Sono al settimo cielo.
Senza neanche accorgermene gli salto addosso. Mark perde l'equilibrio e cadiamo entrambi sul prato. Lui mi bacia con grande passione e io faccio lo stesso.
Per un attimo sogno ad occhi aperti, per evitare il dolore lancinante sul mio stomaco. Mark è sparito dalla mia vista. Stava per dirmi quelle tre parole, ma non lo ha fatto. Mark non prova niente per me, l'ho ha solo detto a Clara per togliersela dalle scatole. Non ci credo, perché sono così stupida? Per un attimo ho pensato che io e Mark... Potessimo fare tutto. Quello che provo non è tristezza o rancore, è rabbia. Odio Mark, odio tutto di lui, il suo carattere,il suo stile di vita, tutto.
Mi affretto verso la mia camera e noto Lukas seduto a terra con la schiena appoggiata sulla porta. "Mi hai aspettato qui?" Dico imbarazzata. "Si, non posso starti lontano." Sorriso e mi siedo accanto a lui. "Sai, prima di te non ho avuto nessuno, tu sei il primo è per me sei davvero, troppo importante..", mi interrompe "lo so Charlie è proprio questo che amo di te, il fatto che ti abbia baciato e toccato solo io." Arrossisco. "Ti amo"dico e poggio la testa sulla sua spalla. Mi accarezza i capelli, "amo i tuoi capelli.." Dice e io inizio a ridere, mi accarezza le guance, "amo le tue guance sempre arrossate..", scende giù e poi nuovamente su con la mano sulle mie braccia, "amo la tua pelle.." Avvicina il naso al mio orecchio coperto dai capelli, "e amo il tuo profumo." Termina,afferra la mia guancia e mi bacia. Mi mette in piedi e poi in braccio su di lui. Apro la porta e la richiudo dandole un calcio. Lui mi poggia sul letto e si sbottona la camicia. Dopo le sue mani sono su di me, mi toglie la maglietta e i pantaloncini, fa un giro con le dite sull'orlo delle mutandine e me le sfila via. Provo un po di imbarazzo essere lì nuda davanti a lui. Si sbottona i pantaloni e resta in boxer. Sale su di me e mi bacia, le sue mani accarezzano i miei seni mente spingo i fianchi contro i suoi. Afferro l'oro dei boxer e faccio per toglierli, "sei sicura?", annuisco. Scende dal letto e prende dalla tasca una bustina, la apre e infila il preservativo. Poi mi si avvicina e mi bacia. Fa entrare dentro di me un dito e lo muove lentamente mentre ansimo, dopo qualche minuto entra dentro di me. Oddio, è un dolore così bello e piacevole. "Stai bene?" Dice preoccupato, "mh si" dico con voce strozzata, il dolore è lancinante, ma mi piace. "Vai più veloce" dico e lui annuisce. Gemo forte, quasi urlo. "Si piccola, so che ti piace..." Dice, mentre stringo forte le lenzuola con le dita, è una tortura bellissima. Va sempre più velocemente, sento il suo respiro cambiare, sta ansimando e non distoglie per un secondo il suo sguardo dal mio. In un attimo mi porta sopra di lui, adesso gli sono seduto a cavalcioni, lui si distende completamente e affonda la testa all'indietro nel cuscino mentre io mi muovo in avanti e in dietro, appoggiò le mani sulle sue spalle e inizio a baciargli le guance e le labbra, scendo sul collo e poi sul suo petto umido. Ha un odore magnifico è paradisiaco. Si mette a sedere e mi fa uscire da lui. Mi distendo sul lato sinistro del letto, mentre prendo la canottiera dal pavimento,lui si sdraia su di me, la sua testa sul mio ventre mentre affondò le mie dita fredde sui suoi capelli unimi. Non diciamo una parola. Ma il silenzio è un beneficio in questo momento. Dopo qualche minuto Lukas si distende a fianco ansimando, il suo respiro è così forte.."cazzo Charlie, wow", gli sorrido e mi distendo di lato per guardarlo. "Ti amo" dico, "ti amo" mi ripete. "Che ore sono?" Dice , mi alzo e infilo le mutandine e il reggiseno, prendo il telefono e vedo 13 chiamate perse da Mark. Cazzo. "Sono le nove" dico, "andiamo a cenare" si tira su è si veste. Annuisco. Mi vesto velocemente e scendiamo nel salone. Durante il tragitto Lukas non mi lascia la mano per un istante, "Ah, ecco Mark!" Dice e il mio cuore fa un salto carpiato. È solo, seduto sul tavolo con un piatto pieno di cibo. Ci avviciniamo al tavolo, "Charlie tu siediti ti prendo io qualcosa" dice e annuisco. Mi siedo il più lontano possibile da Mark, ma adesso gli sono difronte. Lui non alza lo sguardo, ma decido di farla io la prima mossa. "Perché mi hai chiamato?" Dico secca. "Perché sono un fottuto coglione","sul serio?" Dico con tono ironico. "Charlie, cazzo mi dispiace, avrei dovuto dirtelo.." Lo interrompo. "Non