Passai una mano sul vestito rosso davanti a me, incerta. Il tessuto era talmente liscio che mi sembrava di poterci scivolare sopra.
«Ti starebbe benissimo» Le labbra di Alice si aprirono in un grande sorriso. Era da tutto il giorno che cercava di tirarmi su di morale.
Riguardai il vestito un'ultima volta prima di togliere la mano. Non avrei mai avuto il coraggio di indossare qualcosa del genere, era rosso.
«Non credo che...» Le sorrisi dolcemente, cercando di non sminuire i suoi sforzi «...lo metterei mai»Alice abbassò lo sguardo interdetta e io capii che probabilmente, come Carol prima di lei, non aveva in mente altro con il quale farmi sorridere.
Sospirai uscendo dal negozio; per tutto il pomeriggio non avevo fatto altro che rimuginare su quello che era accaduto la notte prima.
Non avrei voluto né dovuto pensarci, ma era inevitabile che i miei pensieri ricadessero sempre li.
Gli occhi lucidi e impauriti di June mi perseguitavano dietro ogni cosa, dietro ogni negozio, dietro ogni vestito e persino dietro agli scherzi di Alice o Carol.Sbuffai appena mi ritrovai nella piccola hall del centro commerciale.
Avrei davvero voluto essere in grado di divertirmi, ma fare finta di niente era impossibile. Non potevo comportarmi come se non stesse succedendo niente.
Sbuffai di nuovo, più rumorosamente di prima, guardandomi intorno in cerca di qualche distrazione, ma oltre ad un piccolo bar poco lontano non trovai altro.Mi incamminai in quella direzione decisa a sollevarmi il morale con un buon caffè lungo, proprio come piaceva a me, ma ad ogni passo un nuovo inquietante pensiero prendeva posto nella mia mente.
Cosa stava succedendo? Con chi avrei dovuto parlarne? Dovevo parlarne?
Scrollai la testa per la millesima volta in quel pomeriggio.
Dannazione, non riuscivo a smettere di pensarci.«Hei topino» Una mano mi afferrò il braccio interrompendo la mia fuga verso il caffè e io mi girai di scatto, allarmata.
Due occhi neri mi fissavano, ma non erano quelli di Daniel.
Chris mi guardava intensamente, con uno stupido sorriso divertito disegnato alla perfezione sulle sue labbra rosse.«Come?» Spostai di scatto il braccio e indietreggiai.
Accanto a lei Matt e una ragazza mi squadravano con evidente disgusto, anche loro divertiti dalla situazione. Mi soffermai un secondo sulla ragazza, mi sembrava di averla già vista.
Era Lisa, la sorella di Daniel.«Hai capito benissimo» Chris rise sonoramente dando una piccola gomitata a Lisa «Guarda questo è il nuovo giocattolino di Daniel» Mi indicò con il dito smaltato di nero ed anche Lisa mi puntò addosso i suoi occhi profondi, scrollando le spalle.
Anche lei aveva lunghi capelli scuri proprio come quelli di Chris, ma i suoi erano raccolti in una elegante coda di cavallo che, ad ogni gesto, le ondeggiava sulla schiena.«Non sono il giocattolino di nessuno» Dalle mie labbra non uscì altro che un debole sussurro e Matt ridacchiò incrociando le braccia al petto. Avrei voluto tirargli uno schiaffo ma chissà perché ogni muscolo del mio corpo sembrava essersi congelato.
Lisa alzò gli occhi al cielo «Chris dai» Ridacchiò anche lei girandosi verso l'amica «Credevo che mio fratello sapesse fare di meglio»
Sbattei più volte le palpebre, avrei voluto dire qualcosa ma dalle mie labbra non usciva più alcun suono.
Mi vidi aprire la bocca e poi richiuderla subito. Matt continuava a guardarmi ridendo, senza fare nulla per interrompere quel momento imbarazzante.
Lo osservai per un attimo, mentre le mie labbra tentavano ancora invano di formulare una frase di senso compiuto. Sulle sue braccia c'erano diversi tatuaggi che mi sembravano in qualche modo familiari.Iniziali, come quella che avevo visto su Daniel.
«Cosa succede?» Appena sentii la voce di Alice mi lasciai sfuggire un sospiro di sollievo e i miei muscoli tornarono a rilassarsi; non ero più sola «Chris perché non la smetti di fare la stronza?»
Chris sorrise sistemandosi i lunghi capelli corvini dietro le orecchie «Io dico solo le cose come stanno»
Alzò le spalle e Lisa ridacchiò, appoggiando la schiena al muro dietro di lei e socchiudendo gli occhi, come se fosse stanca o annoiata. Il mio sguardo vagava tra lei e Chris come impazzito, non mi sembrava vero.
«Le cose non stanno così» Parlai quasi senza accorgermene «Io non sono il giocattolino di nessuno e ... »
«Basta» Una voce anche fin troppo familiare mi colse all'improvviso «Perché non torni a fare qualunque cosa tu stessi facendo prima?»
Mi girai sgranando gli occhi.
Daniel mi guardò per un attimo infilando le mani in tasca. Indossava una maglietta nera a mezze maniche grazie al quale riuscii, per la prima volta, a vedere i tatuaggi che gli coprivano il braccio destro.
Anche i suoi sembravano delle iniziali ed erano molto simili a quelli di Matt. A lui, però, donavano decisamente di più.Sbattei le palpebre incapace di rispondere e rimasi a fissarlo interdetta.
«Oh eccoti non arrivavi più» Chris gli sorrise maliziosa «Stavo giusto presentando "topino" agli altri»
«Come sei infantile» Daniel si passò una mano tra i capelli «Vogliamo continuare per tutto il giorno così o andiamo?»
Matt annuì allontanandosi dal muro al quale si era appoggiato e Lisa lo seguì fulminandomi con lo sguardo, mentre, ad ogni suo passo, la coda ondeggiava da una parte all'altra.
«Ciao topino» Chris mi spintonò indietro per seguirli e scomparve anche lei insieme ai suoi amici.
Alice mi guardò interdetta «Ma cosa?»
Io alzai le spalle e mi appoggiai al muro, proprio nello stesso punto dove prima si era appoggiata Lisa.
Socchiusi gli occhi e sospirai.Ecco, adesso si che l'episodio di ieri sera era stato cancellato.
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APATHY
МистикаMia Anderson è una diciannovenne bella, esuberante e con la passione per la letteratura. Ma nel suo passato si nasconde un episodio dal quale cerca disperatamente di fuggire: la misteriosa scomparsa di sua sorella. L'inizio dell'università...