Capitolo 12

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"Cosa hai appena detto?" Dico con voce abbastanza stridula, mi giro di scatto verso di lui. Mi sta fissando, con i suoi occhi stupendi. "Ti amo." Ripete. Non posso crederci. L'ha detto. L'ha fottutamente detto. "Ti amo anch'io", gli dico e si avvicina, la punta del suo naso sfiora la mia, la tensione sale e le mie guance iniziano ad arrossire. Baciami, per favore. Si avvicina alle mie labbra, ma alla fine mi da un semplice bacio in fronte. Cazzo. Ci sono rimasta proprio male, però mi è in un certo senso piaciuto. Poggio il mio braccio sul cui collo, e lui allunga la mano verso la mia schiena. Siamo uniti, uniti e inseparabili. Una cosa sola. Porto il pollice verso le sue labbra e accarezzo i suoi baffetti. "Li adoro" dico, non dice niente, mi guarda solo e mi sorride. Prima che possa accorgermene i miei occhi si chiudono. La stanchezza ha avuto la meglio su di me.

La luce mi fa da sveglia, apro appena gli occhi e noto Mark accovacciato sulla poltroncina di fianco al letto che mi osserva. "Mmh" mi lamento, "da quanto sei sveglio?" Gli chiedo stiracchiandomi, "Direi da un'oretta","e non avevi niente di meglio da fare che stare li a guardarmi?" Dico sbadigliando,"in realtà no, e poi sei così tenera quando dormi", scoppio a ridere e mi ributto sul letto. "Dove mi porti stamattina?" Gli chiedo con il cuscino sulla faccia. Si avvicina e me lo toglie, "ti porto a fare un giro per il mare",dice entusiasto. "Che?","su vestiti, vado a prendere la colazione e ritorno, stai ferma qui, i vestiti sono li" indica l'armadio. "Sei entrato in camera mia e mi hai preso dei vestiti?" Rido. "Esatto, penso proprio che questo ti doni", indica un vestitino rosso. In realtà non so perché l'ho portato con me, non mi piace molto come mi sta e poi è troppo corto. "In realtà non l'ho mai messo, non mi piace molto, ma per te farò uno sforzo" dico e mi alzo dal letto dirigendomi verso il bagno. "A dopo, piccola" dice e si avvicina verso di me, prende il mio polso, lo gira dal alto interno e lo bacia. "Che fai?" Gli chiedo, "non so.. Ho l'abitudine di baciare qui le persone che amo","quindi a tutte le ragazze che hai avuto?" Dico in tono ironico, "in realtà lo facevo solo con mia madre", le mie guance arrossiscono e il mio battito accelera. "Vado" dice ed esce dalla stanza. Wow. Non riesco a trattenere la gioia, inizio a saltare sul letto, sono proprio contenta, finalmente Mark si è dichiarato. Come una bambina saltello fino in bagno, prendo lo spazzolino di Mark e un po di dentifricio, mente spazzolo i denti noto una boccietta di profumo sul comodino, la apro e la annuso. Wow è davvero buono, è il suo profumo, lo ricordo quando ci siamo baciati per la prima volta in spiaggia, sa di menta e vaniglia ed è qualcosa di spettacolare. Ne spruzzo un po nel collo e nei polsi. Non posso far meno che pensare a quel piccolo e meraviglioso gesto di Mark. Baciare l'interno del polso, è una cosa talmente strana e insolita.. Ma la adoro, cavolo è indescrivibile. Lo amo, amo ogni suo piccolo gesto, ha detto che lo faceva solo con sua madre...
Wow, wow, wow. Sistemo i capelli e lego il ciuffo all'indietro creando una sorta di piccolo pallino sul dietro del capo, infilo le scarpe e Mark è già tornato con un vassoio. "Ho preso dei croissant, due cappuccini e della frutta" dice e toglie il fazzoletto. "Amo il cappuccino" dico e mi siedo con le gambe incrociate sul letto. "Ti sta da favola" dice indicando il vestitino, "se piace a te" sbruffo e lui alza gli occhi al cielo. Scuoto una bustina di zucchero e la lascio cadere nel cappuccino.."C'è un motivo,per diciamo questo tuo tipo di bacio?" Dico portando la tazza sulle labbra, "non c'è esattamente un motivo, è come se baciando li, baciassi tutto di te.. Per via delle vene e del sangue che si trova ovunque nel tuo corpo..", "Oh" dico. È magnifica questa cosa. "Non ti piace?.. Cioè se vuoi non lo faccio.." Lo interrompo "lo adoro, ti prego fallo sempre." Dico e noto il suo sorriso di vittoria. Mark sembra una persona così diversa, stava per perdermi ed cambiato, è un Mark così giocoso, spensierato e allegro.. è troppo dolce. Lo amo. Scendiamo in fretta le scale per il parcheggio e ci ritroviamo davanti la sua moto. Wow. "Prendi" dice porgendomi il casco, "grazie" dico imbarazzata. Non sono mai salita su una moto.. A parte qualche motorino delle mie amiche ma niente di che... "Preparati a volare" dice e io inizio a preoccuparmi. Mark che va lento e sta attento mentre guida? L'idea mi fa scoppiare a ridere. Poggio le mie mani sui suoi fianchi e in una frazione di secondo siamo già in strada. Ho sempre amato i motori, ho sempre voluto un motorino, ma mia madre ovviamente me l'ha impedito. "Un giorno voglio guidarla!" Grido entusiasta, lui scoppia a ridere, "cosa ridi?" Gli grido, "Niente, niente". È bellissimo essere qui con Mark, i capelli in aria e il vento forte in faccia. Mark è una vera e propria droga per me. Posteggia proprio sulla strada. Conosco questo posto, è il porto! Riconosco il pedalò rosso. Quel pedalò. "Lukas mi ha detto che avresti voluto farti un giro nella mia moto. Beh ti voglio accontentare" dice e io gli salto addosso dalla gioia. "Dov'è finito il vecchio Mark?" Gli chiedo preoccupata,"al momento è occupato." Dice e mi stampa un bacio. "Indossalo" dice e mi porge un giubbottino di salvataggio. Avvicina la moto in acqua, io salgo da dietro mentre mette in moto. La partenza è un po' brusca dato che deve percorrere una specie di pista tra le boe, dopo di che siamo in mare aperto e lui accellera. È bellissimo. Mi ricorda vagamente quando sono arrivata qui, con la nave o barca dei Ferro. Gli schizzi d'acqua sulle gambe e sulle braccia, la spuma del mare che si fa strada dietro di noi. Mi sento in paradiso. "Sei bravissimo a guidare","sono doti naturali piccola" dice, gli do una pacca sulla spalla e scoppia a ridere. Non ho mai visto Mark così spensierato come in questi giorni. È devastante. Ma mi piace l'idea di poter parlare con lui senza insultarci.
Stiamo letteralmente volando, volando sull'acqua, io e lui. Mi lascio andare troppo in fretta, abbandono la presa da Mark e in un attimo sento il vuoto.

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