Sistemo le ultime cose in valigia, mentre mi accorgo di essere emozionantissima. Vorrei avere qualche completo sexy, e diverso dal solito. Idea! Oggi farò un giro in centro così vedo se trovo qualcosa. La mia valigia non è mai stata così ordinata, è già la terza volta che controllo che ci sia tutto e che tutto sia in ordine e perfettamente piegato. Forse la noia sta avendo la meglio su di me. Sono passati già dieci minuti da quando Mark è sceso con Lukas in sala pranzo per prendere qualcosa da mangiare. Sono davvero al settimo cielo, la mia vita è quasi perfetta! Mark è gentile con me e mi ama, finalmente ho risolto con Lukas e siamo tornati tutti amici, manca solo Claudia. La mamma mi ha detto che ancora non sanno quando tornare, e non era proprio d'accordo sul fatto che partissi da sola con Mark, ma sono riuscita a convincerla. Decido di scendere anche io in sala pranzo, non c'è la faccio più ad aspettare. Chiudo la porta alle mie spalle e mi ritrovo un viso familiare, ma non del tutto. "Chuck!" Mi butto su di lui per abbracciarlo, ha un'occhio ancora nero e il labbro gonfio. "Ehi" mi sorride ricambiando l'abbraccio, "Non ti ho ancora chiesto scusa per l'altra sera..", "non dovresti essere tu a scusarti, Charlie" poggia un dito sulla mia bocca per interrompermi, "Lo so... ma Mark è talmente orgoglioso che non lo farebbe mai, così ti porgo le mie scuse al suo posto.", "Va bene, ma non fa niente" sorride, "dico sul serio, è stata colpa mia", "davvero non fa niente" agita le mani. Chuck è stato molto gentile con me, il minimo che potessi fare era scusarmi per quello che Mark gli aveva fatto. "Non ti è bastata la lezione dell'altro giorno?" Ringhia Mark, notandomi fra le braccia di Chuck. Merda. "No stronzo per niente" gli lancia un'occhiataccia. "Ah sì?" Sorride Mark avvicinandosi e prendendolo per la maglia, "adesso basta" interviene Lukas, spingendoli da parti opposte. "Sarebbe meglio che gli chiedessi scusa Mark." Dico secca, lui ha sbagliato. Inarca un sopracciglio e mi guarda sconvolto. "Non sono io che ho provato a portarmi a letto la sua ragazza", "Lui non stava facendo niente del genere" mi arrabbio, scorgo un sorriso di vittoria nel viso di Chuck. "Charlie, per favore non pensavo fossi così ingenua", "Lei non lo è affatto" ringhia Chuck. "Ti prego smettila e chiedigli scusa", poggio la mia mano sulla spalla di Mark indietreggiando, "Chi cazzo ti ha interpellato?!" Gli urla e gli salta addosso, "Mark basta!", gli urlo, Lukas si avventa su Mark per dividerli, sento Chuck sussurrargli qualcosa, "peccato che io ci sia già andato a letto prima che la conoscessi" gli rinfaccia e si alza.
Lukas poggia il vassoio con la colazione sulla scrivania, mentre Mark rimane indifferente seduto sull'orlo del letto. Il suo silenzio è come una tortura per me, ma decido di romperlo io. "Che ti ha sussurrato Chuck?", "niente di importante", mi siedo a fianco a lui, "dimmelo" cerco di essere la più persuasiva possibile, "tu sei una cazzo di traditrice" mi rinfaccia ironicamente e puntando un dito contro il mio viso. "Io non ho fatto proprio niente, sei tu quello che ha sbagliato! E lui si aspettava le tue scuse.", "le mie scuse? Allora mi sa che aspetterà un bel po'...", "Mark..." Sbruffa Lukas, "non preoccuparti ci ho pensato io per te" mi giro verso la scrivania per versarmi il caffè. "Cosa hai fatto?" Si alza e si posiziona dietro di me, "gli ho chiesto scusa al tuo posto", "non dovevi", "e invece l'ho fatto, vuoi prendere a pugni anche me?", "Okey io passo più tardi!" Corre via Lukas. "Sai che non lo farei mai, poggia entrambe le mani sui miei fianchi e mi guarda affettuoso. Come un'animale ferito, direi. Un'animale stupendo però. "Lo so" cedo. "Non ti toccherei mai" afferra una ciocca dai miei capelli e la rigira su se stessa, perché la sua voce è così soave? È una sorta di droga per me. Odore di menta e liquirizia mi invade la mente, il suo magnifico odore e paradisiaco. "Voglio andare a comprare qualcosa... Ci vediamo dopo" mi catapulto prima che possa costringermi, anche con il mio consenso, a restare lì con lui. Afferra il mio braccio, "stai scappando da me?" Mi sorride. "No" faccio fatica a rispondere e scappo via.
