36. Alessia

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Questa serata sta procedendo piuttosto bene, Damon è seduto accanto a me sul divano e stiamo vedendo un film d'amore in TV, a lui non piace molto perché dice che i protagonisti sono troppo sdolcinati.

-che stupido, non lasciarla andare- dico riferendomi al protagonista del film.

-sei sempre così con i film d'amore?- chiede Damon di punto in bianco.

-così...come?- chiedo non capendo di che cosa stia parlando.

-interagisci con il film. Dici cosa dovrebbero o non dovrebbero fare i personaggi e se fanno come hai detto sorridi- ridacchia -sei parecchio strana-.

Lo guardo aggrottando le sopracciglia -io strana? E comunque si, sono sempre così. Mi piace interagire con i film perché mi immedesimo nella loro vita e cerco una soluzione ad ogni problema che gli si pone davanti- rannicchio le gambe sul divano e poggio la testa sullo schienale.

-posso farti una domanda?- annuisco e mi giro a guardarlo.

-ma se ti succedesse tutto ciò che sta succedendo nel film, tu cosa faresti?- lo guardo non capendo e lui si spiega meglio -ad esempio, se il tuo ragazzo andasse con un altra e tu lo scoprissi, lo perdoneresti (come nel film) o lo lasceresti?-.

Lo guardo con una faccia da pensatrice mentre picchietto le mie dita sul mento -mmh- mugugno.

-allora?- è in attesa di una risposta che non so se arriverà mai perché quando stavo per rispondere mi squilla il telefono.

-scusa- mi alzo e vado a prendere il telefono.

-pronto?- vado in cucina per non disturbare la visione del film a Damon.

-ehi ciao, Matt- la mia voce è strana.

-Alessia ti ho chiamato per chiederti scusa per il comportamento scorretto che ho avuto con te l'altra sera- la voce di Matt sembra altrettanto strana.

-che ti è successo? Perché te ne sei andato così, senza darmi una spiegazione valida?- domando. Sento un sospiro dall'altra parte del telefono
-non posso dirtelo-.

Faccio un piccolo gridolino -ma che cosa ti prende? Non sei più quello che ho conosciuto, sei diverso. Cioè... caratterialmente intendo perché di aspetto sei sempre lo stesso-.

-per tutta la settimana in cui sei stata in coma sono successe molte cose, che non posso dirti. Forse un giorno quando potrò te le dirò- la sua voce era stanca e irritata.

-Matt, io non posso continuare così...- dico tristemente.

-infatti, non deve continuare- quelle parole mi provocano un tuffo al cuore.

-che cosa vuoi dire con questo?- non so con quale forza io stia parlando.

-è finita tra noi.- degli squilli di fine chiamata risuonano nelle mie orecchie.

-Matt...- sussurro invano. Poso il cellulare sul tavolo e mi siedo nella sedia. Non sento più niente.

Le lacrime escono senza preavviso dai miei occhi. Metto le mani sulla mia faccia ed inizio a piangere distrutta da tutto ciò che mi ha detto Matt.

Sento dei passi provenire da dietro di me, quindi mi alzo e mi asciugo gli occhi.

-che succede?- la voce di Damon risuona nella stanza come una melodia.

Mi giro verso di lui facendo un finto sorriso -niente. A-andiamo...a vedere il film?- chiedo, sperando non mi faccia altre domande vado a sedermi sul divano in soggiorno.

-sicura di stare bene? Hai gli occhi di una che ha appena pianto...- si siede accanto a me e mi guarda.

-si. Sicura- la mia voce non era convincente. Le lacrime cercano di uscire ed io non riesco a trattenerle.

Uno Strano Incontro // VERSIONE ORIGINALEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora