Capitolo 20

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Il troppo caldo mi sveglia. Sono letteralmente bagnata mentre una testolina è appoggiata sul mio petto. Mark è completamente buttato su di me, un braccio sotto la mia schiena e uno sul ventre, la guancia sinistra appoggiata sul petto mentre le sue gambe sono intrecciate con le mie. Com'è entrato? E da quanto? Un sorriso mi cresce in viso. Resterei così per tutto il giorno ma sto morendo dal troppo caldo. Mi agito e certo di staccarmi da lui, appoggio la sua testa sul cuscino e mi alzo lentamente dal letto. Sono già le dieci del mattino, mi metto dei pantaloncini di jeans,le infradito e esco velocemente dalla stanza. Mi dirigo verso la sala da pranzo per prendere qualcosa da mangiare per Mark. Lukas è seduto sullo sgabello del bar mentre beve un caffè e mastica un cornetto. Mi fa sentire così male non potergli parlare. Mi avvicino, "buongiorno.." Dico piano. "Buongiorno" ripete secco. "Com'è andata ieri?" Chiedo ansiosa,"bene.. Credo." La sua voce si riempie di tristezza. "Il cimitero dista molto da qui?", si gira a guardarmi, "perché?" "Vorrei andare a, non so, mettere un fiore sulla sua tomba.." Dico imbarazzata. Io suo occhi diventano lucidi. "Si dista abbastanza da qui, ma sono sicuro che Mark non si creerà problemi ad accompagnarti.. Scusami"mi dice e si alza. Sono una stupida. Troppo stupida. Mi alzo in fretta per prendere qualcosa per Mark, risalgo su in camera, Mark sta ancora dormendo. È bellissimo sembra così dolce e bambino. Poso il vassoio sulla scrivania e mi siedo sulla poltroncina per guardarlo, come faceva lui con me. Aspetto finché non si sveglia. Metto le cuffie e ascolto per l'ennesima volta la stessa canzone. Porta le braccia al centro del letto e alza leggermente il busto per stiracchiarsi, qualche secondo dopo apre gli occhi. "Da quanto stai li?" Dice divertito mettendo un braccio sulla fronte. "Da un po'.. Credo","sto morendo di fame" si lamenta, "li c'è qualcosina" indico il vassoio. "Ecco perché ti amo." Dice e viene verso di me, mi bacia la fronte e subito dopo le labbra, il collo il petto e prende il mio polso. Cazzo. Arrossisco subito. Lo gira e lo bacia. "Stasera ti porto fuori." Dice accarezzandosi i baffi, prendendo il cornetto e il caffè. "Hai parlato con Lukas?" Mi chiede, "si, mi odia." "No è solo un momento, lui non riesce ad avere nemici. Perdonerà te e me." "Credevo che.." "Il nonno ci ha fatto riavvicinare ma mi odia comunque per avergli fregato la ragazza. Come biasimarlo.." "Mi sento uno schifo." "Anche io. Ma è capitato e basta." Dice secco, annuisco. In un'ora ci vestiamo per scendere in spiaggia, era da tanto che non lo facevamo. Indosso il mio costume a fantasia blu elettrico e la maglia blu, lascio i capelli sciolti e con gli occhiali che fanno da cerchietto. La spiaggia oggi è molto più affollata del solito, scegliamo la seconda fila. Mark non è un tipo da mare, non fa altro che prendere il sole.. "Tu non fai mai un bagno?","ogni giorno." "Tuffarsi, bagnarsi e uscire non è farsi il bagno" scoppio a ridere. "Per me lo è." Alzo gli occhi al cielo. "Beh io invece vado a fare un VERO bagno", non risponde. Mi alzo di scatto ed entro subito. L'acqua è caldissima oggi e non faccio fatica ad entrare come al solito, inizio subito a nuotare e mi allontano dalla massa. Solo poche persone nuotano intorno a me, mentre alzo la testa per vedere che sta facendo Mark e non lo vedo. Dov'è finito?
L'acqua mi entra nel naso e nella bocca, mentre sento la sua risata. "Potevo affogare!" Dico con cenno di ironia, "sarebbe stato molto meglio così" mi stringe a se e inizia a darmi teneri baci sul collo. "Dove volevi andare stasera?", ci riflette un po su, "a cena a casa di Lars", "Che?", a casa di Lars? "Si i miei... Zii ci hanno invitato", "Ci?", "Anche Lukas..." "Oh..." Forse è un'opportunità per chiarire con lui...

