Capitolo 49

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Eccoci qui, per l'ennesima volta.

A viziarci l'uno dell'altro dopo una delle tante litigate.

Siamo la quiete dopo la tempesta.

L'arcobaleno dopo la pioggia.

"Cosa ci fate ancora così?" Selena ci interrompe.

"Un attimo e siamo pronti!" Esclama Cameron spingendomi di sopra.

Selena incrocia le braccia appoggiandosi alla parete, in fondo neanche Nash è pronto.

Velocemente, mi preparo per la scuola, un semplice jeans e la felpa dell'Adidas, di Cameron.

Adoro l'idea di averlo sempre addosso.

Scendo le scale, quasi volando.

"Una è scesa" Sbuffa Selena. "Adesso ci tocca spettare l'altro"

"Starà sicuramente perdendo tempo a riordinarsi i capelli" Sorride Nash.

Cameron corre per le scale sbuffando. "Scusate, non riuscivo a trovare la mia felpa dell' Adidas" Si sofferma a guardarmi sospirando, incrocia le braccia. "Ashley!" Esclama con tono divertito.

"Cosa vuoi? L'ho trovata per caso sul letto e l'ho indossata" Mi difendo.

"Sono sicuro che ti sei intrufolata nel mio armadio mentre ero in bagno, ci scommetto" Fa lui. "Ma sicuramente ti sei trovata nel mio armadio, così, per caso. Come Narnia!" Esclama. "Ma ti sta molto meglio di come sta a me, poi copre anche il tuo sedere, non posso lamentarmi"

Selena alza gli occhi al cielo, Nash non smette di ridere ed io sono così contenta di avere Cameron al mio fianco.

"Riesci a chiuderla?" Prendo in giro Cameron, non riesce mai ad aprire o a chiudere la porta.

Diciamo che non è il suo forte.

È imbranato.

"Queste maledette chiavi!" Si difende lui.

Fa un sospiro di sollievo appena la chiave gira e la porta è chiusa.

Entriamo in auto e Nash non perde occasione per rimproverarlo. "Quando imparerai ad usare queste chiavi?"

"Guarda che sono difettose!" Esclama Cameron.

"Oppure sei tu, che sei un pochino imbranato" Borbotto.

"Cosa sono?" Fa lui con tono acuto.

"Impacciato" Mormoro.

"Maldestro" Interviene Selena.

"Impedito, direi" Dice Nash con voce grossa.

Cameron sbuffa arricciando il naso. "Grazie tante, per le vostre considerazioni che non vi ho chiesto"

Scendiamo dall'auto, guardandoci intorno non vediamo i nostri amici, saranno già entrati.

"Giusto in tempo,che culo" urla Nash  con voce stridula, camminando con passo frettoloso da una parte all'altra del corridoio.

Entriamo in classe, trovando i nostri amici seduti nei loro rispettivi banchi come se fossero i primi della classe.

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