Quanto è bella la sensazione di sentire la persona che ami più di qualsiasi altra cosa al mondo sempre accanto a te? Si direbbe sia la cosa più bella di sempre e sta di fatto che io sia con questa persona in questo momento.
Mano nella mano, a camminare per le vie di Chicago senza un meta ben precisa.
-Alessia, dopo esserti mangiata un intero panino con il mondo al suo interno, che potrebbe farti ingrassare più di quanto tu non lo sia già, cosa ti andrebbe di fare?- chiede quasi prendendomi in giro per che cosa ho mangiato oggi a pranzo.
Che male c'è a mangiare un po' di più di quanto fai di solito? Oggi avevo fame e avevo voglia un pasto completo.
C'è solo un problema, quello non era un semplice pasto, quello era un trita rifiuti.
-io vorrei mangiare una cotoletta con contorno d'insalata e mais- disse Damon al cameriere.
Dopo aver preso l'ordinazione il cameriere si girò verso di me ed io incominciai a parlare senza fermarmi.
-allora, io vorrei un panino con hamburger, ketchup e maionese, insalata, bacon, cheese e salsiccia- la faccia del cameriere era scioccata da tutto ciò che avevo inserito all'interno di quel panino.
-ah, e come bibita una coca cola- sorrisi mentre il cameriere se ne andava.
Mi girai verso Damon che aveva uno sguardo al dir poco basito. Non credo abbia mai visto qualcuno mangiare così tanto.
Lo guardo corrugando la fronte, offesa da ciò che mi ha detto.
-sei scortese- metto il broncio come una bambina dell'asilo.
-mi dispiace, ma è la verità- spalanco gli occhi, vorrei dirgliene quattro in questo momento, ma il suo dito chiude la mia bocca e il suo braccio libero mi spinge fino al muro, facendo così combaciare perfettamente la mia schiena a quella fredda parete.
-carino il tuo metodo di zittirmi- sorrido -ma ti ricordo che non puoi fare sempre così, sono una persona e non un oggetto che puoi trasci...- ferma il mio discorso con un bacio casto e pieno d'amore.
Non cerco nemmeno di staccarmi perché vorrei stare tutto il giorno così. Mi piacerebbe andarci ad appartate da qualche parte per stare da sola con lui.
Ma non siete soli?
Si, ma io intendevo una cosa più intima. Qui siamo in mezzo alla strada e ci possono vedere tutti, io invece voglio stare in un posto dove nessuno può vederci.
-Damon...- sussurro sulle sue labbra.
-mh- mugugna con voce quasi stanca sulle mie labbra.
-voglio venire a casa tua- i suoi occhi si spalancano e le sue labbra si staccano dalle mie.
La sua espressione è confusa ma sorpresa. I suoi occhi riflettono tutto l'amore che lui ha per me. Le sue labbra si muovono in un leggero sorriso.
-allora? Non rispondi?- sorrido.
-v-vuoi venire d-da me?- chiede sbalordito ed io annuisco.
-si- annuisco con la testa -che male c'è?- rido.
-niente, è solo che sono un po' sorpreso. Non mi hai mai chiesto di venire da me e quindi...- sorride -andiamo- mi prende per mano ed io sorrido camminando accanto a lui.
Arriviamo davanti una casa che più che una casa sembra una villa.
Sicuramente ci vivrà un riccone che si sente il re del mondo.-ma tu guarda questa casa.- richiamo l'attenzione di Damon -Di sicuro quelli che ci vivono pensano di essere i padroni del mondo- faccio una faccia schifata -le persone ricche sono odiose, si sentono chissà chi solo perché hanno soldi da spendere.- indico la casa.
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Uno Strano Incontro // VERSIONE ORIGINALE
RomanceLa vita di Alessia è quella di una semplice ragazza di sedici anni che si diverte stando con i suoi amici e con i suoi familiari. L'inizio del terzo anno di superiori le porta molte sorprese, tra cui la perdita dei propri genitori a causa di un inci...