33 (R.)

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Sono le 13.15, finalmente potrò uscire da queste quattro mura e recarmi di nuovo in casa mia.

-grazie di tutto dottore- sorrido.

-è il mio lavoro signorina Stewart- il dottore risponde molto gentilmente.

Annuisco e mi dirigo alle porte scorrevoli. Faccio un lungo respiro e appena queste si aprono esco fuori.

Respiro l'aria che è fuori e ammiro il paesaggio come non lo avevo mai fatto prima.

Jack è accanto a me e mi osserva felice -sei libera-.

Mi giro verso di lui e gli prendo la mano -siamo liberi- sorrido e incomincio a correre insieme a lui per il parcheggio.

Le mie risate e quelle di Jack si diffondono nel parcheggio, creando un ambiente di pace e gioia che mi fa stare bene.

-ok ok, ferma- Jack ha il fiatone ed io sono piegata in due sulle mie ginocchia per riprendere fiato.

-allora... Che facciamo?- chiedo.

-intanto andiamo a casa e poi decidiamo cosa fare- Jack mi accompagna alla macchina ed io annuisco.

Per tutto il tragitto ascolto e canto con Jack la nostra musica preferita allo stereo intonando le note più alte e stonando a più non posso.

-is it too late now to say sorryyy...- rido e stono.

-yeahhh- mio fratello mi segue in questo concerto pazzo.

Scendo dalla macchina e mi blocco a guardare la mia casa che mi è mancata tanto e che subito ha suscitato in me mille ricordi.

-andiamo?- Jack mi riporta al presente mettendo la sua mano sulla mia spalla.

-s-si- mi giro per guardarlo e gli sorrido. Ci avviamo verso l'entrata e strappo dalle mani di Jack le chiavi.

-ehi!-.

-scusa- sorrido -voglio aprire io...è da tanto che non lo faccio-.

-ok, fai pure- annuisce e si scosta dalla porta per farmi passare.

Infilo la chiave nella serratura e la giro, spingo la porta verso l'interno e faccio un lungo respiro.

Quando la porta è completamente spalancata tolgo le chiavi dalla serratura e le poggio sul tavolino al lato del muro.

Jack entra ed io urlo di gioia -aah che bello, sono tornata.- Salto e batto le mani felice.

Lui mi guarda e sul suo viso spunta un sorriso a trentadue denti. Si avvicina a me e mi abbraccia, sento il suo respiro vicino al mio orecchio -si, e non te ne andrai più-.

-Mai più.- lo correggo sorridendo.

Appena ci stacchiamo dall'abbraccio il mio stomaco emette un rumore familiare che non sentivo da un po'.

Metto la mano sulla mia pancia e alzo la testa verso Jack -mh... Ho molta fame- muovo la mano su e giù il mio stomaco e lui annuisce.

Vado in cucina, intenta a mangiare qualcosa, ma quando varco la soglia della porta quello che vedo mi fa letteralmente sobbalzare.

-SORPRESA!- urlano tutti i miei amici sbucando fuori da dietro il frigo o da sotto il tavolo o da dietro la porta.

La mia bocca forma una 'o' che rimane fino a quando non riprendo fiato e decido di parlare - che ci fate tutti qui?- chiedo emozionata.

Jack si avvicina e mi cinge per la vita -sono qui per farti una sorpresa e una festa di ben bentornato-.

-si, e indovina che faremo per questa festa...- Giulia si avvicina a me e mi prende per le mani.

Uno Strano Incontro // VERSIONE ORIGINALEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora