La giornata passò velocemente e l'oscurità iniziò a farsi strada nel cielo. Dopo cena Alby indisse un'Adunanza per discutere del nuovo Fagiolino che era arrivato con troppo anticipo nella Radura. Newt mi aveva accennato qualcosa al riguardo e mi sembrava che la Scatola salisse ogni mese con nuove provviste e un Fagiolino. Thomas era veramente arrivato troppo presto rispetto a tutti noi, d'altronde io ero nella Radura da nemmeno due settimane.
Sembra già passata un'eternità... Pensai incamminandomi verso il Casolare.
Io ovviamente, non essendo Intendente, non ero tenuta a partecipare all'Adunanza. Così, senza sapere cosa fare, decisi che andare a fare un pisolino sarebbe stata l'idea migliore: quella giornata si era finalmente conclusa e potevo permettermi di chiudere gli occhi.Non che avessi fatto qualcosa di stancante durante il giorno, tuttavia i numerosi avvenimenti mi avevano parecchio scombussolata e sentivo la necessità di dormirci su.
Come mio solito presi un sacco a pelo e mi rintanai nell'angolo più remoto della stanza. Non riuscii a chiudere occhio per quasi un'ora e, quando finalmente le mie palpebre iniziarono a farsi pesanti, una decina di ragazzi entrò chiassosamente nel Casolare.
Sotto il mio sguardo omicida, ognuno prese silenziosamente un sacco a pelo e tutti si misero a dormire. Passarono altri dieci minuti, ma ero abbastanza sicura di aver ormai perso il sonno, problema che invece i Radurai non sembravano proprio avere, dato il continuo russare. Mi sembrava di dormire nel Macello, circondata da maiali che grugnivano. Così decisi di alzarmi e spostarmi al piano superiore. Avevo già il mio sacco a pelo, così scelsi di lasciare libero il letto che stranamente non era ancora stato usurpato da nessuno.
Obbligai il mio cervello a spegnersi, pur di non iniziare a pensare: se lo avessi fatto avrei potuto dire addio al sonno che si stava nel frattempo impossessando del mio corpo.
"Soggetto C2, d'ora in poi ti chiamerai Elena." spiegò una signora vestita in camice affidandomi una cartella contenente diverse schede. "Qui c'è scritta la tua vita passata. In breve i tuoi genitori sono morti a causa dell'Eruzione e la W.I.C.K.E.D. ti ha portato in salvo quando eri bambina." disse sbrigativa.
"Ma sono bugie. Per la millesima volta, io mi chiamo Rebeca, non Soggetto C2 o Elena. E solo mia madre..." non seppi continuare. Dove erano i miei genitori, esattamente?"Lo sappiamo." rispose acida. "Ma non possiamo permettere che gli altri sappiano che eri una cavia da laboratorio. Ricorda che W.I.C.K.E.D. è buono. E ora lavori per l'associazione, che ti piaccia o no. Se dirai a qualcuno dei test che ti abbiamo fatto, prenderemo i necessari provvedimenti." sorrise dandomi un buffetto sulla guancia.
Scostai disgustata la sua mano con uno schiaffo."Imparati la storiella sulla tua vita a memoria e rispondi solo quando ti vengono fatte domande. Cerca di essere credibile, Elena." disse incalzando il tono della voce sull'ultima parola. Lo faceva apposta, ci potevo scommettere. La scienziata girò i tacchi e se ne andò impettita.
Camminai per il corridoio e buttai il fascicolo nel primo bidone che trovai. Non avevo bisogno di menzogne. Conoscevo il mio passato e non intendevo cambiarlo.
Almeno non avrei più fatto la cavia da laboratorio e questo mi bastava per essere felice. Odiavo la W.I.C.K.E.D. eppure ero costretta a lavorare per lei. Era un destino crudele, ma era pur sempre il mio destino.
Un rumore mi destò dal sonno. Aprii gli occhi e dopo averli fatti abituare al buio, notai una figura che si agitava sul letto, sicuramente a causa di un incubo. Dalla sagoma del corpo sembrava essere Newt, anche se non ci avrei messo la mano sul fuoco.
Sgusciai silenziosamente fuori dal mio piccolo antro caldo e mi avvicinai al letto con cautela, scoprendo dei riccioli biondi inconfondibili, appena illuminati dalla luce esterna proveniente dalla piccola finestrella sulla parete.
Allungai un braccio sicura e lo scossi nel tentativo di svegliarlo. Sapevo fin troppo bene quanto fosse brutto essere in balia degli incubi senza riuscire ad uscirne, quindi aiutarlo a tornare alla realtà gli sarebbe stato d'aiuto.Chiamai più volte il suo nome e riuscii a svegliarlo dopo pochi secondi, vedendolo spalancare gli occhi terrorizzato. Balzò a sedere sul letto, guardandosi intorno con fare confuso, respirando affannosamente e ingoiando più volte la saliva.
"Newt." sussurrai ancora una volta. "Newt è stato un incubo, stai tranquillo."
"E-Elena?" chiese lui guardandomi negli occhi. Annuii lentamente e il suo sguardo si fece lucido.
Mi abbracciò e rimasi quasi pietrificata da quel gesto. Quell'incubo era stato davvero così terribile?
