Tranquillità.
Ecco come descrivere questa notte, in una sola parola.Da tanto tempo non riuscivo a dormire tranquilla, questa notte è stata diversa, ho chiuso gli occhi e li ho riaperti solo la mattina dopo.
Niente incubi, lo devo a Cameron.
Devo tutto a lui.Ho così tanta paura che i miei incubi potessero avverarsi, così all'improvviso , da un giorno all'altro.
Ho così tanta paura di loro.
Della solitudine.
Dell'abbandono.Perché abbiamo così paura di essere lasciati soli?
Abbiamo così tanta paura di sentirci abbandonati.Tutti noi abbiamo bisogno di qualcuno.
Ancora una volta continuo a pensare a Scarlett.
È andata via portandosi con se tutta la sicurezza che avevo, lasciandomi così, vuota.
Indifesa.
Insicura.Dodici anni di incubi, sempre esposta
a qualunque rischio visto che non c'è nessuno a prendersi cura di me.
Sono sempre incastrata in un trappola dalla quale non esiste via d'uscita. Quella trappola è la mia vita, ne sono certa."La cosa fondamentale da fare per imparare a superare la paura della solitudine è stare bene da soli, con se stessi"
Mia zia Elizabeth aveva ragione.
Solitudine non vuol dire "stare da solo con i propri pensieri", perché sono proprio questi che devono essere eliminati per vivere nello stato contemplativo di cui ha bisogno il nostro cervello: stare soli vuol dire farsi abbracciare dal silenzio, lasciarsi andare, fino ad approdare a quel vuoto che i Saggi chiamano "sostanza suprema dell'Essere".
Le strade per vivere bene la solitudine sono molte, e ognuno deve trovare la propria.
Svegliandomi posso percepire una sensazione molto lontana dall'essere sola.
E sono contenta.Due braccia che mi stringono la vita così forte, da rompermi una costola.
Per quanto adoro questo momento, è arrivata l'ora di alzarsi.
Fortunatamente oggi sono più tranquilla rispetto a ieri.Scivolo dalla sua presa e cerco in tutti i modi di svegliarlo. Dopo aver levato le lenzuola, incrocio le braccia e resto a guardarlo.
"Cameron Alexander Dallas nato l'otto Settembre a Chino Hills, vuoi svegliarti per favore?" Il mio tono avuto e fastidioso arriva alle sue orecchie, facendolo sobbalzare.
"Non posso crederci" Sbuffa strofinandosi gli occhi. "Quando la smetterai? Quando capirai che non bisogna svegliare una persona in questo modo?" Mi rimprovera mettendosi a sedere, piegando il busto, mi guarda. "Sei una persona disturbata"
Porto una mano sullo stomaco e mi piego in due per ridere, mi volto verso di lui ritornando seria.
Guarda fisso il muro, senza alcuna espressione. "Cosa stai facendo?" Chiedo."Sto pensando alla vita" Mormora.
Non posso crederci, mi sono innamorata di un ragazzo che alle nove di mattina pensa alla vita.
"Psicopatico" Mormoro tra me e me.
"Cosa hai detto?"
Si alza dal letto e mi trascina giù."Perché mi stai trascinando come se fossi un corpo morto e tu un assassino?"
"Perché ho fame e non ho voglia di sentire i tuoi complimenti mattutini"
"Non apprezzi neanche la mia gentilezza" Rotea gli occhi e si siede difronte a me.

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You saved me
Fiksi PenggemarMi hai salvato. E no, non è quella frase che si dice quando la campanella ti salva da una interrogazione, o quando arrivano le dieci di sera e dici a te stessa che hai superato un altro giorno, ti sei salvata da tutto anche oggi. Non quella frase pe...