Le strade del centro sono abbastanza affollate, giovani e vecchie donne, accompagnate dai proprio mariti e adornate con diversi pacchetti in mano fanno da sfondo al viale, mentre io mi sento a disagio in mezzo a questa gente più o meno diversa da me. Arrivo davanti una vetrina di completi intimi, faccio per entrare ma non ci riesco. Mi imbarazzerei troppo a chiedere qualcosa del genere a una sconosciuta. Continuo a camminare in cerca di ispirazione, più avanti nella piazzetta intravedo diversi artisti da strada, come giocolieri, sputa fuochi e pagliacci che regalano le forme più stravaganti dei palloncini ai bambini che corrono e giocano tutto intorno. La piazzetta è circondata da carinissime caffetterie, bar, creperie e gelaterie, il rumore delle risate e delle musiche intorno a me mi fanno dimenticare di tutto per un attimo. Decido di assaggiare una crêpes al pistacchio con l'aggiunta di granella al cioccolato e cocco. Una vera delizia. Controllo l'orologio. Merda ho scordato il cellulare in stanza! Sono le dodici è un quarto e non ho ancora comprato ciò che mi serviva. Decido di farmi coraggio prima che il negozio chiuda ed entro. "Salve" mi annuncio già imbarazzata, non ci pensare Charlie. "Ciao, come posso aiutarti?", "ehm.. Cercavo.. Qualcosa del genere" indico il manichino. "Che colore preferisci?" Poggia sul bancone quattro completini di colore nero, bianco, rosso e celeste. "Ehm direi questi due" indico il nero e il bianco. Entro in camerino e li provo entrambi, ma misura è perfetta e mi calza alla perfezione. Sono sicura che Mark impazzirà vedendomi con queste cose addosso. Prendo l'etichetta e noto il prezzo. Quanto cazzo costa?! Non posso permettermeli tutti e due, ma quale colore scelgo? Il bianco o il nero? Che colore preferisce? L'indecisione ha il sopravvento su di me così chiamo Claudia. "Claudia! Aiuto.", "dimmi", "sto per comprare qualcosa di intimo... Bianco o nero?" Sono sicura che capirà al volo, "Credo sia meglio rosso. È più aggressivo, non c'è niente di rosso?" Scoppia a ridere. Ecco che inizia a prendermi in giro. In effetti il rosso potrebbe andare... "Allora prendo quello", "mi manchi" dice malinconica, "anche tu, da morire, piuttosto come stai?", "bene, cioè meglio" "non vedo l'ora di presentarti Mark" "E io non vedo l'ora di conoscerlo e di riabbracciarti", "ci sentiamo dopo" e chiudo la chiamata.
Alla fine ho optato per quello rosso, Claudia ha sempre ragione, se voglio farlo impazzire il rosso è perfetto. Non ho mai pensato di comprare qualcosa del genere, ma ovviamente Mark ha cambiato le mie abitudini. Eh già, lui mi ha stravolto.
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ETERNA
Romance"Niente è per sempre, ma quando i miei occhi incontrano i tuoi, così sinceri sento che potrei restare con te per l'eternità" Charlie West, ragazza semplice e sicura di sè, passa le vacanze estive in un villaggio ad est della Sicilia con la sua famig...