voglio più sentirlo dire, non preoccuparti", "cosa?" Dice in tono arrabbiato. Mi guarda torvo. "Non capisci la mia lingua?" Dico antipatica. "Cos'è cambiato?" Dice e riporta lo sguardo verso il piatto. "Non sono affari tuoi."dico secca. "Ho capito, te lo sei scopato." Dice, "come ti permetti! Sei un verme! Un fottuto verme!" Gli urlo contro. "Te lo sei scopato per ripicca, so che tu ami me." "No, ti sbagli, io amo lui. È sempre stato così è sempre sarà così." Dico secca. "Non ti credo, non ti credo per niente.","non è un mio problema", scatto e mi alzo dal tavolo. "Cazzo!" Dice e afferra il mio polso. "Lasciami.","non posso","troppo tardi", mi si congela il cuore. "io ti aspetterò, anche se ci vorrà l'eternità.", "allora aspetta, non mi interessa", scappo via, non posso guardarlo negli occhi e mentire. Cazzo non ce la faccio. Corro fino all'uscita e mi nascondo dietro un cespuglio. Sento i passi di Mark, mi sta seguendo. Le lacrime scorrono prima che possa fermarle. Lui si siede accanto a me e mi abbraccia. Il suo è un abbraccio caldo ed estasiante.. "No, ti prego non piangere per me", "perché mi fai questo?" Dico e lo guardo dritto negli occhi. "Io non faccio niente", "sei uno stronzo!" Gli urlo, mette una mano sui miei capelli, "lo so, mi dispiace." "Allora non farlo con me, se ci tieni.."," non è così facile, Lukas ti ama, e sono sicuro che tu lo ami.." Lo interrompo, "allora perché sei qui? Perché mi abbracci?Perché non mi lasci andare? Perché cazzo?" Dico piangendo. Mi asciuga le lacrime. "Non ci riesco, ci provo, provo a starti lontano ma mi fa male, ho sofferto abbastanza..", "so cosa ti è successo, non posso capire la sofferenza che hai provato da bambino, e mi dispiace così tanto. Ma ti prego, io non posso continuare così, o mi fai tua, o lasciami andare. Ti prego." Dico singhiozzando. Mi stringe sempre di più a lui. "Ci sei andata a letto?", posso sentire un velo di tristezza nella sua voce, "si" dico secca. Non parla. "Il tuo silenzio, è la mia risposta. Addio Mark." Mi alzo e lui afferma nuovamente il mio polso, ma io lo strappo via. Vedo i suoi occhi lucidi, pieni di lacrime. Non posso vederlo così. "Ti prego non piangere.." Mi abbasso e gli accarezzo la guancia. Le sue lacrime scendono. Sembrano gocce di ghiaccio. Per un istante riesco a vedere il Mark bambino, in coma, che viene picchiato dal padre, così piccolo, così innocente. "Resta con me", "sai che non posso", "per favore." Dice e io annuisco. Mi risiedo accanto a lui. Non ho difese quando sto con lui, lui ha il potere, lui governa su di me. E io non posso far altro che obbedire. Restiamo lì per qualche minuto quando sento il mio telefono squillare. Sono assopita da Mark. Le sue braccia intorno a me, mi sento così piccola e indifesa accanto a lui, ma mi sento al sicuro, al caldo, sento che nessuno mi potrà mai fare del male se sto accanto a lui. "Rispondi" dice e io prendo il telefono dalla tasca. È Lukas. "Lukas scusami non mi sentivo bene e stavo tornando in stanza.. Mark si è offerto di accompagnarmi..","oh okay, ti porto qualcosa in camera allora?", "si grazie". "Lukas sta andando in camera.","non andare." Dice, "resterei qui con te, da sola per tutto il tempo della mia vita, ma devo andare e tu lo sai..", "domani ti passo prendere.", "va bene", mi abbasso e gli do un bacio sulla guancia, e lui sorride come un bambino. "A domani" dico e mi avvio verso la mia camera. Non so cosa sia successo qualche minuto fa, con quello splendido uomo. Non so se da oggi cambierà, ma so con certezza che tutto è e sarà diverso. Apro la porta, Lukas non è ancora arrivato. Mi tolgo velocemente il vestito e mi infilo la mia canotta blu. Mi immergo nel letto e poco dopo Lukas entra in stanza. "Cosa c'è che non va? Sono due giorni che non ti senti bene.. Dovresti farti vedere.."," sono solo un po stanca" dico e gli faccio cenno di avvicinarsi. "Ti ho preso un pezzo di pizza al pesce, una fetta di melone e una fetta di torta al pistacchio.","grazie mille", gli dico e gli do una bacio sulla guancia. "Io devo andare sennò non mi riuscirò ad alzarmi.." Dice sorridendo. Mi bacia forte, davvero forte, "come farò senza di te per tre lunghi giorni?","mi mancherai tantissimo" ammetto. "Lo so piccola", "devi chiamarmi ogni cinque minuti minimo." Scoppio a ridere. "Lo farò, adesso devo andare però..","A venerdì allora.." Mi bacia per l'ultima volta ed esce dalla stanza.
