Mi avvolgo nel mio caldo accappatoio viola e metto ai piedi le mie pantofole. Facendo attenzione che sul pianerottolo non ci sia nessuno, torno in camera per scegliere i vestiti da mettere questo pomeriggio. Apro l'armadio e mi guardo un po' intorno. Potrei mettere una maglietta con una gonna abbinata e degli stivali, oppure potrei abbinare ad un vestito lungo fino a sopra le ginocchia delle scarpe da ginnastica bianche. Il problema è che non voglio apparire né troppo sportiva, né tantomeno troppo elegante. Esco qualche maglietta e vedo come potrebbero starmi, senza però metterle. Un vestito mi sembra troppo eccessivo per un'uscita così semplice. Anche una gonna, se la mettiamo così. Va bene, allora prendo questi.
Dopo aver scelto i vestiti da mettere, tiro fuori una maglietta bianca e un pantalone di tuta, per accomodare intanto che sono a casa. Mi butto sul letto e nello stesso momento mi arriva un messaggio di Matt: Ehi, ci vediamo questo pomeriggio al ristorante di ieri sera? Alle 15.00 va bene per te? Ti aspetto, Matt.
Sorrido appena finisco di leggere il messaggio. È troppo dolce questo ragazzo. Gli scrivo velocemente la risposta e la invio: Perfetto, ci vediamo lì a quell'ora. A dopo.
Vado un po' su Instagram. Di solito mi piace scorrere velocemente le foto fino alla prima che ho pubblicato e risalirle a poco a poco per guardarle tutte attentamente. Mentre che vado salendo, mi salgono alla mente tantissimi ricordi: in una foto ci siamo io e Giulia sulla riva di una spiaggia; eravamo in gita di primo superiore ed era estate, quindi quando siamo andati in spiaggia, Claudio ci ha scattato questa foto. In un'altra, invece, c'è mio fratello con un'espressione stufa nel viso, forse perché gli rompevo le scatole e stavo sempre a scattargli foto.
Quando arrivo ad una foto fatta scattare per il mio quindicesimo compleanno,ossia un anno fa, sorrido amaramente. Ci siamo mia madre, mio padre, mio fratello ed io abbracciati. Ricordo quel giorno come fosse ieri, è stato un compleanno bellissimo.
-Ale, scendi, ti stiamo aspettando- gridò mia madre, dal piano di sotto.
Mi diedi un ultimo sguardo allo specchio, poi scesi le scale andando da loro. Quel giorno avevo pensato di indossare un vestito bianco con un bustino pieno di decorazioni in pizzo che lasciava scoperta la schiena e con una gonna con le balze. Per dare un tocco di colore a quel look così immacolato, avevo abbinato dei tacchi fucsia in vernice. Come trucco, ne avevo realizzato uno semplice, come sempre: un po' di ombretto marrone sfumato, eyeliner, mascara, blush pesca, rossetto rosso.
Quando arrivai dai miei genitori e da mio fratello, li vidi immobili. Avevo fatto la mia entrata e mi era riuscita anche piuttosto bene. Sorrisi.
-Amore, sei bellissima- esclamò mio padre, guardandomi con espressione stupita e abbracciandomi subito dopo.
-Grazie, papà.- Lo strinsi forte. -Anche tu non scherzi con smoking e cravatta- replicai ridendo, sciogliendomi dall'abbraccio.
Mio fratello si avvicinò a me e mi prese le mani nelle sue. -Auguri, sorellina.- Sorrise, orgoglioso. Mi fece fare un giro su me stessa per guardarmi meglio, la gonna che si gonfiò a palloncino, poi continuò. -Sei grande, ormai.-
-Già... Ma tu sarai sempre qui, al mio fianco, per proteggermi da tutto e da tutti, non è così?- chiesi poi, sorridendo e guardandolo con occhi pieni di speranza.
Lui sorrise e annuì. -Non ti libererai mai di me- commentò. Ci abbracciammo e subito dopo mi diede un bacio caldo e pieno di affetto sulla fronte.
-Bene, adesso è meglio andare- intervenne mia madre, guardando l'orologio e dando un taglio alla nostra conversazione.
Io e mio fratello ci guardammo e, come se avessimo pensato la stessa cosa, dicemmo all'unisono: -Ho una fame...-
Dopo aver cenato, arrivò l'ora della torta e dei regali, ma prima io e la mia famiglia decidemmo di farci fare una foto ricordo dal cameriere di turno, cosicché avremmo potuto appunto ricordare quel giorno tanto speciale.
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Uno Strano Incontro // VERSIONE ORIGINALE
RomanceLa vita di Alessia è quella di una semplice ragazza di sedici anni che si diverte stando con i suoi amici e con i suoi familiari. L'inizio del terzo anno di superiori le porta molte sorprese, tra cui la perdita dei propri genitori a causa di un inci...