Sentire la sua voce era qualcosa di meraviglioso. Parlavo con lei ogni singolo giorno, ma questa volta lei mi aveva chiesto nel cuore della notte di chiamarla, dopo avermi inviato un sms.
Erano stati mesi durissimi senza vederla, senza toccarla, senza toccarle semplicemente i capelli. Avevo soltanto la sua voce.
Quella notte di settembre, quando mi appoggiai con la schiena al muro della mia camera nuova, spoglia, lei disse di avere una bellissima novità.<<Mi trasferisco con papà. Lontano da James. Vengo da te>>
Scoppiai a piangere, portandomi una mano alla bocca per cercare di fermare i singhiozzi.
<<Frequenterò giurisprudenza, con Michael. Lui mi ha detto che ho ancora tempo per iscrivermi.Posso venire a trovarti?>> mi chiede con un bellissimo tono di voce.
<< Certo che sì. Oh, amore mio. Ed il tuo sogno, e scienze politiche?>> le chiesi con una voce stridula a causa delle lacrime.
<< Tu sei più importante, e ho ancora tempo. Studiare mi piace, e penso proprio che passerò la mia vita nell'università>> disse ridendo <<Potrò amarti alla luce del sole, senza paura, in una città dove potremo essere libere. Saremo libere di amarci amore mio. Potrò dirti ti amo in mezzo alla gente, potrò averti e nessuno dirà nulla. Ti amo ed è giusto che la gente sappia che tu sei soltanto mia>>
Risi di cuore, conducendo una mano al petto che si stava alzando e abbassando troppo velocemente.
<< Ti amo tanto anche io Elizabeth. Ti amo. Grazie>> dissi senza smettere di sorridere.
<<Grazie di cosa?>> chiese lei, la sua bella voce ora divertita.
<<Grazie di amarmi, di farmi sentire bella, desiderata, felice. Ti ringrazio>>
<<Ed io ringrazio te perché grazie a te mi sento migliore. Riuscirai a smettere di farti del male Jess?>> mi chiese poi seria.
<< Non lo so El, non penso>> risposi sinceramente.
<< Ci lavoreremo, abbiamo tutto il tempo. Perché non ho intenzione di lasciarti andare>> disse lei con un tono di voce malizioso.
<< La stessa cosa vale per me. Non posso stare senza di te>>
Ero smielosa, fin troppo sdolcinata, ma non importava.
Ero felice, ed era soltanto grazie a lei.
Potevo lasciarmi il passato alle spalle, vivere il presente, forse anche pensare al futuro, ad un futuro con lei.
Per la prima volta dopo tanto tempo trascorso nel dolore, sentivo di aver voglia di provare a vivere.
Ero serena.
E per ora andava bene così.6 agosto 2016
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She's not afraid
FanfictionJess è costretta a lasciare il suo liceo per iscriversi in un istituto privato. I suoi voti bassi nelle materie scientifiche l'hanno penalizzata. Nella nuova scuola incontrerà vecchie conoscenze ma anche una compagna di classe che attira la sua atte...