Capitolo 15

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Mi scosto subito via da Mark. "Che sta succedendo?" Dice secco. "Niente Nico, fatti i cazzi tuoi!" Gli risponde calmo Mark. Non mi sono mai sentita così imbarazzo. Nascondo la mia faccia tra le mani. "Lukas lo sa?", no no ti prego. "Cristo! No! E non lo saprà." Mark si alza puntando il dito contro il suo petto. "Non pensavo saresti caduto così in basso." Sbruffa Nico. "Non sono affari tuoi!" Gli urla Mark dandogli un pugno in pieno viso. "Fermo!" Gli urlo. "Adesso devi andartene per favore." Mi rivolgo a Nico, mentre noto che l'attenzione di tutti è rivolta verso noi. Si accarezza la guancia, non mi guarda. Si mette in piedi e sparisce tra la folla. Mi rimetto seduta. "Sono una persona orribile.." Dico e le lacrime iniziano a scendere. "No Charlie non lo sei" Mark mette un braccio intorno al collo e mi fa sua. "Si lo sono..", so che lo sono. "Shhh" mi sussurra accarezzandomi i capelli. "Vorrei andarmene" gli dico guardandolo dritto negli occhi. Lui annuisce senza esitazioni. Mi prende per mano e usciamo fuori. "Ti prego Charlie la colpa è solo mia, non riesco a a calmare i miei istinti.. Ed è solo mia la colpa.","Mark dobbiamo dirglielo, non posso vivere così..","lo so, si certo... Quando torna lo faremo, ma per adesso ti prego godiamoci questi giorni di libertà." Mette le mani sulle mie guance alzandomi il viso. "Sei bellissima." Mi sussurra. "Con gli occhi lucidi,e guance rosse.. Sei davvero.." Non lo lascio finire, portando la mia bocca sulla sua. Lo stesso vale per me, neanch'io posso soffocare i miei istinti quando sto con lui, bacia così bene. "Ti riporto a casa." Dice offrendomi il casco. "In realtà.. É ancora presto forse potremo tornare dentro e divertirci un po'.." Dico e lui annuisce senza esitare. Entriamo nuovamente dentro, la musica pulsa mentre mi ci avviniamo al bancone, prendiamo due drink alla menta.. Poi altri due ed altri ancora. Scoppio a ridere senza un certo motivo e Mark mi segue. "Cavolo, cosa ti farei.." Mi sussurra ridendo, "cosa?" Domando sorseggiando qualcosa. "Sei bellissima.." Dice e mi si avvicina all'orecchio iniziandolo a baciare. Inizia a ridere.. "Mark ti amo troppo.." ," lo so piccola.. Anch'io" dice portando una mano alla mia coscia e accarezzandola. Mi avvicino al suo orecchio mordendogli il lobo. Alza un po le spalle e mi fa cenno di continuare. Do tanti baci sul suo zigomo per poi scendere sul collo. Afferra la mia mano e la porta sui suoi capelli. "Forse dovremo salire e prenderci una stanza" dice e io annuisco. Scende dalla sedia e mi porge la mano. L'afferro e appena tocco terra gira tutto. "Tutto bene?" Mi chiede, "si... Ehm... Credo" dico ridendo,"susu andiamo" dico facendomi strada tra la folla. Arriviamo in bagno. "No non lo faremo qui." Dice secco. "Non mi importa io voglio te." Dico afferrandolo dal colletto. "No Charlie.. Voglio che con te sia diverso, sia speciale.", cosa? Quant'è dolce? "Lo so Mark... Però" mi interrompe portando la sua fronte sulla mia. "Tu sei mia.", se sue parole mi fanno rabbrividire, la sensazione è stupenda. Io sono sua. È vero e lo voglio essere, per l'eternità. Stiamo immobili per qualche secondo. Non ho la forza di parlare, sono paralizzata e lo stesso lui. Esiste il paradiso. Lo squillo di un telefono ci fa ritornare alla realtà. "È Lukas.." Dice mentre gli faccio cenno di rispondere. "Ehi! Come sta andando?" Dice e qualche secondo dopo il suo volto impallidisce. È diventato bianco, mentre si appoggia al lavandino. "Cosa mi stai dicendo?" Dice con voce tremolante. O mio dio. "No.. Non è vero" quasi sento un singhiozzo. "Domani vengo da te." Dice secco e chiude la chiamata. "Che succede?" Dico preoccupata, "mio nonno, sta morendo." Mi si congela il sangue. "Cosa?", "cazzo!" Dice sbattendo i pugni sul muro. "Ehi fermo! Aspetta!",appoggia la testa sul muro e le braccia coprendosi il viso. Mi avvicino e faccio per toglierle. "Vuoi partire?", "si domani parto. Ho già deciso.", annuisco e gli prendo il viso tra le mani. "So cosa stai provando, vai da lui e goditi i suoi ultimi momenti. E si gentile, educato e un bravo nipote.","Lukas mi ha detto di tua nonna.. M dispiace.","già anche a me" dico distogliendo lo sguardo dal suo. "Vuoi venire con me?", "In Svizzera?"quasi sorriso. "Si" dice con voce dolce. "Io non so se è una buona idea.." Dopo qualche istante il mi telefono squilla. Rispondo. "Lukas?" , "Charlie, devi farmi un enorme favore. Ti prego." Riesco a sentire la tristezza nella sua voce. "Qualsiasi cosa.","mio nonno sta molto male, Mark ha reagito male, e non so cosa potrebbe combinare. Ti prego devi parlargli e dirgli che io e il nonno torniamo li. Lo trasferisco domani mattina.","si certo adesso gli parlo io, sono sicura che andrà tutto bene.", "si anche io lo spero. Mi manchi.", "anche tu.." Mi sento in imbarazzo a dire queste cose e noto lo sguardo maligno di Mark. Alzo gli occhi al cielo. Ti prego non dirmi.. "Ti amo." Cazzo. "Ti amo" dico e chiudo la chiamata. Mark mi sta uccidendo con lo sguardo. "Non voglio più che dici queste parole a Lukas. Hai capito?", "mi dispiace.. Io..", "cazzo." Dice alzando gli occhi al cielo. "Tuo nonno verrà trasferito qui domani mattina" dico e vedo nei suoi occhi un po'di gioia. "Sul serio? È perfetto!" Dice e io annuisco. "Voglio che tu lo conosca.", "ne sarei onorata." Dico. "Andiamo a casa" dice e io annuisco. Il nostro desiderio, è sparito in un attimo. Ma adesso ho voglia solo di dormire e bere molta acqua. Acqua dal mio frigo. Arriviamo in hotel in meno di un mezz'ora. È stato un fulmine.. Saliamo le scale e infilo la chiave. "Posso dormire con te?" Dice e io alzo un sopracciglio. "Solo dormire" alza le mani in sua difesa. Annuisco e apro la porta. Mi chiudo in bagno e infilo un reggiseno nero di pizzo e delle mutandine semplici nere ricamate nei bordi. Merda la mia canottiera è in lavanderia. Esco dal bagno per cercare un'altra maglia da mettere, e vedo la maglia banca di Mark sul pavimento. È già rannicchiato sul letto con i solo i boxer. Metto quella. La prendo e la infilo, ha un odoro paradisiaco. Il suo odore. Mi distendo accanto a lui. Russa leggermente ed è adorabile quando dorme. Mi avvicino di più a lui per sentirne il calore e mi addormento, accanto al mio uomo stupendo.

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