Non era possibile.
Quella che prima era solo un piccolo punto nero nella mia mente, si era trasformato in una voragine che risucchiava ogni mia emozione.
Quelle che prima erano solo delle probabilità, erano diventate vere e proprie certezze.
Avevamo perso Minho, Alby e persino Thomas, che era arrivato alla Radura da poco.
Forse ti accorgi ti tenere tanto a una persona solo quando l'hai persa. Pensai continuando a fissare le Porte ormai chiuse, sperando in qualche modo che si riaprissero.
Magari è uno scherzo. Forse Minho uscirà dalle Faccemorte e inizierà a ridere.Era una cavolata pensare quelle cose, lo sapevo. Ma in quel momento, mi sarei ancorata a qualsiasi cosa pur di non perdere i miei amici.
Ma era già successo. Li avevo persi.
Un'improvvisa malinconia mi macchiò il cuore. Avevo perso Minho e le sue odiose battute.
Avevo perso anche Thomas e mi sorpresi di sentirmi male anche per lui. Era arrivato solo da pochi giorni eppure mi sembrava di conoscerlo da un'eternità.
Sentivo dolore anche per aver perso Alby, non tanto perché mi mancassero le sue continue insinuazioni e accuse, ma perché faceva comunque brutto perdere un compagno.
E poi lui e Newt erano così legati.Newt! Mi ricordai del ragazzo che ancora mi teneva stretta tra le sue braccia.
Mi girai lentamente per vederlo in faccia.
Non riconobbi quello che vidi.
Il ragazzo che avevo conosciuto – quello solare, divertente, sempre col sorriso sulle labbra pur di far star bene gli altri, quello disposto ad aiutare tutti – se ne era andato, lasciando dietro di sé solo una scia di malinconia e rabbia, dovute alla consapevolezza di aver perso nella stessa notte tre amici.
"Newt..." sussurrai, incapace di dire anche solo un'altra parola.
I suoi occhi erano ancora fissi verso le Porte.Dovetti trattenermi dallo scoppiare in lacrime tra le sue braccia. Non potevo essere egoista e scaricare tutto il mio dolore sulle sue spalle. Lui soffriva molto di più, non meritava di sentirmi frignare.
Non mi doveva consolare. Non poteva farlo, perché anche lui sarebbe scoppiato in lacrime.
"Newt." bisbigliai per la seconda volta. Avevo bisogno che incontrasse il mio sguardo.
Lui con occhi lucidi mi fissò per qualche istante e lo vidi annegare nella tristezza. Era lo stesso sguardo che aveva addosso quando mi aveva raccontato di aver tentato il suicidio nel Labirinto.
Se prima era spaventato da quello che risiedeva fuori dalle Porte, ora ne era più che terrorizzato.Lo sentii scivolare via dalle mie braccia. Pochi secondi dopo lo vidi correre verso le Faccemorte, zoppicando. Rimasi immobile per qualche istante, poi con la mente annebbiata da paure e insicurezze, lo seguii.
Feci due o tre passi quando qualcuno mi bloccò tenendomi per il polso.
Gally.
"Cosa?" fu tutto quello che riuscii a dire, ma uscì dalla mia bocca come un suono strozzato dalle lacrime. Il groppo che avevo in gola sembrava non volermi far respirare."Lascialo andare." mi sussurrò. "Vuole sicuramente stare solo."
Diedi un'ultima occhiata verso il fitto degli alberi e non vidi neanche una figura muoversi al suo interno. Newt era sparito dalla mia vista.
Lasciai fuoriuscire un sospiro. Era così frustante non poter aiutare una persona che stava male.
"Eli, fidati di me." continuò Gally.
Mi rigirai verso di lui e annuii impercettibilmente. Gally conosceva il biondino da ormai più tempo di me, quindi probabilmente in quella situazione sapeva come fosse meglio agire.Senza che potessi controbattere mi ritrovai tra le sue braccia. Appoggiai la testa sul suo petto incapace di fare o dire altro.
Rimanemmo così per istanti che mi sembrarono infiniti. Non mi ero accorta di quanto avessi bisogno di un abbraccio. Indipendentemente dalla persona da cui lo ricevevo. Poteva essere anche Zart, per me non faceva differenza.
Gally si staccò lentamente da me e mi prese il volto tra le mani, costringendomi a guardarlo negli occhi.
Mi fissò per alcuni istanti, come se mi stesse studiando.Per alcuni attimi, lo odiai profondamente per aver tentato di leggermi negli occhi.
Non ero pronta a mostrargli quello che avevo dentro, eppure lui lo stava comunque leggendo.
Ma poi mi rilassai. D'altronde io lo avevo fatto più volte senza chiedere il permesso.
Ognuno ha l'accesso al cuore di un'altra persona, basta solo stare in silenzio ad ascoltare e osservare con attenzione.
Ed era quello che stava facendo Gally in quell'istante.
"Ricordi quello che ti ho detto quando eri nella Gattabuia?" domandò senza togliere le sue mani dal mio viso.
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The Maze Runner - Remember
Fanfiction!!! ATTENZIONE: questo è il primo libro di una serie di quattro (Remember, Survive, Run e Live). Ogni libro è stato COMPLETATO e REVISIONATO. Se doveste trovare errori, segnalatemeli per i futuri lettori, grazie e buona lettura! Elena si ritrova nel...