Questo capitolo contiene scene erotiche.
Buona letturaUna sera di ottobre Elizabeth venne a prendermi.
A scuola andava tutto bene, Michael passava del tempo con entrambe, lo accompagnavo alla stazione al temine delle lezioni, parlavamo assieme al telefono, e i miei genitori credevano che nel fine settimana uscissi con Thomas. Ma in realtà mi vedevo o con Michael o con Elizabeth. Passare il tempo con lei era sempre bellissimo.
Una sera, appunto, mi fece una sorpresa, scrivendomi di aspettarla fuori in giardino di casa mia, perché stava arrivando in auto. Sperando di non svegliare i miei genitori mi vestii in fretta e mi lavai i denti ed il viso, presi le chiavi di casa dopo essermi cambiata e scesi in giardino. Chiusi bene la porta. d'ingresso. Elizabeth arrivò, e quando mi vide mi fece cenno di salire. Uscii dal cancello e salii in auto.
<< Che succede?>> le chiesi ridendo. Lei venne verso di me e mi stampò un bacio sulle labbra, portando le mani al mio collo.
<< Mia madre è uscita con il suo solito amichetto. Tornerà sicuramente domani mattina. Voglio stare un po' con te>> disse mettendo in moto l'auto. Elizabeth mi aveva raccontato poco dei suoi genitori. Sapevo soltanto che avevano divorziato e che sua madre si vedeva da almeno due mesi con un uomo più grande di lei.
Elizabeth voleva stare con me. A quelle parole rabbrividii. Elizabeth guidò in silenzio, e quando arrivammo a casa sua spense il motore e si voltò verso di me.
<< Stai tranquilla, ti riporto a casa prima che i tuoi scoprano che non ci sei>> disse sorridendo. Annuii e la seguii fuori dall'auto.
Elizabeth mi guidò come sempre in casa sua, chiudendo a chiave la porta d'ingresso. Non mi diede nemmeno il tempo di respirare. Mi spinse contro il muro, affondando le mani tra i miei capelli e baciandomi sulle labbra. Ancora una volta mi leccò il labbro superiore poi succhiò piano quello inferiore, baciandomi con foga. Sollevò piano la mia gamba, portandosela all'altezza dei fianchi, spingendo con forza le mani sul mio fianco. Ci baciammo senza mai staccarci l'una dalle labbra dell'altra, poi Elizabeth mi condusse al piano di sopra, dandomi modo di riprendere fiato. In camera sua c'era la luce accesa. Non appena entrammo la spense e mi spinse accanto al letto. Tornammo a baciarci retando in piedi, poi lei portò le mani alla mia giacca e me la sfiló. La passione mi trovolse e mi lasciai togliere anche la maglietta. Mentre lei si toglieva la sua mi slacciai il reggiseno, premendo il seno contro il suo petto quando tornò su di me. Sospirai contro di lei, avvertendo le sue dita tra le mie gambe. Mentre mi baciava mi tolse i pantaloni e le mutandine, ed io feci lo stesso con lei. I nostri respiri aumentarono quando le nostre intimità si sfiorarono. Le carezzai piano il sedere, spingendo il suo pube contro il mio, tirandole piano i capelli castani. Era la prima volta che eravamo così unite. Elizabeth mi baciò il seno leccando il capezzolo, poi scese a leccarmi il petto, l'ombelico, il pube. Sentii le sue labbra sul mio clitoride, le sue mani sul mio sedere. Mentre mi leccava piano mi stimoló l'entrata con le dita facendomi gemere forte. Stavo per impazzire.
La spinsi sul letto quando venni, salendo poi su di lei. Leccai il suo bellissimo seno, soffermandomi sui nei della sua pelle, morsi e succhiai il capezzolo con forza, poi portai le labbra in mezzo alle sue gambe e ricambiai il favore. Il suo sedere era così morbido. Mentre le davo piacere con le labbra non smisi mai di toccarlo.
