Capitolo 51

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Stanotte a causa del freddo, non ho dormito molto.

Mi ha tenuto compagnia la pioggia, il rumore della pioggia che si abbatteva sulla finestra.

Il rumore dei tuoni che facevano vibrare la stanza.

Una notte abbastanza turbolenta.

Mi preparo velocemente per la scuola e mi avvio a piedi, sentendo il freddo sulla pelle.

Il freddo che in ogni inverno riesce a screpolarmi la pelle, riesce a farmi arrossire in viso, riesce a farmi seccare le labbra.

Nonostante sia da una parte fastidioso, l'inverno è il mio stato d'animo, fa parte di me.

Arrivata a scuola, mi precipito da Taylor.

"Lei è la ragazza di ieri,vero?" Domanda Amanda.

Amanda è una delle dottoresse dell'infermeria della scuola, una delle più simpatiche.

Le faccio cenno di sì e mi avvicino a Taylor.

"Come stai oggi?" Chiedo.

"Non me lo chiede mai nessuno"

"Te l'ho appena chiesto" sorrido.

"Non lo so, Ashley,non lo so. Io non riesco a capire, va tutto male. A volte mi sento davvero solo. Mi sono allontanato da tutti voi e mi sento così terribilmente stupido per averlo fatto"

"Taylor, noi per te ci saremo sempre."

"Io vorrei solo certezze nella mia vita, ma non riesco a combinarne una buona"

"Cos'è successo? Lo so che nascondi tutte le tue preoccupazioni, le tue paure e soprattutto la tua tristezza dietro ai sorrisi e alle battute che fai. Non bisogna nascondere la tristezza dietro falsi sorrisi."

"Lo so, Ashley. Io ci sono sempre,per tutti. Ma per me? Io non riconosco più nessuno dei ragazzi,non riconosco più me stesso"

"Taylor ascoltami adesso. Ora pensa a riprenderti, quando starai meglio potrai iniziare a chiarirti le idee. Ma di una cosa devi essere sicuro, tutti noi ti vogliamo bene, stanne certo"

"Questo credo di saperlo" Dice con tono debole.

"Ma devi riconoscere prima te stesso"

"Già" Sospira."Adesso vai,è suonata"

"Caniff, mi stai mandando via per caso?" Ironizzo.

"Non lo farei mai"

"Allora a dopo" Lo saluto andando via.

Capisco perfettamente ogni sua preoccupazione. In passato crollavo spesso per queste cose. So come ci si sente a sentirsi soli.

È così brutto quando nessuno ti chiede come stai, quando nessuno si preoccupa per te.

Arrivata in classe, prendo il progetto dallo zaino mostrandolo al professore.

"Questo è il progetto mio e di Caniff"

"Complimenti,Blake" mi stringe la mano "Dopo passerò anche da Taylor"
Sorrido per la sua gentilezza e torno a sedermi.

Oggi sono sola, non c'è nessuno al corso, oltre Taylor che non c'è.

Per non  morire di noia prendo il cellulare e schiaccio play.

"Cristo" impreco. "Cameron" penso tra me e me.

Non posso credere che abbia scaricato tutte le canzoni di Drake sul mio cellulare.

You saved meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora