Capitolo 29

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"Buongiorno amore mio." Le dolci parole di Mark mi fanno svegliare. "Come mai così sdolcinato?" Sorrido e affondo la testa sotto il suo mento baciandogli il collo, "perché ti amo. E voglio restare con te per il resto della mia vita." Cosa? "Okay, mi stai spaventando" scoppio a ridere. Wow, sentirgli dire certe cose è la sensazione più bella del mondo. Lui non mi fa mai complimenti, non mi dice mai che sono carina... Anzi il contrario. Ma sentirgli dire che mi ama, e che vuole passare il resto della sua vita con me, quello sì che resta dentro. Lo guardo dritto negli occhi per capire se sta solo recitando, ma sono così profondi e lui è così diverso. Che quello che è successo qualche ora fa l'abbia cambiato? Non lo so, è un'ipotesi ma con Mark Shultzs non si sa mai. "A cosa stai pensando?" Mi sussurra tenero, "ehm a niente!" Arrossisco. "Dimmelo." Adesso ha cambiato tono, eccolo è tornato. "Sei così prepotente!" Scoppiamo entrambi a ridere. "Ah, ecco ieri John mi ha chiesto se ti andava di recitare per il musical di venerdì..." "Tu vuoi partecipare?" Mi interrompe, "si mi piacerebbe" ammetto,"allora parteciperemo. Insieme." "Sei serio?" Okay non capisco perché oggi è così tranquillo e sereno. "Si. Non farmi cambiare idea" "nono!" Urlo. Non me lo immagino proprio Mark a cantare e ballare sul palco davanti a tante persone, chissà forse sta davvero cambiando per me. Per noi. "Facciamo la doccia insieme?" Mi domanda guardando dritto negli occhi.
Mi fa sedere sul letto e si inginocchia togliendo prima i calzini, accarezza i polpacci e mi sfila i pantaloncini, subito dopo le sue mani mi avvolgono sulla schiena togliendomi la maglia. Gli slaccio i pantaloni e subito dopo gli tolgo la maglietta. Inizia a darmi dei tenersi baci sulla guancia e subito dopo sulle labbra. Le sue dita fredde cercano di slacciarmi il reggiseno mentre io sfioro l'orlo dei boxer. Butta via il reggiseno e ora passa alle mutandine. Il mio corpo è familiare al suo tocco, con Lukas non era così. Mi sentivo molto timida e in imbarazzo ma con lui, è come se lo conoscessi da una vita. Mi sfila le mutande e subito dopo si toglie i boxer. Io e lui, nudi e perfettamente a nostro agio, ci fissiamo per qualche secondo ma io abbasso subito lo sguardo, guardandomi le mani, lui rimani impassibile ma subito dopo mi alza il viso e porta le mani sui fianchi per prendermi in braccio. Mi porta fino alla vasca, entriamo contemporaneamente. Le mie cosce si scontrano con le sue mentre sento la sua erezione crescere sul mio ventre. "Amo il tuo odore..." Mi sussurra, facendo avvampare. Porta le mani sul mio sedere stringendolo, lascia la mano destra sul sedere mentre porta l'altra mano più giù. Entra dentro di me continuando a baciarmi. Sento che potrei venire da un momento all'altro. Le sue dita esperte escono e entrano veloci facendo ansimare. Mi stacco per un momento da lui, mi inginocchio facendo toccare i miei piedi contro i suoi. Accarezzo l'estremità della sua erezione facendolo sussultare, subito dopo lo porto verso le labbra. Le sue mani accarezzano i miei seni, "cazzo così ti vengo in bocca.." Ansima, continuo massaggiandolo con le mie mani.
Mi prende di nuovo in braccio, questa volta lo sento tutto, tutto se stesso dentro di me. Quasi urlo, mentre lui avvicina una mano sulle mie labbra. Spinge in su, mentre io cerca di saltellare sempre più velocemente. Cazzo quanto è bello.
"Dovremo pranzare, anche se sono le quattro" scoppia a ridere. "Me ne ero completamente scordata!" Lui mi fa scordare tutti e tutto. "Su andiamo" mi prende per mano e mi porta in sala da pranzo. "Non scappo sai" dico ironicamente, "ho bisogno di sentirti sempre vicina a me" "io non so chi tu sia, ma rivoglio Mark" lo guardò negli occhi, "sicura?" Inarca un sopracciglio, "no forse è meglio il sostituto" scoppio a ridere. "Stasera dovrei sfilare... Però non lo so" "tu che sfili?" Sento un velo di ironia, "perché scusa?" "Perché non ti ci vedo", "dici che non ne sarei capace?" Lo guard0 torvo, "no per niente" si accarezza i baffetti. "Hai mai pensato di toglierti i baffi?", "non ti piacciono?" Sorride. Sa che io li amo. "Mh" rispondo senza aggiungere altro. Mette in bocca un un pezzetto di pesce, mentre io condisco per bene l'insalata. Manca l'aceto. Mi alzo,"vado a prendere l'aceto torno subito" annuisce. Mi affretto verso il tavolo in fondo, "ehi!" Sento una voce alle mie spalle, "John!" Sono un po in imbarazzo per quello che è successo prima, "mi dispiace molto, ehm per prima" mi scuso con lui, "non fa niente, allora sfilerai stasera?" Mette le mani unite e mi prega. "Sì certo!" Dico ridendo, "bene allora passa tra un'ora dalla mia stanza che ti do i vestiti" annuisco.

Mi faccio un doccia veloce, asciugo i capelli e li lascio mossi, metto il mio vestitino color salmone. "Io vado allora" vedo Mark disteso sul letto con il telecomando in mano. "Mi fai impressione" ammetto. "A che ora inizia?" "Alle otto" "sarò in prima fila" "grazie" gli do un bacio sulla guancia ma lui mi butta sul letto e si mette sopra di me, mi da tanti dolci baci sulle labbra mentre la sua mano accarezza il mio seno destro, con l'altra mi accarezza una ciocca di capelli. Mamma mia, quanto lo posso desiderare? "Ti prego fermati" ansimo, "tu sei mia." Mi sussurra, la sua mano si sposta verso l'orlo delle mutandine. Mi accarezza dolce mentre mi sussurra "non andare, resta qui con me", "ormai l'ho promesso." Non mi farà cambiare idea. Poggio le mani sulle sue possenti spalle e lo spingo via. "Okey piccola, se ci tieni" si arrende. "A dopo" mi sistemo il vestito ed esco dalla camera. Forse avrei dovuto rimanere mi sarei divertita molto di più, invece di sorbirmi le critiche delle altre barbie che sfileranno con me.

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