Capitolo 35

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"Chi è?!" Mi lamento. Continuano a bussare. Ho troppo sonno, non riesco ad alzarmi. "Arrivo" ringhio alzandomi di scatto. Mi stiracchio un momento e apro la porta. "Mamma!" Urlo e le vado incontro. Detesto dirlo, ma mi è mancata. "Piccola mia" dice abbracciandomi forte. "Babbo" dico avventandomi su mio padre, "e a me non mi saluti?" La voce di Claudia mi fa automaticamente sorridere. In una frazione di secondo gli salto addosso. "Non osare più farmi prendere uno spavento del genere" la minaccio, "promesso" alza le mani. La abbraccio il più forte che posso. "Devi raccontarmi ogni minimo dettaglio lo sai vero?" Mi dice all'orecchio. "Devi aiutarmi", "sicuro".

Scendiamo in spiaggia insieme, non sento Mark da ieri sera così decido di mandargli un messaggio per avvisarlo di questo nuovo arrivo. "Mark è la cosa più bella che mi sia mai capitata te lo giuro!", "ti si illuminano gli occhi quando nomini il suo nome... Ti piace davvero molto eh?", "troppo." Ammetto. "In cosa dovrei aiutarti.", "ecco... A settembre io e Mark vorremo trasferirci in Svizzera qualche anno...", "sei impazzita?!" Mi urla. "No per niente" le dico, "Non puoi andartene con lui! E poi i tuoi te lo permetteranno?" "È proprio su questo che devi aiutarmi, devo convincerli. In fondo sono quasi maggiorenne e potrei iniziare l'università proprio lì.", "No ascolta... Non mi sembra per niente una buona idea. Cioè riflettici bene su...", "Ci ho ragionato un bel po' e voglio farlo. So che è un passo della mia vita molto importante ma voglio stare con lui." Ammetto. Ormai sono più decisa che mai. "Charlie sai che io ti ho sempre aiutato in tutto. Ma questo è diverso secondo me non ti rendi conto di cosa vuol dire!" Mi rimprovera. "Ma io sono grande abbastanza da decidere cosa fare!", "non contare sul mio aiuto questa volta." Dice secca. Mi alzo dalla sdraio e decido di raggiungere mia madre. Devo iniziarle a parlarle di questa mia decisione. Non permetto a nessuno di dirmi cosa fare, ho una mia testa e ho deciso e niente mi farà cambiare idea. "Charlie!" Mi chiamano. Eccola! "Mamma devo parlarti" le dico e ci appartiamo verso gli scogli. Le spiego bene la mia situazione... "Mamma io voglio andare con lui in Svizzera. Lui farà il dirigente di un'importante redazione mentre io mi iscriverò all'università e continuerò i miei studi." Mi guarda e non risponde. "È uno scherzo vero?" Mi prende in giro. Perché nessuno mi capisce?! "No mamma." Dico seria. "Ma cosa stai dicendo? Non se ne parla!","ma mamma è la mia vita decido io!", "non ti permetterò di mandare a monte il tuo futuro per seguire uno stupido ragazzo.", "lui non è uno stupido!" Le sto gridando. Mi dà uno schiaffo. Lei non mi ha mai alzato le mani prima d'ora. Mi accarezzo piano la guancia, "Facciamo l'ipotesi che vi lasciate... Tu che fine fai?" Il suo sguardo è così colmo di rabbia, "Noi non ci lasceremo, e poi io continuerò comunque a studiare e a cercarmi un lavoro per vivere.", "Ehi!" Ci saluta Emma avvicinandosi, "ne parliamo dopo", "no mamma io ho già deciso" piagnucolo. "Ne parliamo dopo ho detto" mi stringe forte il polso, mentre Emma ormai è dietro di me. "Hanno portato il dolce ne volete un po'?", "Si certo" risponde dolce mia madre. Guardo dall'altro lato cercando di reprimere le lacrime.
"Tutto Okey?" Chiede Emma, "sisi andiamo" dice mia madre allontanandosi con lei. E ora cosa faccio? Non ho voglia di litigare con la mia famiglia, eppure io voglio andare con Mark. Deve accettarlo, ormai sono abbastanza grande per vivere da sola. Chiamo velocemente Mark ho bisogno di parlare con lui...
"Io davvero non capisco perché sono tutti contro di me" mi confido con lui. Siamo seduti dietro un cespuglio. Il nostro vecchio nascondiglio. "Non voglio che tu e tua madre non andiate d'accordo..." Accarezza il mio polso, "forse sono davvero una stupida", "non lo dire neanche per scherzo. Io e te vivremo insieme, in una casa tutta nostra lontano da tutti e tutto." I suoi occhi sembrano così sinceri... E sarebbe davvero un sogno che si avvera vivere da sola con lui nella nostra casa. Forse anche Mark vorrebbe avere una famiglia... Anche se l'idea di convivere non mi piace. "Stasera provo a riparlarle..." Dico con un filo di voce. Avvolge le sue possenti braccia intorno a me facendomi sembrava piccola e indifesa. Il suo profumo... Mi basta per infatuarmi completamente di lui. Socchiudo gli occhi cercando di calmarmi. In questi giorni l'ansia ha avuto la meglio su di me. "Charlie ti ho cercata dappertutto!", "Claudia!" Dico voltandomi di scatto, "mi dispiace per prima... Vogli dirti che qualsiasi cosa tu decida di fare io ti appoggerò." I suoi occhi sono mezzi lucidi. Prendo Mark per mano, "Claudia lui è...", "Jonathan" mi interrompe, eh? "No lui è..." Cerco di dire ma vengo interrotta da Mark. "Non ci credo..." Mark si copre la faccia con le mani, è in imbarazzo? Mi giro per guardare Claudia ed è rossa come un peperone. Che sta succedendo qui? "Vi conoscete?!" Dico perplessa.. Adesso che ci rifletto Claudia mi aveva raccontato qualche anno fa di aver conosciuto un ragazzo bellissimo di nome Jonathan di cui se ne era innamorata. Mark cosa hai fatto... "Si" dice Claudia singhiozzando, lui resta immobile e in silenzio. No, no, no. Tolgo subito la mia mano dalla sua, "che cosa hai fatto?" Chiedo sconvolta... "Charlie io posso spiegarti!" No posso reggere anche questo. "No ti prego io non ce la faccio..." , i miei occhi iniziano ad essere umidi. Il suo sguardo è pieno di tristezza. "No Charlie ascoltami. Non è successo niente tra di noi... Cioè solo un bacio." Spiega Claudia. "Mi dispiace" dice Mark rivolgendosi a Claudia. "Lo so" le risponde. "Adesso voi due mi spiegate quello che è successo."
"Ricordi quando sono andata in vacanza qualche anno fa? È stato quando ho conosciuto Jonathan" dice Claudia con un filo di voce, mentre Mark resta in silenzio mangiandosi le unghie. Ricordo che Claudia ha sofferto tantissimo quando il ragazzo che aveva conosciuto l'ha lasciata. "Io mi ero innamorata di lui, ma il sentimento non era evidentemente ricambiato, mi ha solo baciata e poi mi ha lasciata." Continua Claudia. "Io davvero... Non so che dire" si passa una mano fra i capelli. È stato davvero uno stronzo. "Dovresti chiederle scusa tanto per iniziare" lo guardo male, "si io ti chiedo scusa Claudia non avrei dovuto mentirti sul mio nome e su tutto..." Qualcosa mi dice che è davvero dispiaciuto, eppure... "Scusate... Io è meglio che vada ci vediamo dopo" dice Claudia abbracciandomi. "Non importa" mi sussurra all'orecchio.

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