<< Voglio di più>> disse lei premendo il pube contro il mio volto. Mi alzai a guardarla ed Elizabeth sorrise.
<< Voltati>> mi disse << apri le gambe>>
Feci quello che mi aveva detto, voltandomi e mettendomi in ginocchio. Sentii le sue mani sulla mia vagina. Iniziai a mugolare quando lei inserì un dito, poi mossi il bacino al ritmo del movimento delle sua dita. Mi morsi il labbro inferiore, poi sentii la sua intimità contro la mia. Spalancai gli occhi e mi voltai a guardala. Elizabeth era stesa sulla schiena, le gambe aperte, la sua vagina contro la mia. Carne sulla carne. Iniziai a mugolare, spingendo la mia intimità contro la sua, mandando la testa all'indietro. Volevo piacere, volevo arrivare all'orgasmo, volevo godere. Elizabeth mi palpò forte il sedere, io le sue gambe, poi la sentii urlare il mio nome. Ci muovemmo assieme, sempre più forte, gemendo ed urlando, poi venimmo assieme. Crollai con il volto tra le lenzuola, tremando, lei con la schiena accanto ai cuscini del letto.
<< È stato bellissimo> dissi senza fiato. Lei rise, e dopo cinque minuti tornò su di me, leccandomi piano la schiena, le spalle, succhiandomi la mia pelle. Infilò piano le dita in me e portò l'altra mano ai miei capelli tirando piano qualche ciocca.
<< Non mi basti mai>> ansimò sulle mie orecchie. Mugolai in balia del piacere. Ma volevo darle piacere a mia volta, così mi voltai piano sulla schiena, stendendomi sotto di lei e portando le dita tra le sue gambe. Lei fece lo stesso con me. Ci baciammo piano. Lentamente. Il mio petto era in fiamme.Stesa accanto a lei sul suo letto, le accarezzai le mani, le braccia. Le sue cicatrici mi diedero i brividi. Le osservai a lungo, in silenzio, senza dire una parola. Elizabeth aveva gli occhi chiusi, il suo petto si alzava e si abbassava al ritmo del suo respiro. Avrei potuto stare a guardarla per ore. Le sue dita erano ferme sul mio braccio, non usava sfiorare le mie di cicatrici, ma io le diedi il permesso portando le dita sulle sue. Era la prima persona a vederle a parte me, ma mi fidavo di lei, sapevo che sarebbe stata in silenzio, perché lo stesso male affliggeva anche lei, e comprendeva perfettamente cosa provavo e cosa volesse dire tenerlo nascosto. Soltanto che a differenza mia, lei mostrava le sue cicatrici senza problema. Invidiavo il suo coraggio. Elizabeth mi accarezzò le spalle, poi lentamente sollevò il mento per baciarmi. Intrecciammo le dita delle mani, restando immobili, baciandoci e basta. Le baciai il naso, la fronte, le guance, lei rise. Era così bella. Le dita della mia mano destra si soffermarono sul seno, glielo accarezzai piano, godendo della sua morbidezza, del suo profumo. Adoravo il suo seno. Avevo ancora così tanta voglia di lei, così scesi lentamente con le labbra sulle sue spalle poi sul collo. Elizabeth comprese quello che volevo fare perché si alzò piano, intrecciando le gambe alle mie e salendo su di me. Ancora una volta le nostre intimità si sfiorarono. Portai le mani ai seni, avvolgendoli con le dita, poi pizzicai piano il capezzolo sinistro e baciai quello destro. Leccai la sua pelle, succhiai a piano, lei gemette con un bellisismo mugolio che mi fece impazzire, poi spinse lentamene il pube contro il mio. Mentre le baciavo il petto, Elizabeth iniziò a muoversi contro di me, ed io la seguii. Iniziai a perdere il controllo, muovendomi sempre più forte mentre continuavo a baciarle il seno. Elizabeth portó le mani ai miei capelli spingendo il mio volto contro di lei, così l'accontentai, muovendomi e mordendo i suoi capezzoli ora duri. Lei aumentò il movimento, spinse l'intimità contro la mia e venne gridando, dopo aver gemito con forza e passione. Morsi per l'ultima volta il capezzolo sinistro poi venni a mia volta, ansimando sul suo seno.
