Uno Strano Incontro // VERSIONE ORIGINALE

41. Alessia

È rilassante rimanere sdraiati qui a guardare il cielo pieno di nuvole che si spostano ovunque tu guardi.

Non so proprio che fare, tra Giulia che mi fa scommettere di baciare il primo che si siede accanto a me che, in questo caso, è Damon. E Damon che mi dice che per lui non ci sono problemi con un sorriso malizioso stampato in faccia.

Il suo sorriso malizioso...

Adesso ti metti pure a pensare al suo sorriso?

Si, perché? Che c'è di male?

Niente, penso solo che ti stia innamorando di lui.

Chi io? Innamorarmi di Damon... Ma cosa stai dicendo?

No, tua nonna. Aspetta che la chiamo. Nonna! Nonna!

Ah, Ah, molto divertente. Sei la mente più esilarante che conosca.

Perché? Conosci altre menti? Se è così, mi piacerebbe molto conoscerle.

Finiscila, non sei divertente.

Non lo voglio essere infatti.

Allora smettila di tormentarmi e va via, ero tranquilla fino a quindici minuti fa.

Io sono la tua mente, rimarrò sempre qui anche se tu non vuoi.

Ma almeno non ti fare sentire. Sei parecchio fastidiosa.

Farò del mio meglio. Comunque pensa a ciò che ho detto. Ti stai innamorando di Damon.

Non so più che pensare, sarà vero quello che mi ha detto la mia coscienza? Oddio ma sto impazzendo... mi sto davvero facendo domande su cosa pensa la mia coscienza? Devo andare in un ospedale psichiatrico.

Comunque forse è vero... mi sto innamorando di lui, però non me lo immagino che mio fidanzato e probabilmente lui non mi considera altro che ''un altra da aggiungere alla sua lista di ragazze da una botta e via''.

Chiudo gli occhi cercando di dimenticare Damon almeno per un secondo ma purtroppo me lo ritrovo davanti anche con gli occhi chiusi.

Vedo la sua figura fantastica materializzarsi davanti a me. I suoi occhi color ghiaccio che mostrano le più belle scintille di luce, il suo sorriso che illumina il suo viso facendo intravedere le due piccole fossette ai lati della sua bocca. I suoi capelli... Oh, i suoi capelli.

I suoi capelli neri che mi fanno impazzire ogni volta che lui li sposta con la sua mano, rialzando quel meraviglioso ciuffo che si ritrova. Quanto vorrei stringere quei capelli fra le mie mani e tirarglieli.

Ma sei pazza? Vuoi tirargli i capelli adesso? Non ti basta fare pensieri perversi sul suo sorriso? Adesso ti metti anche a pensare ai suoi capelli?

Non sono pazza. O forse si, non ne ho la più pallida idea. Sei la mia mente, dovresti essere felice che almeno per una volta ti faccio immaginare cose perverse.

Io non so più che vedere con te, ragazza mia.

Vattene di nuovo per favore, mi hai fatto rilassare si e no due minuti.

Prendo il mio cellulare che si trova nella tasca destra del mio parka e lo accendo. Noto 10 chiamate perse da Giulia ed un messaggio da Damon. Guardo l'orario e salto in aria, è già ora di pranzo, ma quanto sono stata fuori? Sono uscita si e no alla terza ora, come passa velocemente il tempo quando ti rilassi...

Sbuffo sonoramente e mi alzo, componendo il numero di Giulia.

-pronto Alessia, ma dove sei? È un ora che ti chiamo- la voce di Giulia è pesante e seria.