Avvolgo i capelli bagnati in un asciugamano, mentre Mark si sistema la cravatta. Vederlo così elegante, così da persona adulta, mi fa impressione, ma mi piace. Mi lavo i denti e noto Mark rovistare nel mio armadio, "che stai facendo?" Alza le spalle e mi porge un vestito blu. "Metti questo" , "oh... Okey", prendo il vestito e lo infilo, "puoi alzarmi la cerniera?" Cerco di stuzzicarlo, non dice niente ma sento il suo respiro cambiare, le sue dita fredde mi fanno sobbalzare, alza la cerniera fino alla fine e porta una mano sul mio ventre spingendomi verso di lui. Sposta i capelli sul lato destro, con una mano mi accarezza i fianchi con l'altra la guancia, avvicina le labbra sul mio collo ma non lo bacia. "La tua pelle..." Ansima, chiudo gli occhi in attesa di qualcosa, "il tuo odore" ansima ancora più forte e io porto la testa indietro. Mi fa girare di scatto, "faremo tardi" mi sussurra e molla la presa. Ci sono rimasta male, ma arrivare tardi sarebbe stato "umiliante". Scendiamo le scale a chiocciola e mi porge il casco, in meno di dieci minuti arriviamo. La casa è completamente diversa da come la ricordavo... Adesso sembra così grande e lussuosa, ed è davvero stupenda. "Quella macchina..." Scorgo una cinquecento rossa, è qui. Il mio cuore inizia a battermi forte e l'ansia sale. Mark mi prende per mano e la stringe forte, "andiamo" mi dice e ci dirigiamo verso l'entrata. "Mark figliolo!" Un'uomo alto e biondo abbraccia Mark non appena varchiamo la soglia della porta. "Harry, è un piacere vederti" risponde Mark, "sono felice di riaverti qui", abbassa lo sguardo e mette una mano sul mio fianco, "lei è Charlie" mi porge la mano "è un piacere signore" sono in imbarazzo, "venite su entrare Lukas è già dentro!" Lukas... "Ciao Mark" una donna elegantissima e fin troppo alta abbraccia Mark, deve essere la moglie di Harry. "Rose lei Charlie, Charlie..." Le porgo la mano ma la stringe appena. Sta guardando Mark in modo... Strano. Ci avviamo verso la sala da pranzo e vedo Lukas seduto su un divano rosso ciliegia. È così cupo, e avrei proprio voglia di abbracciarlo. Il tavolo è immenso pieno zeppo di cibo adornato con rose e margherite. Mark mi fa sedere accanto a lui, a capo tavola si siedono Harry e sua moglie mentre Lukas difronte a me. Non mi guarda, non mi degna di uno sguardo. Durante tutta la cena, Harry non fa altro che parlare del signor Shultz e di quanto fosse un'uomo coraggioso e buono, Lukas risponde di rado mentre Mark sembra infastidito. Rose non smette di fissarlo e questo mi dà sui nervi. Arrivati al dessert ci viene servita una crostata alle arance. "Scusate ho bisogno di aria" dice Lukas e scappa in terrazza. Mi alzo automaticamente e lo seguo, Mark mi afferra la mano "scusate" dico e scappo anch'io in terrazza. Mi avvicino lentamente, sta lì fermo a fissare il vuoto. Mi sistemo accanto a lui e lo fisso anche io. "È bellissimo questo posto non trovi?" Mi sussurra. È un sollievo, allora non è così tanto arrabbiato. "Sì molto" lo guardo. "Spero tu sia felice adesso..." Non voglio più mentirgli, "si lo sono, e mi dispiace tantissimo, io... Ci tengo troppo a te e non voglio perderti" "neanch'io" adesso ci guardiamo dritti negli occhi. Anche Mark ci sta osservando, lo vedo con la coda dell'occhio. È appoggiato sulla porta del balcone con le braccia conserte. Bastano pochi secondi e lui mi abbraccia. Lo stringo forte, ne avevo bisogno e anche lui. Adesso Mark mi è dietro. "Grazie" dico a voce bassa. "Mark! Vieni un momento per favore!" Lo chiama Rose. "Arrivo" dice seccato mentre gli faccio cenno di andare. Io e Lukas passiamo la prossima mezz'ora a parlare di quanto siamo stati bene insieme e di Mark. "Lui è così" ammetto, "cosa ti ha fatto innamorare di lui?" Questa domanda mi mette a disagio... Mantengo il silenzio per un po'... "Scusami", "l'arroganza e i suoi occhi." Ha spalancato gli occhi. "Certo si..." Gli prendo la mano e la stringo. "Davvero grazie non sai quanto tengo a te", annuisce e rimaniamo in silenzio. "Non sono tornati più", "Chi?" Domando, "Mark e Rose" stenta a dire. Ha ragione. "Quella donna... Ha qualcosa di strano...", inarca tutte e due le sopracciglia "Ops, scusa" metto una mano sulla bocca. "Mark e lei hanno avuto una storia qualche anno fa...", "Mark e Rose?"

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