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Questa parte contiene scende a sfondo erotico.
In ogni caso, buona lettura ;) :*
Ci vediamo giù ❤️

La guardai negli occhi alla ricerca dell'amore, ma per ora trovai soltanto desiderio. Mi portò le mani al suo petto, le sue le sentii sulle mie spalle, e lentamente mi tolse il cappotto. Lo lasciò scivolare sul pavimento, e non si fermò neppure per sfilarsi il suo. Tornò rapida su di me e sfilò la mia maglietta facendomi sollevare le braccia, poi portò le labbra sulla mia pancia dopo essersi inginocchiata davanti a me, per poi risalire sino al collo. Cercai di toccarla ma lei me lo impedì stringendo i miei polsi in una stretta.
<< Voglio toccarti anche io>> protestai ma lei non mi diede neppure retta. Portò le mani ai miei fianchi e mi attirò maggiormente a se.
<< Lasciami fare>> disse soltanto tornando a baciarmi, ed io restai immobile. Mi baciò le labbra,il mento, il collo, le sue dita si fermarono sul mio petto, poi infilò l'indice nella coppa del reggiseno. Gemetti al suo toccò, sia per quello sul seno che per quello tra le mie gambe. Mi sfiorò, baciandomi il collo. Ero in balia delle sue carezze. Mi sciolsi come burro sotto di lei, poi Elizabeth portò le mani sotto alle mie gambe e mi sollevò piano la coscia affinché arrivasse all'altezza dei suoi fianchi. Mi toccò in basso, rapida.
<< Posso?>> le chiesi sfiorandole il collo ma lei mi allontanò bruscamente.
<<No, sii la mia Nina>> disse facendomi ridere. Appoggiai la nuca al muro e chiusi gli occhi, avvertendo le sue dita suoi miei jeans. Me li abbassò rapida, e quando tornò a guardarmi negli occhi infilò un dito dentro di me. Gemetti guardandola negli occhi, lei rise, lo mosse prima lentamente e poi più velocemente.
<< Piano>> la pregai ma non mi accontentò nemmeno questa volta, muovendosi e baciandomi il collo di nuovo. Me lo morse, desiderosa di farmi urlare perché quando gemetti aumentò il ritmo delle dita della mano. Come sempre premetti il pube contro di lei, ma Elizabeth tolse la mano e mi prese per i capelli. Mi spinse lungo il corridoio, rischiai quasi di cadere, mi sentii un verme perché ero senza pantaloni ed in intimo, ma lei non si fermò. Arrivammo al suo salotto, la luce era spenta. Mi fece stendere sul divano, aprire le gambe e si stese su di me, poi si tolse il cappotto, la maglietta, i pantaloni. Portai le dita in mezzo alle sue gambe e la sentii bagnata. Lei dischiuse le labbra e si inumidì quello inferiore, poi scivolò su di me. Mossi piano le dita sulla stoffa, poi scostai le mutandine ed inserii il dito medio in lei. Elizabeth gemette a bocca aperta, guardandomi negli occhi. Era bellissima. Continuando a gemere scese sul mio corpo con le labbra, poi le sentii in mezzo alle mie gambe. Mi sollevai un po, senza smettere di darle piacere con le dita, e lei fece la stessa cosa ma con le labbra. Iniziai a gemere a bocca aperta a mia volta, lei si limitò a mugolare contro di me. Riuscii a non smettere di toccarla, aumentai il gesto facendole inarcare la schiena. Non mi diede molto tempo, tornò subito a leccarmi. Scese vorace sul clitoride, poi sul pube.
<< Ti prego...>> la supplicai. La mia mano non si fermò. Elizabeth la prese e me la tolse dalle sue gambe, muovendosi sinuosa contro di me e premendo il pube contro il mio. In quel momento iniziammo a muoverci assieme. Sfregammo le nostre intimità, mentre le dita delle mani erano intrecciate. Lei si mosse con più velocità, voleva farmi venire, e già stuzzicata in precedenza dalle sue labbra e dita venni urlando. La sentii ridere, poi venire a sua volta più silenziosamente di me. Crollò con il petto sul mio. Indossavamo ancora i reggiseni
<< Passiamo alla parte sopra>> disse ridendo. Io scossi la testa e portai le dita alla sua schiena, sganciandole il reggiseno, lei si limitò a scostare le coppe del mio dalla pelle. Mentre le palpavo i seni lei morse il mio capezzolo destro.
<< Oh...>> dissi a corto di fiato, avvolgendo i suoi fianchi con le gambe. Poco dopo tornammo a muoverci l'una contro l'altra, ma lei senza staccare le labbra dal mio seno ed io le dita dal suo. Pizzicai il capezzolo, la mammella, lei mosse il pube contro di me, e gemetti. La guardai contorcersi su di me, estasiata. Non mi fermai, ma lei tolse le labbra dal mio seno per gemere ad occhi chiusi. Stava impazzendo. Mi sollevai un poco, portando le dita alla sua schiena, attirandola maggiormente a me. Era bellissima.
Le carezzai le gambe, piano, senza lasciarla mai, e lei scivolò sul mio petto. L'abbracciai, chiudendo gli occhi, cercando di riprendere fiato.
<< Ti amo>> dissi ad occhi chiusi. Non mi sarei mai stancata di dirlo.
Lei rise e con uno scatto premette la vagina sulla mia, stringendo tra le dita i miei capelli. Mi sollevai di nuovo, sentii le sue gambe avvolgersi ai miei fianchi, così la sollevai piano senza smettere di muoversi. Il piacere era troppo intenso, entrambe scivolammo con la schiena sul divano, senza smettere di muoverci. Elizabeth venne, io mi sollevai per baciarla per poi venire contro di lei. Mi sentivo esausta ma felice. Lei mi strinse forte a se, baciandomi il collo e poi il seno per l'ultima volta.

She's not afraidDove le storie prendono vita. Scoprilo ora