<< Amore mio>> disse lei accarezzandomi i capelli. Sollevai il viso e la baciai, mordendole il labbro e leccando quello superiore come faceva sempre lei con me. Scivolai sopra di lei, avvolgendo le gambe alle sue.
<< Scusami, amo il tuo seno>> dissi ansimando. Lei rise scuotendo la testa poi portò le mani al mio sedere e mi pizzicó la pelle dei glutei.
<< Ed io adoro questo>> sussurrò facendomi ridere. Tornammo a baciarci senza aggiungere altro.Ero di nuovo accanto a lei, sul suo letto. Ero inginocchiata tra le lenzuola, Elizabeth era alle mie spalle. Mi baciò la schiena, portando le mani a palmo aperto sui miei fianchi, poi mi ordinò di mettermi a pancia in giù. Feci quello che mi aveva detto, appoggiando la guancia sui cuscini morbidi. Sentii le sue mani scendere dalle mie spalle alla mia schiena sino ad arrivare al sedere, poi mi divaricò piano le gambe e con le labbra scese piano. Le sue mani restarono sui miei glutei ed iniziò a darmi piacere con la bocca.
<< Oh>> ansimai ad occhi chiusi. Era una sensazione intensa e bellissima. Elizabeth mi pizzicó il sedere con le dita poi continuò a baciarmi lì, ed il piacere fu dannatamente intenso. Urlai a bocca aperta, muovendomi contro di lei. Volevo che aumentasse così infilò anche un dito, facendomi gridare.
<< Elizabeth, piano>> ansimai portando le mani al mio seno, ma lei non mi accontentò, aumentò soltanto il movimento delle dita e della lingua.
La chiamai, gemendo sempre più forte, poi venni quasi urlando, scivolando tra le lenzuola senza forza. Lei fu subito su di me, mi accolse il corpo in un abbraccio e appoggiò il mento sulle mie spalle.
<< Ti amo>> disse ansimando.
<<Ti amo>> risposi ad occhi chiusi, voltandomi per poi baciarla.<<È stato stupendo>> mi disse carezzandomi i capelli seduta in auto. Mi aveva accompagnata a casa, dopo che mi ero rinfrescata un po' nel suo bagno. Annuii e la baciai sulle guance, sul naso, facendola ridere.
<< Ci vediamo a scuola>> sussurrai e lei annui, poi a malincuore dovetti scendere dalla sua auto.
Lei sapeva amarmi in un modo meraviglioso, conosceva quasi tutti i miei punti più sensibili. Adoravo essere amata da lei, adoravo amarla. La sua pelle, il suo profumo. L'amo così tanto.
Dopo averla salutata rientrai in casa. Erano le 4 del mattino. C'era silenzio in casa, mamma e papà non si erano svegliati. Tolsi le scarpe ed il cappotto poi salii in camera mia. Dovevo alzarmi da lì a poche ore ma non mi importava, era stata una notte meravigliosa.
Mi stesi sul letto e mi addormentai quasi immediatamente.
🌸🌸Capitolo ad "alto" tasso erotico XD beh insomma, non esageriamo, diciamo che si sono date da fare ;) Spero vi sia piaciuto :) La prossima settimana o al massimo domenica arrivo con il 24.
Stavo pensando di scrivere una One shot camren, la prima, ci lavorerò :)
Cosa ne dite della storia? Vi piace?
Alla prossima :*
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She's not afraid
FanfictionJess è costretta a lasciare il suo liceo per iscriversi in un istituto privato. I suoi voti bassi nelle materie scientifiche l'hanno penalizzata. Nella nuova scuola incontrerà vecchie conoscenze ma anche una compagna di classe che attira la sua atte...