le cose peggiori...Che Ale non avrebbe dovuto sfidarla perche' se solo avesse voluto ti avrebbe portato via da lei...Le ha dato della ricca, viziata ed egocentrica...solo perche' tua moglie voleva difendere il suo matrimonio!! La sua famiglia!!!!...Bugiarda, cattiva, falsa!!! Io ho sentito Alessia piangere disperata al telefono..perche' aveva paura di perderti...e non sapeva come comportarsi!!! Era distrutta, spaventata...talmente tanto che ha spinto su quel dannato accelleratore piu' che ha potuto!!! A causa sua avrebbe potuto perdere la vita...lo sa quella pazza???Lo sa????"

Elena e' fuori di se. Urla piu' che puo'. Mi sento impazzire. Mi sembra davvero di vivere in un incubo. Non capisco Silvia. Non capisco Ale. Non capisco me stesso. Mi sento come se qualcuno mi avesse trascinato in una lavatrice e avesse fatto partire la centrifuga.

"...Non sapevo nulla di tutto questo, davvero...Io credevo che Silvia fosse cambiata...che avesse capito i miei sentimenti per Alessia..ma..."

Elena mi si avvicina. Ora si siede accanto a me sul divano.

"...Mattia quella donna non cambiera' mai anzi...e' peggiorata...Ed io...Io...Mi sento tremendamente in colpa..."
La guardo. Le porto una mano sulla spalla.
"...E perche' mai??..."
"...Se te ne avessi parlato prima, se ti avessi fatto presente le intenzioni di Silvia, tu ed Ale ora non sareste in questa situazione..."

"...Tu non c'entri assolutamente nulla..La colpa e' solo mia...Non sono stato in grado di proteggere il mio matrimonio, di difendere la mia famiglia...Ho lasciato sola mia moglie nel momento in cui aveva piu' bisogno di me...L'ho ferita, delusa...sono stato uno stupido...Ho permesso a Silvia di ritornare nella mia vita e farmi trattare come 15 anni fa...Solo che tanti anni fa quella situazione, ha permesso a me e ad Ale di avvicinarci...ora invece...di allontanarci per sempre."

Elena si stringe a me.
"...Si risolvera' tutto Mattia, vedrai. Alessia ha bisogno di tempo..."
Scuoto la testa.
"...La conosco troppo bene...E' delusa. E' finita...e la colpa e' soltanto mia..."
Mi stringe una mano.
"...Ho perso l'unica donna che abbia mai amato veramente nella mia vita...L'unica persona in grado di capirmi sul serio e che mi abbia amato senza falsita' e secondi fini..E' stata l'unica mia ragione di vita insieme ai nostri figli e ora?...Tutto finito, tutto distrutto...solo cenere tra le mie mani..."

"...Non dire cosi...Ale ha bisogno di te, come tu ne hai di lei...Siete nati per stare insieme...Avete sempre lottato per il vostro amore...e ora bisogna lottare piu' di prima..."
"...Alessia non ha alcuna voglia di lottare per uno come me...giustamente..."
"...Ma tu hai ancora voglia di lottare per una come lei?..."
"...Io non ho bisogno di lottare per riaverla...Perche' lei e' dentro di me..è sangue del mio sangue...e nessuno potra' mai portarla via da qui..."
Porto una mano sul cuore.
"...Senti? Ecco cosa succede quando penso a lei..Nonostante siano passati 15anni...."
Porto una sua mano sul mio cuore. Batte come non mai. Sorride.

"...E allora dalle tempo...Forse e' tardi...Forse Invece No..."


Non cancellate il mio mondo || Mattia BrigaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora