Quella ragazza era entrata nella mia vita. La sua presenza mi rendeva irrequieta ma stranamente felice allo stesso tempo. Era chiaro che tenevo a lei, che provavo qualcosa per lei. Solo ripensare a quello che era successo in camera sua mi dava i brividi, ma di piacere. Non amavo più il mio ragazzo, mi sentivo confusa e in colpa. Avrei dovuto parlare con lui, ma non sapevo nemmeno da dove iniziare il discorso.
Tornai a casa e trascorsi tutto il pomeriggio con mia mamma. Lei mi obbligò quasi a non studiare, dicendomi che aveva voglia di stare con me. L'accontentai, trascorsi quasi tutto il pomeriggio con lei a guardare la TV, poi quando papà tornò da lavoro chiesi il permesso di uscire quella sera. Mamma mi chiese con chi sarei uscita ed io dissi la verità. Con due miei compagni di classe, Michael e la mia compagna di banco. I miei genitori sorrisero ed annuirono felici che uscissi.
Prima di cena salii al piano di sopra per una doccia, ma prima telefonai a Thomas. Sapevo che doveva studiare per l'esame di venerdì, ma sperai che accettasse il mio invito. Volevo invitarlo ad uscire con noi. Non volevo lasciarlo solo. Lui mi disse che avrebbe passato la serata a studiare, ovviamente, perché nel pomeriggio si era allenato un po' in palestra. A quel punto non gli dissi che sarei uscita, dissi soltanto che avrei visto qualche amica e lui mi disse di divertirmi anche per lui. Il tono di voce era strano, come se fosse stanco di parlare con me. Riattaccò per primo.Dopo la doccia ed essermi truccata leggermente, mangiai un tramezzino al volo e mi lavai i denti. Non avevo molta fame, ero troppo agitata. Aspettai Michael in giardino. Quando arrivò con la sua auto salutai mamma e papà e salii.
<< Buonasera. Non potevi indossare una gonna o un vestito?>> mi chiese il ragazzo ridendo. Scesi con lo sguardo a guardare la mia giacca di pelle ed i jeans e scoppiai a ridere.
<< Voglio stare comoda. E poi gonne e vestiti non fanno per me>> risposi guardando fuori dal finestrino. Michael rise e alzò un po' il volume della radio.
Quando arrivammo al locale in centro, Michael parcheggiò accanto ad una fontana e poi mi trascinò in mezzo alla folla ridendo e cercando Elizabeth. Arrivammo all'ingresso del locale, mostrammo dei documenti alla guardia all'esterno poi entrammo. La musica era assordante, un livello troppo alto per i miei gusti. Michael non mi lasciò la mano mentre camminavamo in mezzo a ragazzi entusiasti e già brilli.
<< Deve essere in pista>> urlò Michael al mio orecchio, parlando di Elizabeth. Annuii e mi guardai intorno. Rimasi quasi abbagliata dalle luci colorate, poi Michael mi trascinò in pista. Mi guardai di nuovo intorno e fu allora che la vidi. Elizabeth stava ballando accanto ai divanetti, seguendo il ritmo della musica. Mi mancò il fiato. Era bellissima. Indossava un vestito scuro che le arrivava alle ginocchia, un vestito con una leggera scollatura. La vista delle sue lunghe gambe mi fece tremare. Seguii Michael che mi condusse da lei. Quando la ragazza mi vide sorrise, poi venne verso di me e mi baciò sulla guancia. Il mio cuore mi esplose in petto.
<< Ciao. Vi aspettavo>> disse senza smettere di ballare. Michael mi porse un bicchiere che prima non avevo notato. Lo guardai confusa. Non mi andava di bere ma non volevo fare brutta figura con Elizabeth così presi il bicchiere che il ragazzo mi stava porgendo e bevvi un sorso di super alcolico.
Era davvero buono.
<< Vieni a ballare>> mi disse lei prendendo la mia mano e trascinandomi in pista. Sorrisi e la seguii, lasciando Michael da solo. Il ragazzo sorrise poi sparì in mezzo alla folla, forse per prendere qualcos'altro da bere per se. Elizabeth portó le mani al mio collo e mi attiró a se, seguendo con il corpo la musica. Sentii la sua pancia sfiorare la mia, il mio petto aderì al suo e le mani arrivarono ai suoi fianchi. Eravamo vicinissime. Lei sorrise, muovendo il corpo contro il mio, poi avvicinò il viso al mio. La guardai negli occhi. Era davvero bellissima.
<< Seguimi>> disse muovendo i fianchi. Imitai i suoi movimenti e lentamente avertii il desiderio invadere il mio corpo. Mi mossi piano contro di lei. Elizabeth premette con più forza il corpo contro il mio, facendomi gemere piano. Non potevo resisterle, era impossibile.
Lei sorrise, mandando la testa all'indietro, poi spostò lo sguardo alla sua destra. Divenne seria immediatamente.
<< Che c'è?>> le chiesi preoccupata. Lei non mi rispose, continuò a guardare alle mie spalle. Michael ci raggiunse con due bicchieri in mano, ma quando vide Elizabeth così seria il suo sorriso si dissolse. Anche lui indirizzò lo sguardo verso qualcosa alla mie spalle. Fu allora che mi voltai, curiosa.
Vidi Thomas. Thomas poco distante da noi. Thomas stretto tra le braccia di una ragazza. Thomas che stava baciando quella ragazza. Thomas che stava toccando quella ragazza.
Thomas che mi stava tradendo.

STAI LEGGENDO
She's not afraid
FanfictionJess è costretta a lasciare il suo liceo per iscriversi in un istituto privato. I suoi voti bassi nelle materie scientifiche l'hanno penalizzata. Nella nuova scuola incontrerà vecchie conoscenze ma anche una compagna di classe che attira la sua atte...