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Questo capitolo contiene scene erotiche.
Buona lettura ❤️

Elizabeth si alzò con un scatto dalle mie gambe, ma rimase comunque al mio fianco. Se si fosse allontanata da me probabilmente sarei morta.
<< Jessica, che cazzo succede?>> ripetè mamma restando immobile al suo posto. Non riuscivo a parlare, né tanto meno a muovermi.
Mamma alzò le braccia al cielo e poi si mosse, venendo verso di me. Mi prese il braccio destro e mi sollevò in piedi, allontanandomi dal divano. Elizabeth era come pietrificata.
<< Hai perso la lingua? Che succede? Perché lei>> disse indicando la ragazza << era seduta sulle tue gambe? Che cazzo stavi facendo?>>
Aveva iniziato ad urlare. Mi sentii morire, ma mi mossi per mettermi davanti ad Elizabeth, come per proteggerla. Lei prese il mio polso e lo strinse forte tra le mani.
<< Mamma...>> iniziai, anche se non sapevo neppure che cosa dire. Ma ormai era arrivato il momento di dire la verità. Ci aveva scoperte.
<< Parla>> gridò mamma poi notò la mano di Elizabeth sul mio polso e si alterò ancora di più.
<< Che state facendo? Lasciala stare >> gridò mamma venendo verso di me me di nuovo, poi prese il mio braccio libero e spinse Elizabeth lontano da me. Non ci vidi più dalla rabbia. Mi allontanai da mamma e tornai fa Elizabeth, posizionandomi di nuovo davanti a lei. La ragazza riprese il mio polso e si nascose dietro le mie spalle.
<< Oh Dio... Ma che...>> si lamentò mamma con le pupille dilatate dalla rabbia.
<< Mamma io la amo>> dissi ad alta voce << io amo questa ragazza>>
<< Che cosa? Sei impazzita?>>
<<No, per niente. Io la amo, la amo da morire>>
<< Tu sei pazza, che cosa hai fatto a mia figlia>> urlò mamma rivolgendosi ad Elizabeth che stava tremando alle mie spalle, ma io alzai di più la voce muovendomi per nascondere di più la ragazza
<< Lasciala stare, non toccarla. Io la amo mamma, amo una ragazza ok? Stavamo per fare l'amore prima che arrivassi tu>> urlai.
<<Jess...>> sussurrò Elizabeth alle mie spalle, spaventata. Mamma si portò una mano davanti alla bocca, disgustata
<< Che cazzo hai detto? L'amore? L'amore con una ragazza? Ma sei pazza?>> urlò.
<< Si, di lei. Ma che cazzo di male c'è? Sono sempre io mamma, non sono cambiata. Sono sempre io>> gridai con le lacrime agli occhi per la rabbia.
<<No, non è vero! Tu non sei mia figlia, non so nemmeno chi tu sia. Che cazzo hai fatto? Ma sei impazzita?>>
Detto questo venne di nuovo verso di me ma io allontani Elizabeth dalle sue mani, mi preparai a ricevere lo schiaffo, ma mamma non fece nulla, si limitò a spingermi, cercando di allontanare Elizabeth da me. Ma la mia presa era ferrea.
<<Jessica, che...>> mamma era furiosa.
<< Mamma io la amo>> ripetei con il cuore in gola << ma questo non cambia le cose. Sono sempre la stessa Jessica, sono sempre tua figlia>>
Mamma scosse la testa, non capiva, era fuori di sé. Mi venne un'idea, un'idea che probabilmente avrebbe stravolto tutto ma non avevo altra scelta. Mi allontanai da Elizabeth e mi avvicinai a mamma portando le mani alle sue guance, poi le lasciai un bacio sulla guancia destra. Lei mi guardò come se fossi completamente uscita di senno, ma non si scansò, accetto il mio bacio. Subito dopo mi allontanai da mamma per tornare da Elizabeth. La presi per i fianchi attirandola a me, portando le mani tra i suoi capelli, poi appoggiai le mie labbra sulle sue e la baciai. La ragazza dischiuse le labbra rosee come se avesse paura di perdermi, sentii le sue mani sui miei fianchi, la sua lingua sulla mia. Ci baciammo davanti a mia mamma. Volevo dimostrarle che anche se amavo una ragazza ero sempre la stessa identica persona, che le volevo bene. Non so cosa ci successe, ma Elizabeth ed io non ci separammo, continuammo a baciarci. Sentii le sue mani tra i miei capelli, le sue lacrime sulle guance, ed il suo bacio si fece più intenso. Aveva paura di avermi persa, ma non sarebbe mai accaduto.
Mai.
La strinsi di più a me ma in quel momento sentii le urla di mia madre, poi mi strattonò lontano da Elizabeth. Vidi lo sguardo omicida di mamma, poi lo schiaffo che mi assestò in pieno volto. Incassai il colpo, la mia testa si voltò da un lato, ed il dolore mi arrivò persino al cervello.
<< Che cazzo hai fatto?>> sbraitò mamma. Ne avevo abbastanza, pensavo che avesse capito, ma mi sbagliavo. Mi allontanai di nuovo da lei per tornare da Elizabeth, poi presi la mano della ragazza e la condussi fuori dalla stanza quasi correndo. Presi i nostri cappotti appesi all'appendi abiti, controllai di avere con me il cellulare (l'avevo lasciato nella tasca del cappotto) e agguantai gli zaini appoggiati alla scala. Presi lo zaino soltanto perché ci custodivo il mio portafogli. Spinsi Elizabeth fuori da casa mia.
<< Hai il cellulare?>> le chiesi e lei annuì, indicando il suo zaino che avevo tra le mani. Udii le grida di mamma dalla casa, si stava avvicinando alla porta d'ingresso, ma aprii il cancello con le chiavi di riserva che prelevai dallo zaino ed uscii in strada. Elizabeth comprese quello che avevo in mente perché mi condusse di corsa alla sua macchina parcheggiata dall'altra parte della strada. Ignorai le urla di mia madre e salii in auto di Elizabeth.
La ragazza gettò gli zaini e i capotti sul sedile posteriore, poi fece il giro dell'altro lato e salì al posto del guidatore. Mise in moto e si allontanò sgommando dal cancello davanti a casa mia. Lontano da mia madre.

She's not afraidDove le storie prendono vita. Scoprilo ora