44. Damon

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Mi sto preparando per andare a cena da Jack, mi ha invitato dicendomi di fargli compagnia perché veniva un amico di sua sorella.

Sono curioso di sapere chi sia questo misterioso ''amico'', non vedo l'ora di andare da Jack.

Stamattina quando ho visto Alessia in mensa con Giulia, non pensavo proprio che avessero fatto una scommessa. Quando mi ha detto cosa avrebbe dovuto fare mi sono eccitato. Peccato però che non l'ho potuta baciare, altrimenti adesso staremmo in un letto insieme a baciarci e a scambiarci quelle solite frasi da fidanzatini.

Hai detto fidanzatini?

Chi? Io? No, non l'ho detto.

Si che lo hai detto. Proprio un attimo fa.

Ok si, forse l'ho detto ma ciò non vuol dire nulla.

Sisi, dicono tutti così. Vorresti dirmi che non provi niente per Alessia? O che quando stai con lei non vorresti baciarla neanche una volta?

Non provo niente per lei, almeno credo. Sono sicuro che sia solo amicizia tra me e lei. E si, nella seconda domanda hai ragione, quando sto con lei mi verrebbe voglia di prenderla e sbatterla in una parete per poi incominciare a baciare le sue bellissime labbra.

Si ma non ti eccitare.

Arrivato a casa di Jack, suono. Mi viene ad aprire Jack con un grande sorriso in faccia -ehi amico-, mi batte la mano stringendola.

-sono già arrivati?-, chiedo entrando e chiudendo la porta.

-no, probabilmente arriveranno tra una mezz'ora.-, va verso la cucina ed io lo seguo.

La tavola è completamente allestita con una tovaglia grigia e bianca con dei motivi floreali disegnati su di essa. I piatti sono perfettamente posizionati sulla tavola, così come le posate e i bicchieri. Un grande vaso è posto come centro tavola e al suo interno ci sono delle bellissime rose rosse.

Mi stupisco di Jack. Se ha fatto tutto questo per noi che siamo quattro non voglio immaginare cosa faceva se eravamo dieci. Mi avvicino ai fornelli e lo vedo girare qualcosa in una padella.

-amico, che stai preparando?- chiedo curioso e abbastanza affamato.

-quella è il riso con carne, salsa e peperoni- indica una pentola abbastanza grande -questi invece sono degli spiedini con carne, peperoni, salsiccia e cipolla-, indica la pentola che sta tenendo in mano.

-wow amico, dovevi andare all'alberghiero. Se sono buoni quanto lo è l'odore, forse hai proprio sbagliato scuola-, inalo l'odore del riso e degli spiedini e mi viene subito voglia di prenderne uno, ma sfortunatamente Jack mi blocca ed io lascio perdere e vado a sedermi in salone.

Nell'esatto momento in cui sto per sedermi suona la porta. Mi giro e vedo Jack affrettarsi ad aprire.

-fratellone-, Alessia entra e abbraccia suo fratello, dandogli un bacio sulla guancia. Vedo che tiene la mano di qualcuno e così divento curioso.

-piacere Jack, tu sei?-, chiede gentilmente Jack all'amico di Alessia.

-Blake, Blake Irvine-, sorride stringendogli la mano -noi già ci conosciamo, ricordi?-.

La faccia di Jack cambia in un secondo -Blake? Quel Blake? Il Blake di Londra?-.

-Esatto-, risponde Alessia alle domande di Jack.

È così bella. I suoi capelli sono ancora sistemati come li aveva questa mattina e il suo viso è ancora più bello di questa mattina. Il suo corpo mi fa salire un brivido su tutta la schiena e mi fa venir voglia di portarla in una stanza per stare da solo con lei.

Uno Strano Incontro // VERSIONE ORIGINALEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora