Le settimane trascorsero con tranquillità. I compiti e le verifiche aumentarono, ma riuscii sempre a stare al passo con lo studio. Trascorrevo i pomeriggi a studiare in casa, i fine settimana con Elizabeth.
Ma un venerdì sera, a cena, mamma e papà mi chiesero di Thomas. Erano convinti che io passassi il mio tempo con lui, ma non era così.
<< Non lo vediamo da un sacco di tempo quel ragazzo. Non puoi invitarlo a cena domani sera?>> chiese papà serio, bevendo un sorso d'acqua dal suo bicchiere. Deglutii a disagio, cercando un'ennesima scusa, ma poi compresi che dovevo dire la verità. Non tutta almeno. Elizabeth doveva restare un segreto.
<< Lo so papà. È solo che io e Thomas, non stiamo più assieme>> annunciai guardando con morbosa attenzione il mio piatto ancora pieno di cibo. Il silenzio che seguì a seguito di quella mia affermazione mi costrinse ad alzare lo sguardo. Mamma e papà mi stavano guardando con gli occhi spalancati. Lentamente mamma abbassò la forchetta e l'appoggiò sul tavolo. Mi sentivo a disagio.
<< Che c'è? Vi siete bloccati?>> chiesi cercando di sorridere ma i loro sguardi seri mi bloccarono.
<< Stai scherzando?>> chiese mamma.
Scossi la testa. A quel punto non sapevo più che cosa dire, ero a corto di fiato. Pensavo che i miei e non trovassero simpatico Thomas, ma a giudicare dai loro sguardi mi sbagliavo di grosso.
<< No, è la verità mamma. Ci siamo lasciati. O meglio, lui ha lasciato me>> sostenni. Ero stanca dei loro sguardi così sospirai e tornai a mangiare, anche se non avevo per niente appetito.
<< Come mai non ce l'hai detto?>>
Sospirai, comprendendo che dovevo dire tutto e subito in una volta sola, altrimenti mi avrebbero riempito di domande all'infinito.
<< Non ve l'ho detto perché mi vergognavo. Perché lui mi ha tradita. L'ho scoperto qualche mese fa, quando sono uscita con Michael. L'ho trovato in compagnia di una ragazza che non ero io in un locale. Mi ha mentito, dicendomi che quella sera doveva studiare per l'esame invece è uscito con la sua nuova ragazza>>.
Ripresi fiato, poi mi alzai da tavola a disagio. Non ce la facevo più. Rivivere quei momenti era troppo doloroso. Mamma si alzò a sua volta da tavola e venne verso di me, abbracciandomi forte.
<< Mi dispiace tesoro>> disse portando le mani ai miei capelli.
<< Non fa nulla>> risposi ad occhi chiusi. Restammo abbracciate a lungo, poi mi staccai piano da mamma e lei mi sorrise.
<< Non ho molta fame. Posso andare in camera mia?>> chiesi ad entrambi. Papà annuì e mi sorrise triste.
<< Va bene tesoro. Ti lascio in forno la cena se poi ti viene fame>> disse ed io annuii ringraziando. Poi sorrisi a mamma e mi voltai per uscire dalla cucina. Avevo bisogno di stare sola, per un po'. Ricordare mi faceva paura. Avevo amato Thomas, e anche se ora il mio cuore apparteneva ad Elizabeth, quello che mi aveva fatto quel ragazzo mi aveva ferita. Mi stesi sul letto e restai immobile a fissare il soffitto. Le lacrime arrivarono poco dopo così mi voltai e appoggiai la guancia sul guanciale chiudendo gli occhi.<<Ho detto ai miei di Thomas>>
Michael non apri bocca, si limitò a guardarmi. Elizabeth spense la sua sigaretta poi se ne accese un'altra. Eravamo seduti nel cortile della scuola, durante la ricreazione. Sapevo a cosa stava pensando la ragazza. Che presto o tardi i miei sarebbero venuti a sapere di me e di lei. Avevo paura delle loro reazioni, dovevo proteggerla.
<<Come l'hanno presa?>> mi chiese il ragazzo avvicinandosi piano a me. Elizabeth si irrigidì e sentii la sua mano accanto alla mia gamba.
<< Non bene. Pensavo che a loro Thomas non piacesse, ma evidentemente mi sbagliavo>> ammisi. Elizabeth sospirò.
<<Non importa. Ci rimette soltanto lui>> e sorrise. Non mi sfuggì lo sguardo curioso di Michael difronte a quell'affermazione, ma decisi di ignoralo. Ero stanca di nascondere il mio amore per Elizabeth, così le sorrisi e lei mi sfiorò la mano.
La campanella che annunciava la fine della pausa suonò, facendo dissolvere tutte le nostre parole. Ci alzammo dalla panchina e tornammo in classe.Inventai la solita scusa della biblioteca, non dissi ai miei che passavo il tempo in compagnia della mia compagna di classe. Non avrebbero capito. Così dissi a mamma che sarei rimasta a studiare Igiene in biblioteca, anche se non era vero. La mamma di Elizabeth non era a casa. La ragazza mi disse che oramai passava più tempo' con il suo compagno, che si vedevano ogni tanto soltanto alla sera, ma a lei andava bene così. Andai da lei alle 15, dopo aver ripetuto lo stesso stratagemma dell'altra volta per non far insospettire Michael. Ero davvero stanca di mentire. Volevo rivelare almeno a lui la verità al più presto. Sapevo che mi avrebbe capita, almeno ci speravo.
