Vengo svegliata da un botto improvviso. "Che cazzo?" Mi alzo di scatto, mentre sbadiglio. "Merda" sento Mark lamentarsi, "porca troia." "Che succede?" Domando stiracchiandomi. "Mi si è spaccato il telefono." Scoppio a ridere,"come hai fatto?" "Volevo vedere l'ora e mi è scivolato.." Butto nuovamente la faccia nel cuscino, "e quindi che ore sono?" "Le sei del mattino. "Mmmmhhhh" mi lamento. "Okay lo porto a riparare." "Aspetta aspetta!" Mi rimetto seduta. "Alle sei del mattino dove vorresti andare?!" "Il centro dista da qui un'ora minimo,i negozi aprono alle sette e mezza, alle nove sono di nuovo qui." Annuisco. Come al solito ha sempre ragione, ed è sempre così... Ingegnoso, direi. "A dopo" mi stampa un bacio e mi addormento di nuovo.
Gli occhi si aprono da soli, senza un motivo in particolare. Sono le otto e mezza, dovrei aspettare Mark ma ho troppa fame. Infilo dei pantaloncini una maglia e delle infradito rosse, scivolo fuori dalla stanza e mi dirigo verso la sala pranzo. Il profumo di cibo mi assale, riesco a sentire l'odore delle torte al cioccolato e i cornetti. Qui è tutto così buono che non smetterei di mangiare, decido di prendere una fetta di torta alle mele e un cappuccino, guardo i numeri assegnati ai tavoli cercando il 12, mi siedo e inizio a mangiare. Lascio cadere una bustina di zucchero sul cappuccino.. "Buongiorno!" Si annuncia John. "Ehi" rispondo dolce.."dov'è Mark?" Inarca un sopracciglio e noto che ha in mano un vassoio pieno di cibo. "è andanto a fare delle commissioni torna tra un po'","beh.. Posso sedermi li?" Indica la sedia accanto la mia. "Certo".
John è davvero un ragazzo apposto, mi racconta della sua famiglia che era contro il lavoro di barista in questo hotel, e che ha una ragazza che sta studiando all'università. Prende il telefono dalla tasca, "si chiama Juliette." Intravedo una ragazza dai capelli lunghi neri e ricci. "È molto carina" ammetto. "Mi manca.." Il suo sguardo si rattrista, "da quanto state insieme?" Gli domando, "tre anni e quattro mesi per l'esattezza.." Arrossisce. "Tu e Mark invece?" Spalanco gli occhi. Io e Mark, da quanto stiamo insieme? Sarebbe circa un mese anche se non del tutto. "Lo conosco da un mese super giù.." Abbasso lo sguardo. "Wow, è già tanto" scoppiamo entrambi a ridere.
Rido per non piangere.
"Raccontami di lui." Dico secca. Non so nemmeno se ho voglia di saperlo. "C'è talmente tanto da sapere che un giorno solo non basta." Ride. Perché sta ridendo? "Io sono qui, e ho molto tempo". "Beh ecco lo conosco da una decina di anni circa... Venivano sempre qui con il signor white." Fa una pausa.."white?" "Si vestiva sempre di bianco.." Gesticola mentre annuisco. "Lukas era molto meno socievole di Mark, ma col tempo imparai a conoscerlo. Capii subito che erano troppo legati, come fratelli. Beh poi lo sai Mark era un tipo... Diciamo" "persuasivo" lo interrompo. "Si lo è, un giorno poi mi raccontò di suo padre... E capii perché Mark era tanto tormentato.."
