Erano lì, proprio sulla nostra testa. Enormi, lugubri, impossibili da dissipare.
Quel blu follia che tanto mi aveva tormentato mi volteggiava davanti agli occhi, così vicino da potermi ghermire con i suoi artigli e portarmi via per sempre.
Era il momento di darsela a gambe, di trovare un luogo sicuro.
Corremmo a perdifiato, mentre i primi lampi cominciavano a scuotere la terra e le nuvole si addensavano sopra di noi.
"Dove andiamo?" urlai.
"Ci serve un posto asciutto e protetto, dove evitare il minimo contatto con il temporale!" gridò mio fratello.
Non ci voleva un genio per capire che aveva ragione. Qualunque cosa stesse per precipitare dal cielo, di certo non avremmo dovuto essere lì sotto ad aspettarla. Jeffrey mi chiamò.
"C'è un centro commerciale a tre isolati da qui!" disse, "Ha un intero settore sotterraneo!"
Accelerammo. Faceva sempre più freddo, i miei polmoni cominciavano ad ustionare e i muscoli delle gambe rispondevano agli stimoli con progressiva lentezza.
Sentii un suono leggero alle mie spalle. Senza smettere di correre, mi voltai. Ne sentii un altro.
Stava piovendo.
Vidi una goccia d'acqua - o di qualunque cosa potesse essere - urtare la carrozzeria di un'automobile.
Dalla zona colpita si levò un denso fumo bianco e l'acciaio cominciò a deformarsi, deteriorandosi sotto i miei occhi sgranati.
"Correte! Più veloce!" gridai, totalmente preso dal panico.
Afferrai un asse di legno appoggiato ad un muro e me lo misi in testa, imitato dagli altri. Non sarebbe servito a niente nel momento in cui avrebbe cominciato a piovere per davvero, ma l'istinto di sopravvivenza fa qualsiasi cosa pur di tentare di proteggerci.
Ad un tratto, vidi il centro commerciale. L'insegna era spenta, e gran parte delle automobili nel parcheggio erano state abbandonate ancora aperte o con le buste spesa della spesa all'interno.
C'erano dei cadaveri sull'asfalto, almeno una decina, uccisi senza ombra di dubbio dall'esercito.
Arrivammo all'entrata. Il rombo di un altro tuono inondò la città.
"Non si apre!" disse Jeffrey. Stava provando a forzare le porte scorrevoli, ma senza risultato.
"Togliti!" gli ordinai.
Presi la mitragliatrice e la puntai sulle porte. Scaricai una raffica di proiettili, ma il vetro era a prova di bomba. O forse no?
Presi una granata dalla cintura della tuta di uno dei militari uccisi nel condominio e la lanciai vicino all'ingresso.
Ci riparammo in fretta e furia dietro un grosso pick-up bianco.
Sentii la deflagrazione della granata, seguita da una pioggia tintinnante di vetri. Alzai la testa.
Si era aperto un varco!
Stava cominciando a piovere. Percorremmo i dieci metri che ci separavano dall'entrata ad una velocità inimmaginabile.
Attraversammo il varco creatosi nelle porte di ingresso e fummo dentro.
Mi ripulii dalle schegge di vetro e notai tre o quattro grossi tagli sulle mie braccia. Non me ne curai, ipnotizzato da ciò che stava succedendo fuori.
La pioggia aveva cominciato a scendere copiosamente sulla città. Le piccole gocce danzavano sull'asfalto, sulle auto abbandonate e sui palazzi.
Brillavano, si illuminavano di quel blu accecante e cadevano a terra a milioni, infrangendosi sugli ostacoli.
Ma, come certamente avrete afferrato, non si trattava di pioggia normale.
Vidi le auto abbandonate accartocciarsi come carta stagnola; gli alberi intorno al parcheggio, pochi minuti prima fieramente rigogliosi, si ridussero a scheletri spogli.
L'asfalto cominciò a liquefarsi, creando grosse pozze di catrame.
Sebbene non fossero nemmeno le undici di mattina, notai che il giorno aveva perso la sua battaglia contro le nuvole: intorno a noi, l'oscurità stava lentamente avvolgendo ogni cosa, allungando i suoi artigli mortali in ogni direzione.
Capii che non avremmo mai più rivisto la luce del sole.
Stava succedendo davanti ai miei occhi.
La fine del mondo.Amiciiii, come va? Sfrutto il capitolo per augurare buona Pasqua a voi e alle vostre famiglie!!
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The End
Science FictionQuesta storia comincia dalla fine. La fine di tutto. "Immaginatevi di svegliarvi un giorno e di scoprire che il mondo che conoscete è finito. Questa è la mia storia." #2 in Fantascienza [12.04.2016]