<< A che pensi?>> mi chiese Elizabeth riponendo la sua matita nell'astuccio. Avevamo appena finito di studiare. L'ennesimo compito di Igiene ci aspettava alla fine della settimana.
<< A nulla>> risposi anche se non era vero. Lei rise e si mise più comoda sulla sedia. Era bellissima. Aveva raccolto capelli in una coda alta e spettina, ed indossava un carding rosa pastello che le mostrava la spalla destra. Riuscivo a vedere la spallina del suo reggiseno viola scuro.
<< Sei sicura?>> mi chiese ridendo. La guardai per qualche secondo poi mi avvicinai a lei.
<< A qualcosa stavo pensando in effetti>> dissi avvicinandomi a lei e portando le mani sulle sue, poi lentamente sulle sue braccia e la baciai.
<< Oh Dio, quanto mi sono mancate le tue labbra>> dissi ridendo. Elizabeth portó le mani tra i miei capelli e mi attiró maggiormente a se, poi avvertii le dita sul collo. Entrambe ci alzammo nello stesso momento, e lei avvolse il mio corpo tra le braccia. Io portai le mani sui suoi glutei e l'attirai maggiormente a me. Non mi fermai, la baciai con avidità, palpando piano il suo sedere. Le mie mani scivolarono sul petto e desiderai di spogliarla. In quel preciso momento. Sbottonai il suo carding, e difronte al suo seno coperto dal reggiseno tremai di desiderio. Avevo così tanta voglia di amarla. Elizabeth mi fece alzare le braccia sopra la testa e mi tolse la maglietta bianca, poi portò le dita sul mio cuore.
<< Come ti batte forte il cuore>> mi disse sorridendo. Anziché rispondere tornai a baciarla e lentamente le mie dita scesero dal suo collo alla sua schiena, poi le slacciai il reggiseno, portandolo a terra e baciandola.
<< Oh>> gemette lei offendendomi il suo petto, ma non perse tempo, mi tolse l'indumento a mia volta.
<< Voglio toccarti>> le dissi.
<< Allora vieni con me>>
Mi guidò al suo letto, poi si sedette tra le lenzuola e apri le gambe per farmi spazio. Lentamente la feci stendere sul letto, poi le tolsi i pantaloni della tuta che indossava e le mutandine nere. Salii piano sopra di lei, guardandola negli occhi. L'amavo così tanto.<<Mi vergogno molto>> le confidai arrossendo, stesa accanto a lei sul letto. Elizabeth rise e mi guardò negli occhi, scostando piano una ciocca dei miei capelli dal viso.
<< Di cosa?>> mi chiese carezzandomi la spalla. Arrossì violentmente, sentii le guance in fiamme.
<< Quando siamo in intimità, ho sempre voglia di fare cose strane con te. Insomma... quello che abbiamo appena fatto... Mi vergogno. Scusami>> cercai di esprimermi senza successo. Ancora una volta l'avevo toccata e baciata in quel punto, poi Elizabeth aveva sfiorato la mia intimità con la sua e tutto il resto era venuto da se. Lei rise e mi baciò piano sul naso.
<< Non ti devi vergognare. È stato bellissimo, come sempre. Sono cose che fanno le ragazze>> disse per poi ridere di nuovo. Scossi la testa e la baciai piano, trasmettendole il mio amore.
<< Con Thomas, non mi sono mai sentita in questo modo. Gli ho voluto davvero molto bene ma, è di te che mi sono innamorata davvero>> dissi. Credevo di aver sempre amato Thomas, ma non era la verità. Il mio primo amore era lei. Elizabeth cambio umore diventando seria all'improvviso.
<< Oh no, scusami. Non volevo parlare di lui in un momento come questo, scusami io...>>
<< No amore, non è per quello>> disse lei carezzandomi il braccio. La guardai negli occhi senza parlare.
<< Che vuoi dire?>> chiesi. Pensavo che fosse turbata perché avevo nominato Thomas, per qualche forma di gelosia, ma forse mi sbagliavo.
<< Io... Ecco>> disse sospirando <<Devo dirti una cosa>>
I suoi occhi azzurri ora erano lucidi. Il mio cuore si fermò per un attimo.
🌸🌸Ecco la parte nuova :) Scusate se vi ho lasciato così, su un momento importante XD La prossima settimana arriva il capitolo nuovo XD
Ps: sto lavorando alla Camren, speriamo bene!
❤️

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She's not afraid
FanfictionJess è costretta a lasciare il suo liceo per iscriversi in un istituto privato. I suoi voti bassi nelle materie scientifiche l'hanno penalizzata. Nella nuova scuola incontrerà vecchie conoscenze ma anche una compagna di classe che attira la sua atte...