Arrivata a scuola, all'incirca verso le otto meno dieci, mi guardo un po' intorno, già ci sono alcune persone, perlopiù studenti che ripassano qualcosa. Perché lo fanno? La scuola è iniziata ieri. Scuoto la testa e distolgo lo sguardo. Prendo il telefono dalla tasca dei jeans ed invio un messaggio a Giulia nel quale le scrivo che l'aspetto vicino la fontana, a scuola.
In poco tempo ricevo la sua risposta: Ok, tesoro, io sto uscendo adesso di casa. Ci vediamo fra cinque minuti.
Dopo la sua risposta digito velocemente un ‹‹Ti aspetto qui›› sulla tastiera del telefono e poi invio. E, esattamente come aveva detto lei, cinque minuti dopo la vedo spuntare da dietro un angolo. Le corro incontro e l'abbraccio, felice di rivederla. Nascondo la poca tristezza che ho a causa della partenza dei miei genitori sfoggiando un sorriso più che falso.
Lei si accorge subito che c'è qualcosa non va e mi guarda preoccupata. Be', in fondo è la mia migliore amica: è un genio quando si tratta di capire se sto bene o male.
-Che c'è, Ale? Hai una faccia strana... - Si avvicina di più a me ed io mi giro dalla parte opposta alla sua, andando a sedermi sulla panchina vicino alla fontana. Le faccio segno di avvicinarsi anche lei e sedersi accanto a me.
Quando mi è affianco, non parla, mi guarda soltanto, come se si aspettasse una risposta alla sua domanda da parte mia. Esito per qualche istante, ma quando sta per intervenire dicendone una delle sue, io la interrompo ed inizio a parlare.
-Be', in poche parole, quando stamattina sono andata in cucina, ho trovato un bigliettino indirizzato a Jack. Questo era da parte dei nostri genitori. Ci informavano che sono dovuti partire per lavoro, e che rimarranno fuori una settimana, e che Jack deve tenermi d'occhio e far si che non mi succeda nulla- spiego.
-Quindi adesso dovrai stare una settimana intera con tuo fratello? - domanda con tono sorpreso, come se non le avessi appena raccontato nulla.
-Si, proprio così- rispondo, sospirando.
-Che sfiga- commenta. Ruoto gli occhi e scrollo le spalle, come per dire "Che posso farci?".
Rimane in silenzio per alcuni minuti. Raddrizza la sua postura. La guardo e corrugo la fronte; dalla sua espressione capisco che sta pensando a qualcosa, e quando la mia migliore amica pensa, non è mai un buon segno. Ogni volta se ne esce sempre con le cose più pazze.
Poco dopo, infatti, come sospettavo, tutta emozionata ed euforica, dice: -Allora, dopo scuola si va a mangiare, poi si va a fare un giro per i negozi, ed infine si torna a casa tua e si fa un bel pigiama party, solo tu ed io.- Non mi sorprende che abbia detto tutto questo come un affermazione invece che come se fosse una domanda. È fatta così. Le piace avere il controllo su tutto.
Sapevo che quello del pensare non era un buon segno. Ha sempre in testa queste sue piccole idee matte che puntualmente vuole fare con me e a cui io devo sottostare perché, dato che è la mia migliore amica, la sorella che non ho mai avuto, non voglio ferirla dicendole di no, e anche se, non riuscirei mai a dirle di no; non me lo permetterebbe per quanto è testarda. Ci ho provato una volta, ma ho fallito miseramente.
Non le rispondo, semplicemente scuoto la testa, facendole capire che mi arrendo e che ha vinto. E che pigiama party sia! Fa uscire un piccolo gridolino di felicità e si butta al mio collo, abbracciandomi, io ricambio il suo gesto.
Appena ci sciogliamo dal nostro abbraccio, io e Giulia vediamo arrivare la moto di mio fratello a tutta fretta. Corrugo la fronte. Ok, adesso mi preoccupo seriamente: perché mio fratello sembra così agitato? Ci sono! Avrà pensato di sicuro che mi sia successo qualcosa durante il tragitto casa-scuola ed è venuto il più in velocemente possibile per controllare la situazione. Ne sono sicura al cento per cento, anzi no, al mille per mille. Aspetto che faccia la sua mossa, intanto chiacchiero un altro po' con Giulia.
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Uno Strano Incontro // VERSIONE ORIGINALE
RomanceLa vita di Alessia è quella di una semplice ragazza di sedici anni che si diverte stando con i suoi amici e con i suoi familiari. L'inizio del terzo anno di superiori le porta molte sorprese, tra cui la perdita dei propri genitori a causa di un inci...