Mi sveglio sentendo qualcuno muoversi sotto di me e una mano posizionarsi sul mio bacino. È una sensazione piacevole, che mi fa salire i brividi per tutta la colonna vertebrale.
Appena alzo gli occhi e vedo chi è la persona su cui sono appoggiata, gli occhi mi si allargano di più di quanto non lo siano adesso.
Damon è accanto a me ed io sono leggermente sopra di lui. È bellissimo e la sua camicia mi peggiora solo la situazione. Quella camicia mette perfettamente in risalto i suoi addominali scolpiti.
Respiro affannosamente quando lui apre gli occhi e mi guarda come se fosse felice di vedermi.
-ehi- vede che la sua mano è posizionata sul mio fianco e la sposta -scusa, quando dormo mi muovo e...- lo fermo.
-tranquillo, è tutto apposto- mi alzo e noto che ho ancora il vestito di ieri sera. Di ieri ricordo tutto, anche il momento in cui Matt è andato via. Dopo questo non ricordo più niente, come se la mia mente si fosse spenta del tutto. Non ricordo nemmeno come Damon si sia "infiltrato" nel mio letto.
-ehm... Posso farti una domanda?- le mie guance vanno a fuoco ed io mi sento avvampare.
Damon si alza e si mette seduto. Si gira verso di me sorridendo e annuendo.
-certo dimmi tutto-.
Prendo un forte respiro e cerco di fare una frase senza bloccarmi -che cosa...ehm...cioè...cosa ci fai nel mio letto?- missione fallita. Sono peggio di una macchinetta rotta.
-mi sono addormentato qua- risponde tranquillo. Si alza dal letto e si sistema il ciuffo che gli era andato davanti gli occhi.
Prendo l'elastico che c'è sul mio comodino e mi attacco i capelli in una coda molto scombinata. Poi poso le mani sulle mie gambe.
-un altra domanda...perché ti sei addormentato qui? Che è successo?- chiedo.
-non ti ricordi niente?- chiede avvicinandosi a me.
Io scuoto la testa in risposta -no, non ricordo come ti sei infiltrato nel mio letto- il resto lo ricordo perfettamente.
Mi guarda stranito e poi si siede accanto a me ed inizia a parlare -ieri sera, eri in camera tua distesa a terra. Non rispondevi e non ti muovevi, quindi ho pensato fossi svenuta. Ti ho preso e ti ho messa nel letto, sperando ti svegliassi oggi. Poi mi sono messo accanto a te e mi sono addormentato-.
-sono svenuta?- sono sorpresa, non sono una che sviene così, da un momento all'altro. Non mi è mai successo. Mi ricordo di essere stata stanca per tutto ciò che era successo e che ero "disperata" per ciò che aveva fatto Matt, ma non che fossi svenuta.
Damon annuisce ed io mi ammutolisco. Poi lui mi prende una mano e si avvicina di più a me -posso farti una domanda io adesso?-.
Io sorrido e rispondo di si.
In poco tempo la sua voce risuona nella mie orecchie soave e melodiosa -che cosa è successo ieri sera?- i miei occhi si incupiscono e inizio ad agitarmi -cioè, ieri sera Matt è sceso dalle scale infuriato..non so cosa avesse ma se ne è andato urlando. E volevo sapere cosa fosse successo- finisce lui.
Io mi alzo di scatto dal letto e senza guardarlo rispondo -niente che ti riguardi- la mia voce è fredda e acida.
Non ci posso fare niente, sono così. Se una persona chiede cosa che non gli interessano, non ha il diritto di sapere nulla.
Vado nel mio armadio e mi prendo la mia canottiera nera, le converse nere, i jeans strappati ed il parka e vado in bagno, senza guardare nemmeno una volta Damon, a fare una doccia.
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Uno Strano Incontro // VERSIONE ORIGINALE
RomanceLa vita di Alessia è quella di una semplice ragazza di sedici anni che si diverte stando con i suoi amici e con i suoi familiari. L'inizio del terzo anno di superiori le porta molte sorprese, tra cui la perdita dei propri genitori a causa di un inci...