ETERNA

Capitolo 34

Mark mi porge il casco. "Sei pronta?", "lo sono" dico e salgo sulla moto dietro di lui. La nostra settimana di relax è finita. Relax relativo. Stiamo per tornare dove tutto è iniziato, e se devo essere sincera non vedo l'ora di rivedere tutti. Sono ancora di più al settimo cielo, qualche minuto fa Claudia mi ha annunciato che domani mattina ritorneranno anche loro in hotel. Non vedo l'ora di presentarle Mark.
Arriviamo con dieci minuti di anticipo e salgo in fretta nella mia vecchia camera. Sistemo bene i vestiti e guardo il calendario. Mancano solo due fottute settimane a settembre. L'ansia, la rabbia e la tristezza si iniziano a far sentire, l'estate sta ormai per finire e con Mark non abbiamo ancora chiarito e discusso sul da farsi dopo che questa meravigliosa vacanza sia finita. Non so se sono psicologicamente pronta a lasciate la mia vita per trasferirmi con lui. La mi famiglia, la mia casa, la mia scuola e i miei amici. Qui ho tutto, però se decido di rimanere avrò tutto ma non quello che voglio di più. Magari potrei provare a convincerlo a rimanere un'altro anno qui e cercare un lavoro momentaneo prima di prendere le redini della redazione del sign. Shultz. Fantastico su Mark in giaccia e cravatta che dirige scrupolosamente un'azienda tutta sua. L'unica cosa che mi lascia un po' perplessa sono le sue parole, lui ha le idee molto chiare sul suo futuro. Anche io, da quando ero piccola ho sempre fantasticato su un semplice matrimonio in chiesa, dei bambini e un lavoro. Una vita monotona ma a mio parere quella che tutti desiderano. Io voglio costruirmi una vera famiglia, voglio diventare adulta e responsabile. Ma mi chiedo se anche Mark abbia i miei stessi piani. Bussano alla porta, "com'è andata?!" Lukas mi coglie alla sprovvista e si catapulta dentro. "Mh, direi bene" ammetto e ci sediamo entrambi sul bordo del letto. "Ne sono felice" mi sorride, "tu invece... Con Clara?" Gli do una leggera gomitata, "si... Beh è una ragazza apposto" si accarezza il collo. È in imbarazzo. "Sei felice?" Gli chiedo, "si sono felice" risponde. Questa conversazione dovrebbe essere imbarazzante, ma per me non lo è. Ho messo in chiaro le cose con lui, amo Mark a lui gli voglio davvero troppo bene. "Mark si è comportato bene?" Mi schiaccia un'occhio. "Si... Come al solito" scoppiamo entrambi a ridere. Ci distendiamo sul letto senza accorgercene, "ti posso fare una domanda un po'...", "spara!" Interrompe il mio silenzio. "Anche tu vuoi tornare in Svizzera con Mark?", il suo sguardo cambia. "Il nonno ha lasciato la redazione a Mark ed è suo dovere occuparsene. Per quanto mi riguarda vorrei andare con lui, però non voglio lasciare la Sicilia. Tu invece?", "io non ne ho la più pallida idea.", "dovresti andare tu con Mark..." Dice a stento. "Io non voglio lasciare tutta la mia vita per trasferirmi chissà dove." Ammetto. "Ascolta... Mark ha un progetto tutto suo e non cambierà mai idea", "Dici sul serio?" Le mie speranze sembrano essere svanite, "so che Mark ha una testa dura ma pensavo che magari parlandogli si sarebbe convinto..", "Lui è fatto così, ha deciso il suo futuro da adulto già da anni e non lo cambierebbe per niente al mondo. Fidati... Lo conosco troppo bene.", "non ne dubito..." Metto il cuscino sul mio viso per nascondermi. Cerca di strapparmelo via, ma io cerco di oppormi. "Lukas!" La voce di Mark si schiarisce. "Ehi!" Si alza velocemente e lo abbraccia. Una scena davvero bellissima. Loro si vogliono così bene... E nonostante tutto sono così uniti. "Cha mangiamo stasera?" Sorride Mark, "una bella pizza" lo prego, "Okey ordiniamo una pizza" dice ed esce in balcone. "Ti prego... Prova a parlarci... Magari con te si convince?" Unisco le mani per pregarlo. "Ci proverò" sbruffa. "Graziee" saltello come una bambina. "Parlavate di me?" Inarca le sopracciglia Mark, "noi parliamo sempre di te" diciamo a coro io e Lukas. La serata passa calma tra le risate dei miei gemelli e la pizza. Cosa vorrei di più dalla vita? Chiamo Claudia per sapere a che ora arriveranno. Esco fuori in balcone e la chiamo, "prontoo" risponde euforica, "a che ora pensate di arrivare?" Vado subito al sodo, "subito dopo aver fatto colazione... Penso", "non vedo l'ora di vederti, mi manchi un casino amica mia." Ammetto e per poco non mi esce una lacrima virile. Attacco la telefonata e sento i due chiacchierare. Non voglio interromperli, magari Lukas potrebbe prendere l'argomento 'che cosa fare tra due settimane', così decido di origliare. "Lei ci tiene... Non puoi evitare questo argomento per sempre." Dice Lukas, "io non lo sto evitando ho messo in chiaro con lei che voglio tornare in Svizzera per dirigere la redazione, non voglio riamane re mi a vita solo qualche anno. E voglio che lei venga con me.", "sai che lei ha dei suoi progetti e non è giusto da parte tua chiederle di scombussolarsi la vita", "Io voglio lei. E lei vuole me. Vivremo per qualche tempo in Svizzera, lei continuerà tranquillamente i suoi studi, mentre io mi occuperò del mio lavoro. Dipende come andranno le cose potrei anche trasferire la dirigenza qui in Italia e cercare di fare affari esteri...", "Devi parlarne con lei." Gli dice, "si gli parlerò" sbruffa Mark, "ora, io vado da Clara, ci sentiamo dopo" dice Lukas ed esce dalla porta. Il suo progetto/piano non è così male in fondo, posso rinunciare alla mia vita normale per qualche anno in fondo potrei fare nuove esperienze in una terra diversa. Non ho mai viaggiato oltre il mio paese e venire a contatto con un nuovo popolo, una nuova cultura mi alletta molto. "Charlie..." Sussurra Mark raggiungendomi in balcone. "Ho sentito ciò che vi siete detti, e in fondo potrei prendere in considerazione la tua proposta." Resta immobile per qualche secondo prima di esplodere, "dici sul serio?!" Urla e mi prende in braccio. "Ti amo, ti amo, ti amo" mi dice stringendomi forte a se. Prendo il telefono dalla tasca, "non abbiamo nemmeno una foto insieme" dico, mi prende il cellulare dalle mani e ci scattiamo il selfie più strambo che abbia mai fatto.