Capitolo 13

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L'acqua mi entra in bocca, mentre la mia schiena si contorce, è come se fossi piegata, la mia testa tocca perfettamente i miei piedi. La corrente è forte, e non riesco a vedere il fondo. Deve essere molto profondo qui, per un istante mi abbandono, cerco di risalire ma non ci riesco. La gola brucia, come se mi stessero strangolando, non riesco a respirare e la schiena mi fa malissimo. Oddio. Vedo tante bollicine alla mia sinistra e subito dopo vedo lui. Il mio Mark.
La luce mi brucia i polpacci è forte e molto calda. Invece il mio viso è perfettamente all'ombra e non soffro per niente il caldo. Cerco di aprire gli occhi di scatto, ma non ci riesco, così riprovo lentamente. Vedo tutto sfuocato, ma posso sentire le voci che mi circondano. "Cazzo! E se non si sveglia! Merda! L'ho uccisa. È colpa mia. Cazzo! Dio ti prego! Non lei! Ti prego!" Sento Mark imprecare e singhiozzare contemporaneamente. Sta piangendo e pregando dio. Sto bene. Non riesco a dirlo. La vista si fa più chiara e riesco a mettermi seduta. Sento un dolore lancinante al collo. Merda. "Mark, sto bene" dico, quasi sussurro. "Cristo Charlie!" Grida e mi abbraccia forte, troppo forte. "Così mi strangoli"riesco a dire. "O dio, cazzo mi dispiace! È tutta colpa mia!" "No non è per niente colpa tua, la colpa è solo mia che ho mollato la presa da te" ammetto. "Cristo avevano così paura.." Lo interrompo "sto bene!" Dico. Si siede sulla sdraio perfettamente a fianco a me e mette una mano sul mio collo dolorante e un sul polso. Mi avvicina prima con la mano sul collo e baciandomi la fronte, dopo prende il polso lo gira e lo bacia. Rabbrividisco. Il suo bacio sul mio polso, sulle mie vene. Lo adoro.,è così dolce. "Ti ho fatto spaventare eh?"dico strizzando un occhio , alza gli occhi al cielo, "cazzo non farlo più.","altrimenti?","altrimenti mi fai morire di infarto." Scoppio a ridere. Prendo il suo di polso e guardo l'orario, cazzo sono le tre del pomeriggio. Il mio stomaco brontola. "Hai pranzato?"gli chiedo,"Cazzo dici? Non ti avrei lasciata qui da solo nemmeno per un millesimo di secondo!" Mi sta urlando contro, ma mi accorgo di quanto stupida possa essere la mia domanda. "Okay, beh allora andiamo ho molta fame", porta il pollice sulle mie labbra e le accarezza, "cosa vuoi mangiare?" Mi chiede mentre avvicina il suo viso al mio. I nostri nasi si sfiorano e il mio battito accelerato bruscamente. "Andiamo" dice lasciando li come una stupida in attesa di uno stupido bacio.
Mette in moto, e dopo una decina di minuti arriviamo in un ristorante in città. Più sembra una baita, il ristorante da fuori, mentre nel cortile che da sulla strada sono sistemate in tre file quattro grandi panche in legno con le rispettive poltroncine in legno. È molto carino qui. Mark non dice una parola per tutto il viaggio, sembra arrabbiato.. Ma per cosa? Non lo riesco a capire. E questo mi fa infuriare. Mark si siede al terzo tavolo al centro, mentre io vado verso la lista del menù sul muro. Penso che prenderò una pizza. Mi siedo accanto a Mark. "Perché non stai parlando?"dico seccata, guardando le mie dita. "Perché non ne ho voglia." È pazzo. "Ah ho capito, quindi non hai voglia di dar aria alla bocca?" Gli dico stridula. "Cazzo Charlie!" Dice sbattendo i pugni sul tavolo e facendomi risaltare. "Quale cazzo è il tuo problema?" Adesso lo sto guardando. "Niente cazzo! Ti avevo detto di stare ferma, e non lo hai fatto! Non fai mai quello che ti dico!"."Mi dispiace okay? Non c'ho pensato! Non sono perfetta come te!" Dico quasi urlando. "no infatti non lo sei, per niente." "Fatti curare." Dico e mi alzo dal tavolo. Mi fa infuriare il fatto che debba avere sempre ragione su tutto, anche quando non c'è la. Inizio a camminare per la strada in cerca di non so cosa, non ho idea di dove sono. È sempre così esagerato e maledettamente fastidioso su tutto. Sento il rumore scoppiettante del motore di una moto dietro di me. So che è lui ma non mi giro. "Mi dispiace! Cazzo! Ho avuto una paura tremenda quando sei caduta e non c'ho più visto. Sono un coglione che si preoccupa." Adesso mi è accanto. "Ti prego" dice offrendomi la mano. Studio la situazione, lui si è scusato, non saprei come tornare a casa e lui mi sta offrendo un passaggio, e inoltre non posso dire no quando mi guarda così, con gli occhi mezzi lucidi. Afferro la sua mano e metto il casco. "Stasera ci sarà una serata in spiaggia... Vieni con me?","tu ci vai sicuro anche se io ti avrei detto di no?" Dico curiosa anche se so già la risposta. "Si" dice. Lo sapevo. Tecnicamente non posso impedirglielo, non siamo niente io e lui.. In realtà io ho già un fidanzato che guarda caso è il suo fratello gemello. Devo chiarire questa cosa con entrambi. "Allora vengo." Dico,"ottima scelta" dice mentre entra nel parcheggio dell'hotel. Scendo e gli porgo il casco. "A stasera allora.." Dico e mi volto. Afferra il mio polso, lo gira e lo avvicina alle labbra. "A stasera". Ogni volta che lo fa un brivido mi percorre la schiena. Arrivo in stanza e noto il cellulare sopra il letto. Cazzo devo averlo scordato! Lo prendo e sulla schermata spuntano ben 7 chiamate persa da mia madre e 3 da Lukas. Merda. Chiamo prima Lukas.
"Pronto Lukas?","ehi piccola!" Dice la sua voce è sempre così allegra e calorosa, "come sta tua nonno," "sta dormendo.." Merda sta male.."oh.. Beh" non cosa dire. "Mi manchi tantissimo" dice con voce dolcissima. "Anche tu.." "Mark come si sta comportando?" Sento la sua risata. "Si sta comportando da stronzo, come sempre" dico e scoppio a ridere. È la verità. Passiamo la prossima mezz'ora a parlare, mentre la mia mente è sempre concentrata su Mark. Chiudo la chiamata con Lukas per chiamare mia madre. "Mamma? Novità?","Si tesoro, Claudia deve essere operata." Divento pallida. "Cosa?" Dico impaurita. "Proprio così, la operano la prossima settimana.." Dice con voce strozzata. "Oddio, mamma lei come sta?", "dice di stare bene, solo è un po stanca." "Mi dispiace così tanto.." Dico e le lacrime iniziano a scendere. La brutta notizia di Claudia, in più Mark.. Mi fanno moltiplicare le emozioni. Troppe emozioni che ho paura di non poter contenere. "Tranquilla tesoro si riprenderà, stai calma..","Sisi certo" dico asciugandomi le lacrime dalle palpebre. "A dopo tesoro", "a dopo mamma." Dico con un filo di voce.

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