Capitolo 35.

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Spalancai gli occhi e sbattei le palpebre più volte.
"C-Come?" chiesi sbalordita.
"I Dolenti sono riusciti a fare un buco nella parete e lo hanno trascinato via." spiegò guardandomi negli occhi.
Rimasi senza parole. Non potevo credere di aver perso un altro compagno. La cosa mi faceva stare molto male, eppure conoscevo il ragazzo da così poco.
Per un attimo mi preoccupai di che esito avrebbe avuto quella morte su Newt. L'avrebbe sopportata?

"Come hai fatto a rimanere salva?" mi chiese baciandomi la fronte.
Indicai con la testa Gally, che fino a quel momento se ne era rimasto in disparte a osservare la scena con aria malinconica.
Newt mi prese la mano e mi condusse dal ragazzo che, vedendoci arrivare, aveva incrociato le braccia.
Newt scostò il suo palmo dal mio. "Grazie per averla protetta." disse porgendogli la mano.
Gally dopo un attimo di esitazione la strinse e la agitò su e giù per un paio di volte.
"Non l'ho fatto per te, ma per lei." rispose acido Gally.
Perché si comporta così?

"Senti, mi dispiace per come ti ho trattato ieri all'Adunanza. Sei un Intendente anche tu e dovevo prendere in considerazione la tua proposta." si scusò Newt mantenendo un contatto visivo con il ragazzo.
Distolsi lo sguardo da Newt e lo posai su Gally, per capire dalla sua espressione come avrebbe reagito. Con mia sorpresa mi accorsi che anche il ragazzo stesse cercando il mio sguardo.
Mi fissò per alcuni secondi e poi riportò lo sguardo su di Newt.
"Accetto le tue scuse." constatò infine.
"Bene così. Andiamo, Eli?" chiese Newt.

"Sì, tu vai. Io ti raggiungo tra un secondo." spiegai.
Newt annuì e se ne andò lentamente, lasciandomi sola con Gally.
Gli rivolsi la mia attenzione, sorridendogli timida. "Grazie per averlo perdonato."
Lui sollevò le sopracciglia sorpreso e distolse lo sguardo da me, arrossendo lievemente: "Non l'ho fatto per lui. So che non ci vuoi vedere litigare, l'ho fatto per questo. Non devi ringraziare." sputò cercando di assumere un tono distaccato, senza però riuscirci.
"Be', allora permettimi almeno di ringraziarti per avermi salvato la vita, Capitan Gally." borbottai, lasciandogli un bacio fugace sulla guancia. Lui non si mosse di un millimetro, cercando di rimanere impassibile, ma giurai di averlo visto arrossire ancora di più.

Mi allontanai dal ragazzo e raggiunsi Newt, che nel frattempo era quasi arrivato al Casolare.
Una volta che fui al suo pari mi aggrappai al suo braccio, contenta di sapere che eravamo entrambi vivi.
"Giuro che non ti lascerò mai più sola." mi rassicurò Newt, intrecciando le sue dita alle mie.
"Come sta Chuck?" chiesi immaginandomi il bambino piangere rintanato in un angolo del Casolare.
"Bene. Forse si è sploffato nei pantaloni." borbottò il ragazzo, cercando di ironizzare per alleggerire la situazione, ma senza nemmeno riuscire a sorridere un po'.
"Perché le Porte non si sono chiuse?" chiesi cambiando totalmente discorso.
Lui scosse la testa e mi fece segno che ne avremmo parlato più tardi, poi indicò qualcosa alle mie spalle. Non feci neanche in tempo a girarmi che qualcuno mi abbracciò in vita.

Non ci fu bisogno di voltarmi per capire chi fosse.
"Chuckie! Stai bene?" chiesi accarezzando la sua testa riccioluta. Mi era impossibile ricambiare l'abbraccio senza inginocchiarmi a terra, dato che era abbastanza basso per me.
"Mi dispiace... è colpa mia." sussurrò il bambino scosso dai singhiozzi.
"Cosa, Chuckie?" chiesi inginocchiandomi per guardarlo negli occhi.
"Tu saresti potuta morire e sarebbe stata tutta colpa mia. Newt aveva ragione." disse tirando su col naso.
Mi girai verso Newt e gli lanciai un'occhiataccia di rimprovero. Come aveva potuto dire una cosa del genere a un bambino?

Newt fece spallucce e distolse lo sguardo, improvvisamente imbronciato. Tornai con l'attenzione su Chuck. "Ascoltami, Chuck. Io sono viva e sono qui. Anche se mi fosse capitato qualcosa, non sarebbe stata colpa tua. Okay?"
Lui annuì un po' incerto e poi mi abbracciò nuovamente.
"Ehi, pive." tuonò una voce dietro di noi. "Mollala. Dobbiamo fare un'Adunanza e lei ci serve."
Mi voltai non appena il bambino lasciò la presa e quando notai Alby mi stupii. Nonostante l'attacco dei Dolenti e lo spaurazzo, sembrava essere in forma per uno che aveva appena attraversato la Mutazione. Che poi, se proprio dovevo dirla tutta, ancora non avevo capito perché la chiamassero così. Cos'è che mutava esattamente? Forse prima del Dolosiero i Radurai punti si trasformavano in zombie per colpa del veleno dei Dolenti? Scossi la testa. Mi stavo rincaspiando, questo era certo.

The Maze Runner - RememberDove le storie prendono vita. Scoprilo ora