Da ormai qualche giorno, stiamo vivendo in un incubo.Cameron si è svegliato qualche giorno fa, si è sentito male, continuava ad urlare il mio nome fino alla disperazione.
Continuava a chiedermi scusa, tremava tutto, non riusciva a ragionare.
Prima che gli facessero una delle tante siringhe, continuava ad urlare che avremmo dovuto lasciarlo morire.
Quelle parole ci hanno colpito forte al petto, come un proiettile.
Lui non sa che la mia vera morte è allontanarmi da lui.
Con le siringhe fatte, contro la volontà della Dottoressa Brown, piene di anestetizzanti e calmanti, ha dormito per altri due giorni.
Per fortuna adesso sta tornando il nostro Cameron.
Stamattina è venuta Melanie a trovarlo, lui non voleva lasciarla andare.
È come una mamma per tutti e due.
"Vuoi andare un po' a casa?" Domanda Nash, scuoto la testa.
È più che ovvio che voglio rimanere qui.
"Come stai?" Chiede accennando un sorriso.
"Se lui sta bene, sto bene anche io" Sorrido. "Tu?"
"Già, anche io" Fa lui andando via, lasciandoci soli.
Appoggio la testa sul suo petto e socchiudo gli occhi.
Sento la sua voce che continua a sussurrare il mio nome a fatica.
Le sue dita che continuano a stringere le mie.
Mi volto verso di lui e un sorrisone compare sul mio viso.
"Sei sveglio!" Esclamo. "Hai sete?"
Scuote la testa.
Alza il braccio e mi accarezza i capelli.
"Grazie" sussurra. "Ti amo così tanto" sorride guardandomi negli occhi.
"Ed ecco il pranzo di questo bellissimo ragazzo" Entra la dottoressa Brown con il pranzo e la pillola che dovrà prendersi, di sicuro continuerà a fare storie.
Sorrido come per ringraziarla e va via, questa volta senza nessuna cartella.
Prendo il vassoio mettendolo sul letto di Cameron, lui fa un'espressione di disgusto.
"Non fare il bambino, Cameron" Dico con tono di rimprovero.
"Io non mangio una zuppa di animali morti!" Esclama.
Trattengo un sorriso. "Devi farlo" Prendo un cucchiaio di zuppa e lo avvicino alla sua bocca, lo mangia facendo l'espressione di disgusto più bella che io abbia mai visto.
Sorrido spontaneamente mente lui cerca di ingoiare la zuppa. "Sono sazio, grazie a tutti" Fa lui provocando un'altra risata rumorosa da parte mia.
"Devi prenderti la pillola, quindi qualcosa devi pur mangiare"
"Preferisco mangiare il piatto, questo è piscio puro"
"Cameron!" Esclamo trattenendo una risata.
Si arrende, mangia altre due bocconi per poi allontanare il vassoio dal lettino. "Lontano da me, il più possibile"

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You saved me
FanfictionMi hai salvato. E no, non è quella frase che si dice quando la campanella ti salva da una interrogazione, o quando arrivano le dieci di sera e dici a te stessa che hai superato un altro giorno, ti sei salvata da tutto anche oggi. Non quella frase pe...