49. Alessia

50.6K 1.9K 568
                                    

Sono felice, finalmente posso passare di nuovo, una giornata intera con la mia migliore amica.

Uscendo dalla scuola ho incontrato di nuovo Damon, ma quando ha tentato di fermarmi ho preso Giulia per la mano è abbiamo iniziato a correre verso l'autobus.

Non so cos'abbia pensato Damon in quel momento, ma non m'importa. Deve aspettare, e se ci tiene veramente a me aspetterà ancora per molto.

Giulia mi guarda stranita mentre saliamo sull'autobus ma io in risposta le faccio un lieve sorriso.

Dopo tre fermate e tante occhiate, scendiamo e ci dirigiamo in un fast-food.

-Salve, cosa vi porto?- chiede un cameriere giovane con una penna ed un block notes in mano.

Sembra tremare. Questo comportamento mi fa spuntare un dolce sorriso sulle labbra.

-una cotoletta e un po' d'insalata- risponde Giulia.

Il cameriere scrive sul suo block notes e poi si rivolge a me -e lei signorina?-.

-Dell'insalata, grazie- quando sta per andarsene lo richiamo -e comunque, puoi chiamarmi Alessia- inclino la testa e sorrido -non essere così agitato o i clienti si rivolgeranno a qualcun altro per ordinare- rido vedendo lui annuire ed andarsene.

Non voglio che sia agitato, in fondo è il suo lavoro, ma da chissà quanto tempo lavora qui. Sarei agitata anch'io come lui se dovessi passare ogni giorno della mia vita per i tavoli a chiedere a persone sconosciute di cui non conosco ne il nome ne il carattere, cosa vogliono ordinare.

Potrei ritrovarmi un cliente arrabbiato perché ha avuto una giornata stressante o un odioso riccone che ordina sempre le cose più costose e deliziose e che si sente chissà chi. Io non riuscirei a sopportarlo e probabilmente gli tirerei addosso il cibo dicendogli di tirarsela un po' di meno e di essere più gentile perché non siamo tutti sotto i suoi piedi.

Ritorno al presente sentendo gli occhi di Giulia addosso.

-che c'è? che ho fatto adesso?- chiedo alzando le mani.

-niente, sei stata molto gentile...- fa un sorrisetto strano che non riesco a decifrare.

Che intende dire con "sei stata molto gentile"? Non lo sono sempre?

-ma ti riferisci al cameriere? Se è per lui, non farti strane idee. Era nervoso e volevo solo calmarlo un po', e poi gli ho solo detto la verità.- bevo un po' d'acqua.

-sarà...ma non è che ti piace?- domanda lei con tono malizioso.

Quasi mi strozzo bevendo l'acqua ed incomincio a tossire come una forsennata.

Lei incomincia a ridere mettendosi una mano sul petto e cercando di non fare troppo rumore.

-ma dico sei pazza? ma come ti viene in mente?- mi riprendo notando che ho gli occhi di tutto il locale puntati addosso.

-non so, è la prima cosa che mi è venuta in mente- ride.

-Non mi innamoro del primo cameriere che passa-, incrocio le braccia e la guardo negli occhi -solo perché con Matt è successo così, non vuol dire che capiti con tutte le persone che incontro- sono seria.

Non capisco perché tutti pensino che io mi innamori del primo che passa. Dovrei essere stata fidanzata mille volte se è così, ma a malapena ho baciato qualcuno, quindi non credo che sia una che s'innamora facilmente.

Il cameriere ritorna con le nostre ordinazioni e noi lo ringraziamo.

Dopo quasi un'ora di conversazione io e Giulia ci dirigiamo al centro per guardare un po' di negozi, era da tanto che non lo facevo.

Uno Strano Incontro // VERSIONE ORIGINALEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora