Capitolo 32

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"Ti credo. Ma partiamo adesso." "Cosa?!" Inarco le sopracciglia, "ero venuto qui solo per te, per noi ma non è andata come speravo" dice triste. "Mark io..." Forse non ha tutti i torti, però questa vacanza era nostra. "Andiamo a fare la valigia" mi dice e mi trascina in camera con lui. Prendo dall'armadio tutti i vestiti e lì inizio a piegare un po' a malincuore. Mark sbatte la valigia a terra, "io ho finito, vado alla reception, non ti muovere di qui." Mi ordina. "Ehm, okey" annuisco e continuo a piegare gli ultimi vestiti. Prendo il completino rosso che avevo tanto sperato di utilizzare questa sera.
Vuol dire che dovrà aspettare, peggio per lui in fondo. Scoppio a ridere da sola.

È passata già mezz'ora e Mark non è tornato. Sto seduta qui sul bordo del letto a fantasticare sul nulla. Sbruffo più volte dato che non posso nemmeno uscire, Mark mi ha chiesto gentilmente di restare qui in camera. Ma a chi voglio prendere in giro, lui me l'ha ordinato! E a me questa cosa non piace. Io faccio quello che voglio, non gli permetto di comandarmi. Guarda instancabilmente l'orgoglio, le lancette ruotano piano, troppo piano. I minuti sembrano ore, e questa giornata non passerà più. Basta, decido di uscire non c'è la faccio più. La camera è come se si stesse trasformando in una prigione. Faccio per aprire la porta, "che stavi facendo!" Mi punta un dito contro, "io stavo... Venendo a cercarti" gli rispondo. Non dice nulla, mi guarda per qualche secondo. Ha qualcosa di diverso, i suoi occhi non sono più profondi come li ricordavo e il suo respiro... È affannato. "Hai corso?" Gli chiedo ironicamente, mi spinge dentro la stanza senza rispondere, mi butta sul letto con forza e inizia a baciarmi. "Che fai..." Dico ansimante, non mi risponde. Mi lascio andare, non posso resistergli, non ci riesco.

"Piccola... È ora di andare", "mmmh dove?" Mi lamento. "Dobbiamo tornare", "tornare dove?" Nessuna risposta. "Mark?", "Mark rispondimi", inizio a piangere. "Aspettami!" Urlo, lui si sta allontanando da me. "non lasciarmi da sola!"
Urlo a squarciagola.
Mi sveglio di botto. Sono distesa sul letto, tutto intorno a me è scuro. Ma che ore sono? Mi metto seduta e vedo Mark seduto di fronte sulla poltrona. Mi sta guardando fisso. É così bello... "Dobbiamo ancora partire?" Gli domando ansiosa... Magari ha cambiato idea.
"Si" dice secco, "Mark la è la nostra vacanza. Non rovinarla per niente! Ti prometto che non mi avvicinerò più a John..." Mi alzo e mi inginocchio difronte a lui. "Per favore?" Lo prego, "promettilo.", "lo giuro." Mi sorride e so che la sua risposta è sì. Gli salto addosso e lo abbraccio. "Sai stavo pensando a una cosa..." Gli dico perplessa, è da un po' che ci penso... "Cosa?" Accarezza i miei capelli, "Quando queste vacanze finiranno... Tu cosa hai intenzione di fare?" Non so se mi sono spiegata bene... "Non ho afferrato", mi guarda anche lui perplesso, "Cioè..." Ripeto, "Quando l'estate finirà, io dovrò tornare a scuola, e quindi voglio dire..." Gli giro intorno, "come andrà a finire tra di noi?" Agito le mani. "Charlie, per ora siamo qui, a tempo debito ci penseremo" mi bacia la fronte. "non avevi una sorpresa per me?" Mi fa l'occhiolino. Ha ragione! "È vero... Aspettami qui" dico che mi chiudo in bagno. Mi guardo allo specchio per qualche secondo e mi piaccio davvero molto. Non avrei mai comprato o messo niente del genere, ma voglio provocarlo. Tutte le ragazze di Mark sono state top model, miliardarie ecc... Io non sono niente di tutto questo, ma voglio essere sexy per lui, voglio piacergli ancora di più. Non so come e dove troverò il coraggio di uscire da qui, mi vergogno da morire. Non so come muovermi o come comportarmi per sedurlo... Sciolgo i capelli facendo cadere le ciocche ondulate sulla schiena. Ho il viso pallido, e ho fin troppa ciccia sui fianchi. Perché non riesco mai a piacermi? Sto diventando troppo diversa, prima di incontrare Mark ero molto più vivace e spigliata. Sto diventando timida e insicura; ho passato gli ultimi quattro anni da sola, niente feste, niente amici. Solo Claudia riusciva a tirarmi su di morale e a lei devo tutto. Eppure la mia vita non era così male, infondo vivevo di fantasia. I film e i libri riuscivano a compensare la mia vita pienamente e mi facevano soprattutto sognare e sperare in qualcosa che nemmeno io sapevo cosa fosse. Bussa alla porta, "Tutto bene?" Mi chiede, "si" rispondo timidamente, "posso entrare?" Non so se è meglio se entri lui così da evitarmi una sfilata un po' imbarazzante, anche se mi voglio mettere alla prova, voglio riuscirci. "No!" Dico ma lui ha già aperto la porta. Spalanca gli occhi e rimane a bocca aperta per qualche secondo... Oddio ecco lo sapevo, sono una stupida. Sento le guance accaldarsi, "wow" ansima e si avvicina. "Sei stupenda." Mi accarezza la guancia destra, si avvicina all'orecchio "amo quando arrossisci così per me" sussurra e mi prende in braccio. Inizia baciarmi, mentre mi morde troppo forte il labbro. Stringo le mani dietro il suo collo, mentre cammina verso il letto. Mi poggia dolcemente sul materasso facendomi distendere sotto di lui. Si toglie la maglia e porta le mie mani sul suo petto. Come può una persona essere così dannatamente bello? È un dio. Lascia dei piccoli bai sulle spalle, scende giù e morde la parte alta del seno facendomi sobbalzare, stringo forte le lenzuola e immergo la testa nel morbido materasso mentre lui mi fa sua. "Sei fottutamente mia", "si" ansimo... Entra ed esce lentamente da me, questa volta è più forte e il dolore mescolato al piacere è mille volte più intenso. Non ho mai provato una sensazione più bella di questa, e non ho mai amato una persona così come amo lui. I suoi occhi verdi, il suo viso, la sua pelle e il suo odore. È tutto per me, è aria per i miei polmoni.
La notte scorre veloce e mi ritrovo sotto le coperte, abbracciata con il mio amore. Sta dormendo, russa leggermente e sembra un angelo. Accarezzo delicatamente le sue labbra così morbide. Gli stampo un piccolo bacio e apre gli occhio. "Ti amo" gli mimo. "Niente è per sempre, ma quando i miei occhi incontrano i tuoi, così sinceri sento che potrei restare con te per l'eternità" mi dice mentre mi addormento al suo fianco.

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