Ricambiai titubante la stretta e gli accarezzai la schiena sudata per tranquillizzarlo. Ancora tremava e il suo respiro era irregolare.Si distaccò lentamente, quasi non volesse lasciarmi andare, e poi mi sussurrò uno scusa.
Gli accarezzai i capelli biondi arruffati e feci per tornare al mio sacco a pelo, quando la sua mano si strinse delicatamente sul mio polso, facendomi tornare verso di lui.
"Eli, so che non è giusto nei tuoi confronti chiederti una cosa del genere, ma... dormiresti con me questa notte?" chiese, pregandomi con lo sguardo. Mi fissai sui suoi occhi ancora lucidi e pieni di paura. Come potevo lasciarlo solo in quello stato? Per quanto mi sentissi in imbarazzo nel fare una cosa del genere, dovevo ammettere che l'idea non mi disturbava più di tanto."Certo, dai fammi posto." lo spronai, sorridendogli in modo incoraggiante.
Lui si distese sul materasso e si fece piccolo contro la parete per farmi spazio. Mi accucciai a lui, attenta però a limitare i contatti tra i nostri corpi. Presi le coperte e me le tirai su fino al mento.
Feci particolare attenzione a mantenere una certa distanza tra la mia schiena e il suo petto, in modo da non essere troppo invadente, ma a Newt non sembrò piacere, perché subito mi circondò la vita con un braccio e mi attirò a sé, incastrando poi il suo mento nell'incavo del mio collo.Sentii il suo corpo rilassarsi sotto quel contatto, mentre il mio si irrigidiva sempre di più.
Non ero abituata a una vicinanza del genere e la situazione mi imbarazzava parecchio.
Sentii un suo sospiro sul mio collo e in un istante il suo alito caldo mi provocò una scossa lungo la spina dorsale.
"Cosa hai sognato?" domandai, reprimendo il rossore sul volto e cercando a tutti i costi di soffocare l'imbarazzo con le parole.
"Niente. Cioè, non mi ricordo." si limitò a dire. Per quanto il suo tono potesse sembrare convincente, mi sembrava in realtà che mi stesse nascondendo la verità. Decisi di tacere: forse non ne voleva semplicemente parlare."Mi dispiace se sono stato un po' scorbutico ieri sera." aggiunse dopo un lungo attimo di silenzio. "Non so cosa mi sia preso, di solito non mi comporto così. È solo che l'idea di tu e Thomas che vi baciate mi ha fatto andare fuori di testa." mormorò con un sussurro.
Ha appena ammesso di essere geloso? Pensai tra me e me, trattenendo il respiro. Le farfalle si ripresentarono a mille nel mio stomaco.
"Scusa, questo potevo evitare di dirlo." borbottò, la voce ancora impastata dal sonno. Mi domandai se fosse pienamente lucido: il Newt che avevo imparato a conoscere non era così sicuro e sfacciato da chiedermi di dormire con lui. E per di più ammettere di essere geloso? Sì, doveva sicuramente essere ancora in dormiveglia.Come se il ragazzo avesse percepito i miei pensieri, lo sentii togliere il braccio dalla mia vita, ammazzando in un colpo tutte le farfalle e lasciandomi con una sensazione di freddo addosso, dove prima c'era il suo tocco.
Non mi piaceva quella sensazione di vuoto, così gli afferrai la mano e la appoggiai dov'era prima.
"Smettila di scusarti per ogni cosa. Non ce n'è bisogno." sussurrai stringendogli la mano, quasi per impedire che fuggisse di nuovo.
"Domani, se vuoi ci andiamo a parlare." sussurrò lui, accarezzando il mio palmo in maniera automatica. "Con Thomas intendo.""Ne riparliamo domani, ora pensa a dormire, okay?" bisbigliai con un filo di voce.
"Buona notte, Eli." mugugnò lui, muovendosi leggermente.
Sentii un leggerissimo tocco caldo sulla pelle del mio collo, talmente breve e fugace che fu quasi impercettibile. Ma lo sentii chiaramente e quel bacio bastò per farmi prendere fuoco.
"Buona notte, Newt." sussurrai, soffocando il mio imbarazzo.
Sorrisi e mi addormentai tra le sue braccia calde, come era già successo qualche giorno prima, ma questa volta l'avrei protetto io dai suoi incubi.*Angolo scrittrice*
O my god, ma quanto mi amo? Non so voi, ma io sto dando di matto! È stata la cosa più emozionante di tutte scrivere la scena tra Newt ed Elena.
Cosa ne pensate? Siete anche voi euforici come me?!
Okay, respira... *annusa l'aria e sente odore di dolci* *inizia a correre per la casa con la bava alla bocca alla ricerca dei biscotti*
La mia mamma ha appena sfornato i biscotti, quindi vi abbandono qui e li vado a mangiare. A volte penso di avere una Mamma Peeta... che cosa bella *-*
Ps: scusate per il capitolo corto!
Adieu e al prossimo capitolo!Un bacio dalla vostra Inevitabilmente_Dea ♥
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The Maze Runner - Remember
Fiksi Penggemar!!! ATTENZIONE: questo è il primo libro di una serie di quattro (Remember, Survive, Run e Live). Ogni libro è stato COMPLETATO e REVISIONATO. Se doveste trovare errori, segnalatemeli per i futuri lettori, grazie e buona lettura! Elena si ritrova nel...