È come se adesso fossi libera, libera e in pericolo. In pericolo di Mark Shultzs. La cena sembra deliziosa. Davvero buonissima. Mi lavo i denti e noto le mie belle occhiaie, adesso ho davvero sonno e sono troppo stanca, così mi distendo e abbraccio il cuscino. Vorrei che Mark fosse il cuscino. Mi sento sola. La stanza sembra così grande per una persona sola. Mia madre tornerà tra una settimana con Claudia, almeno lo spero. Chissà cosa sarà successo per allora.
"Ti amo, ti amo, ti amo...","ancora dillo ancora","ti amo", dolci occhi verdi mi parlano. Sono così sinceri, e le sue parole fanno pompare più velocemente il sangue nel mio cuore. "Ti amo Mark", "ho sempre voluto te", "dove stiamo andando?" Gli chiedo. "Non so.. Un giro", "bella macchina.." Dico imbarazzata. "Non sono tipo da macchine", una luce viene verso di noi. "Attento!"urlo e una macchina ci investe in pieno.
Mi alzo di botto. Sono in stanza, da sola. Ho fatto un incubo, cazzo sembrava così vero. Mi alzo per andare in bagno, mi fisso allo specchio. Ho il viso arrossato, e gli occhi colmi di rosso. La mia canottiera è zuppa di sudore. Prendo il cellulare e vedo l'orario. Cazzo sono le quattro. Lukas è già partito da due ore. Non voglio restare da sola. Prendo la chiavi e metto le infradito. Esco dal corridoio e mi dirigo verso la camera di Mark. Busso. Magari sta dormendo. Non voglio svegliarlo. Provo a bussare di nuovo. "Che ci fai qui?" La voce di Clara mi fa risaltare. "Oddio mi hai spaventata" ammetto. Mi sorride, "che ci fai qua?" Mi richiede inarcando un sopracciglio. "Niente dovevo.. Parlare con Mark." Dico, "alle quattro di notte?", mi sto innervosendo, ma sono educata. "Tu che ci fai sveglia a quest'ora?" Cerco di sdrammatizzare. "Sono appena tornata da una serata.." Si giustifica. "Oh" non so cosa dire. "Quindi non mi hai risposto, perché stavi bussando a Mark?", "ehm..io" balbetto. "Non credo proprio siano affari tuoi." La voce di Mark mi rasserena. "Mi dispiace" dice Clara. Cosa? Si fa 'sconfiggere' così? Wow. "Dimmi." Si rivolge a me sbadigliando e strofinandosi gli occhi. "Io ho fatto un brutto sogno e volevo compagnia." , mi sorride e prende la mia mano. La stanza è molto più grande della mia, ha due ampi balconi che danno sul mare, mi dirige verso il letto e mi fa distendere, lui fa lo stesso accanto a me. Mi giro verso il balcone così da vedere il mare. Lui si avvicina a me e mi abbraccia, forte. Cavolo ne avevo troppo, troppo bisogno. È la sensazione più bella del mondo. Essere qui abbracciata con l'uomo più bello del mondo, l'uomo che amo.
"Ti amo Charlie" dice e il mio cuore si ferma per qualche istante.

STAI LEGGENDO
ETERNA
Romance"Niente è per sempre, ma quando i miei occhi incontrano i tuoi, così sinceri sento che potrei restare con te per l'eternità" Charlie West, ragazza semplice e sicura di sè, passa le vacanze estive in un villaggio ad est della Sicilia con la sua famig...