Posso solo immaginare la rabbia che Mark si porta dietro, e il senso di vendetta. Come fa un uomo, un padre, ad abbandonare i propri bambini in un momento così brutto della loro infanzia? Lui non è umano, chiunque può uccidere un'altra persona, ma non aiutare la propria famiglia caduta nella disperazione, quello non è da chiunque. "Lo è tutt'ora." "Invece ti sbagli, non lo vedevo da un anno, e adesso sembra così calmo e rilassato... Non sembra nemmeno lui, questo grazie a te." "Io non ho fatto niente" "Tu lo vuoi bene. Tu lo fai sentire vivo" "io lo amo" lo correggo. "E lui ama te, lo vedo da come ti guarda e da come si comporta." "Lui mi rovinerà" ammetto. Passiamo la prossima mezz'ora a parlare di quanto Mark sia cambiato e del fatto che venerdì gli animatori rifaranno il musical per i nuovi arrivati, "vorrei proprio vederlo Mark che recita." Scoppia a ridere. "Lo convincerò." Ammetto, o almeno ci proverò. "Bene.. Fatemi allora sapere così vi assegno le parti", "John scusami abbiamo bisogno di te per sistemare le casse" ci interrompe una ragazza. "Si certo" le risponde John, "ci vediamo allora" mi rivolge un sorriso dolce e io ricambio. Noto come la ragazza dai lunghi capelli biondi mi fulmina con lo sguardo. Cosa ho fatto? Si avvicina. "Sei la ragazza di Mark non è vero?", mi dice acida. "Si esatto." Dico ancora più acida. "Beh benvenuta io sono Stella" mi dice e sparisce tra i tavoli. Scommetto qualsiasi cosa che questa ragazza è stata mollata, come le altre, da Mark e che mi odi. Come tutte le altre, dico tra me e me alzando gli occhi. Ora che faccio? Mi annoio senza Mark, è lui che rende la mia vita più vivace direi... Torno in stanza. Cammino lentamente nel corridoio guardandomi i piedi, "ciao! Scusami devi essere nuova! Io sono Mara è un piacere ti va di aiutarci per stasera?" Un vortice mi travolge, mi giro e guardo un po' confusa questa ragazza buffa che mi sta davanti. Porta degli occhiali neri, i capelli raccolti e indossa una maglia con il logo della compagnia dell'animazione. Non smette di sorridere, è possibile non chiudere la bocca per tutto questo tempo? Per lo meno sembra simpatica. "Cosa dovrei fare?" Dico sorridendo, "ci manca una ragazza per completare la sfilata di stasera, appena ti ho visto mi sei sembrata perfetta!" Dice entusiasta, io che sfilo? Scoppio a ridere, "io non amo molto sfilare" dico sincera e mi volto per continuare la mia lunga passeggiata in corridoio in attesa di notizie da Mark... Mi prende a braccetto "su dai non fare la timida andiamo!" Mi trascina, letteralmente fino al palco in terrazzo. Un quartetto di ragazze, tutte alte bionde e abbronzate, mi fissano mentre dall'altra parte noto tre ragazzi tra cui John e la ragazza di stamattina. Stella giusto? "Dovrai sfilare con loro" mi dice Mara indicando il quartetto delle barbie. "Non credo di essere proprio quello di cui cercarvi" non so cosa dire, "sei perfetta" mi continua a dire. "Okay" sbruffo. Stella e Mara ci mandano in camerino per farci provare qualche vestito e subito dopo ci danno i ruoli per alternarci durante la sfilata. Merda sono l'ultima. Odio essere l'ultima. "Okay bene iniziamo" dice il ragazzo dai capelli ricci ramati, "bene dovete arrivare fino alla prima x fare un giro su voi stesse e tornare alla y, dopo dovete restare ferme al centro dove aspetterete che il resto delle altre finisca di sfilare..." Spiega sempre lui.
Merda non ho mai sfilato, o fatto roba del genere, mi sento a disagio. Okay tocca a me, posso farcela.. Quindi devo arrivare alla x... Inizio a camminare e mi sento troppo osservata. La sensazione più brutta al mondo. John mi sta osservando, non distoglie lo sguardo ed è così strano... Mi sento a disagio. Perché continua a fissarmi? Distolgo lo sguardo e lo incrocio con quello Stella. Anche lei mi fissa, in modo troppo,troppo maligno sta addirittura inarcando le sopracciglia. Mi posiziono al centro tra le quattro barbie e mi sento come un agnello in mezzo a un branco di lupi. Mi guardo le nocchie mentre aspetto un stop così da poter scendere finalmente da questo palco. "Okay abbiamo finito, ci vediamo alle sei qui. Puntuali." Annuncia il ragazzo dai capelli ricci. "Finalmente" sospiro. John si avvicina. "Sarai bellissima stasera." Dice secco, "lo spero" rido. "Dico sul serio... Cioè lo sei..." Arrossisce. O merda. "Grazie... Ehm scusami ma Mark sarà già tornato, ci vediamo dopo" faccio un cenno con la mano e mi allontano. Mi sbaglierò, ma forse John prova qualcosa per me. Mi dirigo verso gli ascensori, e noto Mark seduto al bar che ridacchia con Stella. Cosa?
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ETERNA
Romance"Niente è per sempre, ma quando i miei occhi incontrano i tuoi, così sinceri sento che potrei restare con te per l'eternità" Charlie West, ragazza semplice e sicura di sè, passa le vacanze estive in un villaggio ad est della Sicilia con la sua famig...