Capitolo 33

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Niente è per sempre. Ho riflettuto tutta la notte sulle sue parole. L'eternità... Passare l'eternità con lui senza stancarmi, senza avere sensi di colpa. L'eternità non mi basta. Lui sta ancora dormendo, e io sento fin troppo caldo. Rifletto sul fatto che oggi è il nostro ultimo giorno in questo sogno/incubo di hotel. Decido di prendere qualcosa da mangiare per me e per Mark, così possiamo passare tutta la mattina in spiaggia. Prendo il suo braccio intorno al mio petto e lo poggio delicatamente sul cuscino. Scivolo via dalle coperte e metto di fretta il primo vestito che mi ritrovo tra le mani, raccolgo i capelli in una crocchia e scendo in sala pranzo. Mi mancherà il cibo delizioso di questo posto. "Charlie,ho bisogno di parlarti" John afferra il mio braccio. "Ti prego, lasciami in pace" cerco di staccarmi ma non molla la presa, "Io ti volevo chiedere scusa per averti baciato", "Non avresti dovuto..." Abbasso lo sguardo e finalmente molla il mio braccio. "Lo so! Sono stato un fottuto idiota!" Agita le mani insegni di scusa, non so cosa dire, in realtà non dovrei nemmeno esseri qui a parlare con lui. "Ti prego perdonami,non posso pensare di non rivederti più e di non averlo chiarito". In fondo non ha fatto nulla di così brutto nei miei confronti. "Va bene" gli sorrido. La sua espressione riesce a cambiare in una frazione di secondo, la tristezza va via e sul suo viso spunta un bel sorrisone. Il mio impulso sconnesso e involontario mi porta ad abbracciarlo, lo stringo forte e lo salutò. "È stato un piacere conoscerti, grazie" dico e gli do un bacio sulla guancia allontanandomi. Chissà se lo rivedrò mai... In fondo gli volevo bene. Salgo in fretta per mangiare la splendida torta che ho preso in sala pranzo. Apro la porta e il vassoio mi cade dalle mani. Resta bocca aperta difronte a questa scena. Mark è in piedi davanti il letto con un solo asciugamento sui capelli. È completamente nudo ed è la cosa più bella al mondo. Si volta per guardarmi, "che hai preso?" Mi domanda, ma le mie guance sono ormai troppo rosse per l'imbarazzo. Distolgo velocemente lo sguardo e mi getto sul vassoio per recuperarlo. "Ehm... Ho... Preso... Una torta" balbetto, afferra il mento e mi avvicina a lui, "non c'è bisogno di imbarazzarsi in fondo non è niente di nuovo per te" mi chiude un'occhio, "si... Certo" dico ancora balbettando e inizio a tagliare la torta. "Hai mai fatto surf?" Mi dice malizioso mentre indossa i boxer. Scuoto la testa, "però mi piacerebbe tanto", "Beh oggi è il tuo giorno fortunato" che intende? Un sorriso gli si stampa in faccia. Forse ho capito. "Ho prenotato due tavole per questa nostra ultima mattina piccola" mi dice arricciando il naso. "Sul serio?!" Sono al settimo cielo, gli salto addosso per la felicità, come può rendermi una bambina in ogni situazione? È sempre stata un piccolo sogno nel cassetto saper andare sulla tavola, ma non pensavo che un giorno ci avrei seriamente provato. Le aspettative si fanno ancora più belle e interessanti. Mi vesto di fretta e furia, metto il costume blu elettrico e lego i capelli in una coda abbastanza alta. Lui mi prende per mano e scendiamo insieme in spiaggia. La cosa più bella è che finalmente sono arrivata alla conclusione che con lui ho una vera e propria relazione, senza intrighi e segreti. Non abbiamo più bisogno di nasconderci. Noto come le altre ragazze guardano Mark, ma soprattutto guardano me e le nostre mani intrecciate. Lui è mio. Ci avviamo verso la il lido e prendiamo le tavole che Mark aveva prenotato. "Tu sai andare sulla tavola?" Gli chiedo, lui si limita ad annuire. "Allora dovresti insegnarmi perché io non so da dove iniziare...", "Nessun problema, amore mio" mi dice e mi riprendere per mano. Mettiamo la tavola a riva e lui mi fa salire di sopra. "Allora inizia a nuotare verso di la, io ti raggiungo" mi dice e voglio mettermi alla prova così mi impegno al massimo. Andiamo un po' più a largo, e mi aiuta a mettermi in piedi sulla tavola, in fondo non è così tanto difficile. Posiziono i piedi e cerco di mantenermi in equilibrio il più a lungo possibile, mentre lui già riesce a cavalcare le piccole onde. Come può saper fare tutto? "Ehi aspettami!" Gli urlo ma non mi ha sentita, la tavola inizia ad essere più scivolosa ma la sensazione è bellissima. Riesco non so come a raggiungerlo senza cadere in acqua, "come mai la tua è più corta?" Indico la sua tavola, "perché io sono più esperto di te" arriccia il naso, ci sediamo entrambi sulla tavola e restiamo tutta la mattina a parlare. Iniziamo a parlare di lavoro e scuola, "io non so ancora che università intraprendere... Sono così indecisa!" Ametto. "Io, finite le vacanze vorrei tornare qualche anno in Svizzera, in fondo lì è casa mia.", "Non ti trovi bene in Italia?", "Certo che sì, ho trascorso tutta la mia vita qui. Però voglio tornare per intraprendere il lavoro del nonno.", "Che lavoro faceva?", "Lui dirigeva una delle redazioni più importanti del paese, e ora che non c'è più vorrei prendere io il suo posto.", ma allora le nostre strade dovranno separarsi per qualche anno?, io non voglio e non posso stare senza di lui per così tanto tempo. "Invece di noi che mi dici, cosa ci succederà?" Lo guardo fisso. "Cazzo! Ancora con questa storia?!", "Le vacanze stanno per finire Mark!" Lo interrompo. "Io ho le idee molto chiare sul mio futuro e voglio che tu ne faccia parte" afferra una mia mano, "ma io non posso trasferirmi con te in Svizzera!", "perché no? Puoi continuare gli studi li" inarca un sopracciglio. "Io ho la mia famiglia e i miei amici qui, non voglio lasciare tutto.", "Ma puoi lasciare me?" Mi fa gli occhi dolci. "Mark io davvero, non sono sicura su nulla, e per di più non so cosa fare o dove andare." Ammetto pienamente. Le mie idee sono così confuse. Vorrei continuare a studiare lingue, però mi piacerebbe anche intraprendere altri settori. "Puoi venire a lavorare per me!", "perché devo essere io a lasciare tutto?!", "perché a me non rimane niente da lasciare." Il suo sguardo si incupisce. "Amore mio... Perdonami hai ragione prenderemo l'argomento più in là" sono una stupida. Inizia a schizzarmi dell'acqua addosso, così io non perdo tempo a rispondergli con altrettanti schizzi. Le nostre preoccupazioni per il futuro sembrano essere momentaneamente svanite. Non so se è meglio rimandare sempre questo argomento, ma per il momento voglio solo godermi le ultime settimane di vacanza.

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