Capitolo 44

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"Su Mark, non ti fare desiderare!" Continua a dire Lars al microfono. Ci avviciniamo alla folla, "Eccoti" dice Lukas afferrando la mano di suo fratello e trascinandolo sul palco. "Prima di tutto , volevo dirvi grazie, ad entrambi. Voi mi avete aiutato nei momenti difficili, siete sempre stati presenti. Non so se oggi sarei ancora qui senza voi due. Perciò grazie", dice Lars emozionato. Sotto le luci del palco Mark sembra davvero un dio. Questa sera è estremamente bello. "Charlie!" Mi afferra la mano Claudia, "ehi, ti stai divertendo?" Le sorrido, "Si... Lars è molto carino..." Diventa rossa. Claudia è così timida e dolce, "vi ho visti ballare, state bene insieme" la abbraccio forte. "Si beh forse mi piace..." Ammette. "Tutti fuori per la sorpresa!" Urla Lars, tutti iniziano a spingere e correre verso la veranda. "Wow" sento dire a un ragazzo davanti a me, non riesco a vedere. Cerco di alzarmi di più, in punta di piedi e intravedo due BMW, una bianca e una nera, con tanto di fiocco. Non mi dire che queste sono i regali. Rimango a bocca aperta, sono stupende.
"Da parte dello zio..." Lars schiaccia un'occhio ad entrambi. "Che meraviglia! Grazie mille!" Dice imbarazzato Lukas, "come sempre tuo padre esagera" dice Mark. Ovviamente lui invece di ringraziare, si lamenta.
"La nera è tua Mark" Lars prende la chiavi dalla tasca, "ehm... Grazie" riesce a dire. "Anche a te" sorride a Lukas. "È davvero troppo Lars, grazie" i due si abbracciano. "Beh! La festa è appena iniziata!" Urla Lars facendo segno di rientrare in salone. Tutti rientrano tranne Mark. Sta lì, fermo a fissare l'auto. "Io entro" mi dice Claudia ed io annuisco. È a braccia conserte. "È bellissima" mi avvicino a lui, "Si lo è" continua a fissarla. "Non ti piace?" Gli accarezzo la guancia, "Certo che mi piace" sbruffa, "Perché sembri... Arrabbiato?" Inalzo entrambe le sopracciglia, "Mio zio mi ha sempre fatto dei regali costosi, troppo costosi. Non voglio che spenda tutti questi soldi per me". "È il tuo compleanno, non pensarci tanto, te la sei meritato" lo abbraccio. "Ah sì? E come mai?", inizia a baciarmi, "perché sei cambiato. In meglio."Ammetto.", "sai dovremo inaugurare la macchina, non pensi?" Mi fa l'occhiolino. "Mh mh" sussurro. Morde il mio collo mentre mi prende in braccio. "Ma l'abbiamo appena fatto!" Ridacchiò, "Allora?" Ansima mentre apre lo sportello della macchina. Mi fa sedere su di lui, mentre gli sbottono velocemente la camicia e la cintura. Lui continua a baciarmi appassionatamente, mentre mi toglie di dosso il vestito. Riesco a sentire la sua erezione crescere sul mio ventre. Continuo a baciarlo, non riesco a staccarmi dalle sua labbra così morbide.

"Sei sicura di voler trasferiti con me?" Mi domanda con tono dolcissimo, "Perché lo chiedi? Pensavo ne avessimo discusso abbastanza" Cerco di rimettermi il vestito. "Perché a volte penso proprio di non meritarti..." Si morde il labbro, "Senti. Te lo dico ora e mai più. Io ti amo. Io voglio stare con te per sempre. Niente mi farà cambiare idea" gli sorrido. Il suo sguardo si incupisce, "Che succede?" Gli domando. Ho la sensazione che mi stia nascondendo qualcosa. "Prima promettimi che non te ne andrai sul serio" afferra le mie mani. Inizio seriamente a preoccuparmi, "te lo prometto. Fidati di me", "Io mi fido ciecamente di te. Ed è per questo che mi dispiace così tanto... Io non volevo... È solo che..." i suoi occhi iniziano a diventano lucidi, "Che hai fatto?" Mi incupisco anche io. L'ansia inizia a salire, e lui sta semplicemente in silenzio. "Dai su! Cosa puoi aver fatto di così tanto grave!" Lo prendo in giro. Mi guarda dritto negli occhi.
"Ehi!" Clara picchietta le dita sul finestrino. Noto come Mark sobbalza alla sua vista. "C'è la torta, Lars mi ha mandato a chiamarvi" sorride. "Lars ha mandato te?" Ringhia Mark, lei lo fulmina con lo sguardo. "Arriviamo subito Clara" le sorrido, "Hai del rossetto sul colletto Mark" dice e se ne va. "Su andiamo" sbruffa, "Si" rido, so quando Mark odi Clara, e so anche come lui non riesca mai a contenersi. Mi prende per mano e ci avviciniamo al salone. "Charlie devo parlarti subito" Claudia afferra il mio braccio, "Ehm, certo" mi stacco da Mark, "Accompagnami in bagno", annuisco.

"Lars mi ha portato fuori in giardino... E mi ha baciata" arrossisce la mia amica. "Cosa?!" Rimango a bocca aperta, "Si!" Saltella dalla gioia, "E poi invece?" La guardo per vedere se mente. "Niente mi ha solo baciato... È un ragazzo per bene lui" mi fa l'occhiolino, "solo baciato?" Le alzo un sopracciglio, "te lo giuro!" Alza le mani, ma io continuo a guardarla. Non le credo. "Va bene, mi ha baciato è toccato un po' il culo", si arrende. La abbraccio forte, "Sono così felice per te, veramente", "Si così mi soffochi però" ridacchia. "Ti voglio bene" affondo la testa sulla sua spalla. "Anche io tanto", si stacca da me e prende la pochette. Si posiziona davanti lo specchio, prendendo il mascara e un rossetto. "Tu con il rossetto?" Le sorrido, "Ci credi che non l'ho mai messo in vita mia?" Apre la scatolina, "Io nemmeno, provalo" dico ansiosa. Lo poggia sulla labbra mentre io la guardo fissa. Sta cambiando, non è più là ragazzo timida che conoscevo, ma del resto anche io sono cambiata radicalmente da pochi mesi. "Sei bellissima" le sorrido. Il rossetto le sta proprio bene, "Vuoi metterlo anche tu?", "Sai che odio quel coso sulla mia bocca" ridiamo insieme. È vero, odio il rossetto e non l'ho mai messo. "Ti starebbe bene..." Chiude la pochette e si sistema il vestito. "Non penso proprio" ammetto, "provalo anche tu!" Mi dice, "No grazie" arriccio il naso, "Come vuoi, andiamo su". Forse potrei provarlo, "Aspetta... Forse se ne metto poco..." Le sorrido, "Su sbrigati" ride. Poggio il rossetto sulle labbra e cerco di non sbavarlo. Mi guardò per qualche secondo, e in effetti non mi sta tanto male. "Usciamo da qui" prendo la mano di Claudia e ci catapultiamo fuori.

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