Dave non aggiunse altro. Pensai di parlare, chiarire, ma infine tenni la bocca chiusa. Ripensai a ciò che era appena successo, al fatto che era stato un terribile errore. Avevo solamente peggiorato la situazione.
Le ginocchia, strette contro il mio petto, dolevano per la lunga e folle corsa.
- Sono stanca - mormorai.
- Anch'io - fece Dave. Notai che i suoi occhi grigi e assonnati mi fissavano solo per pochi istanti alla volta, come se il peso del mio sguardo fosse insopportabile.
Pensai di chiedergli cosa avesse, solo per intavolare il discorso, ma era evidente che il ragazzo non aveva nessuna voglia di parlarne.
- Come vanno le ferite? - domandai.
Dave scrollò le spalle. - Diciamo che sarebbe potuta andare meglio, ma anche molto peggio.
- Scusa - per un attimo i miei occhi scuri incontrarono i suoi. - Non avrei dovuto trascinarti verso la fine del Ponte.
- Avevamo fatto un patto - rispose semplicemente.
Annuii, giocando meccanicamente con una ciocca di capelli.
Il mio cuore era nuovamente a pezzi. Perché Dave non diceva nulla su quel maledetto bacio?
Mi alzai zoppicante e voltai le spalle al ragazzo, che notando il mio comportamento chiese: - Dove vai?
- Non lo so - mi fermai. - Ho bisogno di schiarirmi le idee.
- Se il tuo modo di schiarirti le idee è farti accoltellare, fai pure. Non vedo perché ci dovremmo separare, da soli è più pericoloso. E ti puoi schiarire le idee anche qui.
- Vicino a te? - la mia reticenza era evidente.
- È così strano?
Mi morsi il labbro e mi sedetti accanto a lui. - Non lo so. Mi sembra... sbagliato.
Il silenzio cupo in cui mi ero chiusa fu rotto dal sospiro di Dave. - Okay. Che succede Amelia?
- Ma niente, figurati.
"I ragazzi sono ciechi", pensai indispettita.
Fu Dave quella volta a cercare il mio sguardo. Mi fissò a lungo, cercò di decifrare i miei dubbi attraverso i miei occhi, o così parve. - Non sono uno stupido, sai?
- Questo che c'entra? - replicai.
Il ragazzo si liberò i capelli scuri dalla terra. - Non sei l'unica a pensare a quel bacio, se è questo che credi.
Il mio stomaco si chiuse, i miei pensieri si offuscarono. Avrei voluto parlare, ma dalla mia bocca non uscì nessun suono. Perché tutto, attorno a me, aveva cominciato a girare? Mi sentivo a bordo di una barca in balia della tempesta.
- Il problema - soggiunse Dave - è che se io mi affezionassi a te sarebbe un errore. Non ti voglio mentire: probabilmente non usciremo vivi da qui, cioè... morti solo la prima volta. Oppure riuscirà solo uno di noi due. In quest'ultimo caso, se uno dei due perdesse l'altro, farebbe male.
Notando il mio sguardo, il ragazzo aggiunse, quasi sussurrando: - Mi dispiace.
Provai un brivido freddo e la mia mano cominciò a tremare debolmente. La tenni in grembo per non far notare a Dave quel particolare, e affermai: - Io dormirò un po'.
- Le Fiamme non ne hanno bisogno...
- Beh, io sì - conclusi chiudendo gli occhi e stringendomi le ginocchia al petto, nascondendo la testa al sicuro dal suo sguardo.
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Il Ponte della Vita
FantasiUn Ponte circondato dall'Oblio rappresenta il mondo; ma solo raggiungendo la fine del Ponte si potrà ottenere ciò che tutti desiderano. Peccato che nessuno sa cosa sia. Peccato che una ragazza voglia scoprirlo.