Capitolo 8

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- Tu starai già pensando: lui sa che io sono lì con lui, lo sente! - Mara batté la mano sul tavolo di pietra. - Beh, non è così.
Le sue parole mi fecero sobbalzare e per un attimo distolsi lo sguardo dallo spoglio interno della grotta: solo le pareti in pietra erano illuminate da qualche fiaccola. Nella penombra vedevo a malapena Dave che sghignazzava divertito.
- Che c'è? - gli domandai, improvvisamente spazientita.
Lui si schiarì la voce cercando di nascondere il sorriso magnetico che aveva catturato il mio sguardo. - La tua espressione è... è fa...
Mara fischiò per richiamare la nostra attenzione. - Ragazzi, per favore!
- Cosa? - chiese Dave senza scomporsi.
- Non ho molto tempo da perdere, lo sai, Dave.
Il ragazzo annuì. Cosa mi stavano nascondendo quei due?
- Allora, dicevi? - mi rivolsi a Mara.
Lei si sedette sopra il tavolo di pietra e incrociò le gambe. - L'unico modo per farti sentire dal tuo Jimmy e dunque fargli capire che sei lì con lui è fare qualcosa che lui potrebbe percepire. Puoi cercare di fonderti con del fuoco, ad esempio.
- Coooosa?
- Secondo te da cosa deriva il nome "Fiamma"?
- Io... - balbettai, ma non feci in tempo a finire la frase che Mara mi aveva già interrotta.
- Dopo che lui avrà capito che sei con lui, potrà decidere spontaneamente di farti entrare nella sua mente, così potrete parlare. Potresti farlo anche senza che lui lo voglia, ma sarebbe pericoloso: potrebbe andare fuori di testa. - La ragazza scrollò le spalle. - Spero di essere stata chiara, in caso contrario torna domani, ora devi andartene.
Ero ancora leggermente scioccata, e ci misi qualche secondo per rendermi conto degli sguardi maliziosi lanciati da Mara nella fioca luce proveniente dalle fiaccole. - Non potresti darmi qualche spiegazione in più? - farfugliai. Il tono autoritario di quella ragazza stava evidentemente cercando di mettermi in soggezione.
Mara alzò gli occhi al cielo guardando Dave di sottecchi, come se in quel modo potesse convincerlo a trascinarmi di peso fuori dalla grotta.
- Ho capito. - mi affrettai a soggiungere, raggiungendo a grandi falcate lo spiazzo antistante alla grotta.
In cuor mio sperai che Dave mi seguisse, ma non lo fece. Mi ritrovai sola a cercare il modo di uscire da quella voragine.
Fui tentata innumerevoli volte di tornare indietro per chiedere aiuto ai due ragazzi, ma dovetti ammettere a denti stretti che era ovvio che necessitassero di stare soli.
Come se dovessi sfidare un invisibile nemico, alzai il mento con aria di sfida e osservai la foresta che si estendeva davanti ai miei occhi. Dave non mi aveva spiegato come tornare verso l'inizio del Ponte. Voltandomi alla mia sinistra, però, scorsi una sottile scala di legno. Con non poche difficoltà provocate dalla rabbia che mi scaldava il viso e mi spingeva a tornare da Mara a protestare, riuscii a ripercorrere la strada che mi aveva condotta alla grotta. Sfortunatamente, mentre attraversavo la foresta, vidi Jimmy che piangeva davanti all'albero dal quale ero caduta, e mi sedetti accanto a lui. Avrei voluto asciugare le sue lacrime, ma non avrei più potuto. Avevo fatto l'unica cosa che avrei dovuto evitare: l'avevo abbandonato. 

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SPAZIO AUTRICE
Ciao a tutti!
Scusate se vi ho fatto aspettare ben 5 giorni ;) spero ne sia valsa la pena :D

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