Questa parte contiene scene erotiche
Buona lettura :*<< Non so nemmeno da dove iniziare>> dissi scuotendo la testa, stanca, esausta. Non ero in grado di pensare in modo lucido, i miei pensieri si stavano unendo in un ammasso indistinto che mi avrebbe procurato un violento mal di testa. Ero satura di informazioni.
Elizabeth si mosse e si spostò dalle mie spalle sistemandosi difronte a me.
<< Non mi importa di niente adesso, solo di questo>>
La guardai, la vidi sorridere maliziosa e subito dopo sentii le sue labbra sulle mie. Mi lasciai andare ad un sospiro che mi fece male al petto. Quanto la desideravo. Lei sapeva ogni cosa.
Mi baciò con foga, poi sentii le sue mani sulla mia schiena, e con uno scatto mi tolse la maglietta. Io feci lo stesso con la sua, ma non riuscii a separarmi da lei, così appena tornò su di me la baciai talmente forte da farla gemere di dolore. Anche lei mi desiderava. Non volevo pensare ad altro che al suo corpo.
Elizabeth mi spinse sul divano, prese il mio cellulare e lo adagiò sul pavimento accanto alla sua tazza di caffè vuota.
Io aprii le gambe e le lasciai spazio, sentendola tremare contro di me. Mi aggrappai a lei, baciandola e toccandole il petto, sfiorando con le dita il seno. Volevo averla subito, ma volevo fare l'amore con lei.
Quando capimmo entrambe che eravamo pronte, lentamente ci baciammo, impegnando almeno cinque minuti per accarezzarci soltanto le braccia. Poi la sentii muoversi e le sue labbra scesero sul mio petto, sulla pancia. Mi mossi lentamente, sollevando il bacino, e lei mi sfilò i pantaloni lasciandomi in intimo.
Le sue dita sulle mie cosce erano roventi, ma il desiderio rallentava i miei movimenti. Volevo fare l'amore con lei, perché avvertivo nel cuore che quella sarebbe sarebbe stata forse l'ultima volta. Avremmo potuto amarci soltanto in quella circostanza?
Elizabeth si sollevò piano, riportandomi alla realtà, poi si tolse i pantaloni e tornò su di me, ma io mi alzai in ginocchio e lei fece lo stesso.
La attirai a me, portando le mani sul suo sedere, spingendo il bacino contro il suo, e lei fece lo stesso con me. Ci baciammo e basta, lentamente, muovendo i corpi allo stesso tempo. Sentii la sua eccitazione, così scesi con le labbra a baciarle il seno ancora coperto dal reggiseno. Intanto lei mi slacciò il mio, e la sentii gemere. Mentre io le baciavo la spalla destra, lei pizzicò un mio capezzolo ed iniziò a non resistere più.
Con le dita scesi sulla sua schiena e le tolsi il reggiseno, facendolo scivolare sul divano, poi mi separai un attimo da lei per baciarle i seni. Leccai con cura il suo capezzolo destro, lei pizzicò il mio, quello sinistro.
Morsi la pelle e scesi sulla pancia, ma lei portò una mano al mio mento facendomi sollevare il volto. Mi baciò, poi scese rapida con le labbra sino ad arrivare in mezzo alle mie gambe. Le aprii piano, lei scostò mie mutandine ed iniziò a stuzzicare il mio clitoride con la punta della lingua. Le mie dita strinsero il mio stesso seno, e con la mano libera le toccai i capelli, pregandola di andare più veloce.
Chiusi gli occhi e inarcai la schiena, cullata dai suoi baci, poi iniziai a muovere il bacino contro le sue labbra.
Sentii le sue dita sul mio sedere e me lo pizzicò piano, facendomi gridare.
Venni quasi subito, tremando, ma non potei lasciarla insoddisfatta, così quando tornò a baciarmi, la spinsi sul divano senza nemmeno ricambiare il bacio.
Le baciai il seno, poi scesi a mia volta tra le sue gambe e feci la stessa cosa che lei aveva fatto con me, dopo averle tolto l'ultimo indumento che le restava.
Elizabeth gemette e si mosse contro di me, inarcando la schiena, ma non venne subito. Si sollevò con forza, sentii le sue dita tra i miei capelli, poi sul mento. Mi fece sollevare e si avvicinò a me stringendomi in un abbraccio che quasi mi stritolò.
<< Ti amo>> disse a corto di fiato, poi la sentii piangere.
Il piacere si dissolse, e rimase soltanto la tristezza. Chiusi gli occhi e lasciai che il mio petto si calmasse, tornando a respirare in modo regolare, poi premetti la guancia sulla sua spalla.
<< Anche io ti amo>> sussurrai.
Restammo così, nude e stette l'una a l'altra per non so quanto tempo. Non avevamo nemmeno la forza di fare l'amore.
Sapevamo entrambe che forse sarebbe stata l'ultima volta, ma volevamo soltanto piangere e basta.
Mi sentivo a pezzi e tutto quello che potei fare fu stingere la mia Elizabeth a me.
STAI LEGGENDO
She's not afraid
FanfictionJess è costretta a lasciare il suo liceo per iscriversi in un istituto privato. I suoi voti bassi nelle materie scientifiche l'hanno penalizzata. Nella nuova scuola incontrerà vecchie conoscenze ma anche una compagna di classe che attira la sua atte...