Capitolo 42

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Tolgo via il più velocemente possibile la sua maglia, cercando di stampargli tanti baci sul suo petto, invece i suoi denti mordicchiano il mio lobo per poi scendere giù verso il collo. "Charlie?!" La voce di mia madre mi fa trasalire. "Merda!" Dice Mark staccandosi da me e prendendo la maglietta da terra. Continuano a bussare forte alla porta, mi sbrigo subito a indossare il mio vestito e faccio per aprire la porta. "Aspetta" dice Mark avvicinandosi, "che c'è?" Gli sussurro, "Charlie apri subito questa porta" adesso la voce è di mio padre. E ora cosa mi invento?, "ti amo" mi sussurra, "anch'io" gli mimo. Uno schiaffo forte e abbastanza doloroso mi colpisce in pieno il viso non appeno apro la porta. Il viso rosso di mia madre, il suo sguardo colmo di rabbia mi fanno salire le lacrime. "Mamma! Che fai..." Le dico singhiozzando, "Hai dormito qui stanotte?" Mi urla, "si mamma..." Guardo per terra, "tu... Ti stai rovinando" continua ad urlare. Mark rimane a braccia conserte e impassibile. "Non capisco qual'è il problema!" Adesso sono io ad urlare. "Tu credi di poter passare la notte con questo tizio senza dirmi niente?", "mamma mi dispiace io ti volevo avvisare...", "non ti riconosco più... La mia bambina non avrebbe mai fatto niente del genere" il suo sguardo adesso è colmo di rancore e tristezza. Inizio a sentirmi in colpa, "mi dispiace" riesco a dire. "Tu vieni con me, subito" mi afferra per il polso. "Penso dovrebbe essere lei a decidere, signora" Mark mi tira verso di lui. "Tu sta zitto! Lei è mia figlia decido io cosa fare", oddio no, non litigate... "Io penso solo che sua figlia sia abbastanza grande da decidere cosa fare da sola", sul viso di Mark spunta un piccolo sorriso. "Andiamo." Mia madre mi tira fuori dalla camera, "tu non lo vedi più quello, hai capito?" Mi quasi minaccia. Io non so più che sta succedendo...cerco di fare resistenza. "Mamma ti prego... Io lo amo" le dico con tutta me stessa, "tu credi di amarlo tesoro, poi ti lascerà per qualcun'altra e tu resterai sola.", "Io e lui non ci lasceremo!", "tesoro sei ancora così giovane... Non buttare tutto a monte per un ragazzo", "lui è tutto per me" le dico sincera, "lui non è come pensi... Claudia mi ha raccontato tutto" cosa? Claudia le ha raccontato tutto?, "tutto cosa?", "Charlie" dice piano Mark alle mie spalle, mentre mia madre gli lancia un sguardo che lo paralizza. "Tutto cosa?" Le ripeto, "In realtà Claudia... Ecco lei era così preoccupata stamattina per te... E mi ha raccontato tutta la verità su di lui. Non capisci? Questo ragazzo è andato insieme a lei e poi l'ha lasciata. L'ha spudoratamente presa in giro. Lui è fatto così, lascerà anche te. Non voglio che a mia figlia gli succeda lo stesso"mi dice. Il mondo mi crolla addosso in un istante. La mia migliore amica e il mio ragazzo mi hanno mentito? Mi giro per guardarlo, "sei andato a letto con Claudia?" Le lacrime mi inondano il viso. "Io..." Balbetta. Non riesco a guardarlo negli occhi. Scappo via da tutti. Perché mi hanno mentito? Non posso pensare che Claudia abbia perso la verginità con Mark. No, no, no! Urlo mentalmente. Mi rannicchio dietro i cespugli. Il mio telefono squilla, ma io devo riflettere su quanto è appena accaduto. Ho bisogno di restare sola. "Charlie! Ascoltami. Ti prego." La sua voce. "Non voglio ascoltarti", "No devi sapere perché non te l'ho detto", "Mark io non sono arrabbiata. Sei andato a letto con così tante donne... Perché con Claudia dovrebbe essere diverso?", "ma cosa dici..." Dice piano. "Non mi importa. Voglio solo riflettere sulla nostra relazione.", "riflettere? Cosa c'è da riflettere?". Io non sono arrabbiata con lui, sono solo amareggiata dal fatto che me l'hanno nascosto, e poi mi dispiace troppo per la mia amica. "Nessuno può darmi la certezza che tu non ti stancherai di me, e che non mi lascerai come tutte le altre.", "No! No! Ascolta, io tengo troppo a te... Ti avrei già lasciata da un pezzo! E poi ti ho proposto io di venire in Svizzera con me, per creare il nostro futuro..." Mi prende per le mani. Lo guardo fissa per capire se sta mentendo, o forse è solo un bravo attore. Il migliore. "Fidati di me, ti prego, mi resti solo tu" un lacrima esce dai suoi occhi verdi. Dentro di me sento di potermi e dovermi fidare di lui... "Io mi fido" gli dico accarezzandogli la guancia. "Ti prometto che non ti farò mai, mai più soffrire. Che sarai mia per sempre e che noi due resteremo insieme per l'eternità". "Solo una cosa... Basta segreti", "te lo giuro" alza le mani in sua difesa. Lo guardo. "Guarda lì" indica una rosa sul cespuglio, "non mi ricordavo ci fossero delle rose qui...", ha ragione. "Nemmeno io in realtà...". Non distoglie lo sguardo dalla rosa, sembra ipnotizzato. "Ti piacciono le rose eh?" Gli schiaccio un'occhio. "In realtà era il fiore preferito di mia madre...", "tua madre doveva essere sul serio una persona meravigliosa" ammetto, "si lo era, era sempre bellissima, impeccabile e piena di grazia", "le piacevano le rose?" Gli chiedo, "Si... Talmente tanto che mio padre ne portava una a casa ogni giorno... E lei se ne prendeva cura." Sorride. "Hai più rivisto tuo padre? Dopo...", "No. L'ultimo ricordo che ho di lui sono i suoi occhi rossi che mi guardano...", "tu non hai provato mai a cercarlo?", "ci ho pensavo così tante volte... Ma alla fine è un bastardo. Non voglio più vederlo." Mark si sta aprendo con me, ed è così tenero. "Ma è comunque tuo padre", so che cosa ha fatto, ma nessuno può cambiare le cose. "Lui ha abbandonato me mentre ero in coma, ed ha lasciato Lukas quando ne aveva più di bisogno. Picchiava mia madre ed infine è riuscito ad ucciderla. Lui non è mio padre, non è più niente per me". Ringhia. Il suo sguardo e la sua voce sono piene da rabbia. "Si, forse hai ragione" appoggio la testa sul suo petto, mentre lui avvolge le sue braccia intorno a me. "Non dovevi tornare a consolare la tua amica?" Inarca un sopracciglio, "È vero!" Grido, "vai", gli stampo un bacio sulle labbra. "A stasera allora" mi schiaccia un'occhio, "allora ti sei deciso?", gli sorrido. "Solo se ci sei tu", "questo mi sembra ovvio, a dopo" gli mando un bacio e corro per abbracciare la mia amica. È assurdo come un attimo prima stavamo litigando, e subito dopo lui si è aperto con me parlandomi un po' del suo passato, dire che Mark è lunatico è poco. Ma lo amo per questo, perché con lui non mi annoio mai.

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