Capitolo 84

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Ripenso a qualche sera fa.
Per fortuna hanno trovato Sky, altrimenti non me lo sarei riuscito mai a perdonarlo.

Era con me.
Al mio fianco.

Non ricordo niente, come se qualcuno mi avesse cancellato quell'episodio dalla testa.

Perché hanno fatto il nome di mia madre?
C'entra qualcosa?

Evan sostiene che fossero ragazzi forestieri, convinto che mi abbiano dato qualche droga.

Ma la casa sul lago c'era, aveva un logo disegnato con lo stesso coltello con cui mi hanno graffiata.

Un nodo celtico, potevo benissimo notarlo perché era ricalcato con del pastello rosso.

Un trifoglio formato da due linee che corrono parallele.

Il ragazzo che mi ha fatto del male, aveva un simbolo ricalcato nero sul polso.

Non so bene cosa fosse, ma giuro che mia madre ce l'ha uguale.

Da piccola gli chiedevo spesso cosa fosse quel simbolo e perché lo avesse inciso sulla pelle.

Lei rispondeva sempre "Perché a me piace, questo è il mio simbolo"

"Mamma, io non ho un simbolo?"

"Tu sei diversa, figlia mia"

"Perché sono diversa? Sono uguale a te"

Sorrideva. "Vuoi sapere che significa il mio tatuaggio?"

"Si"

"È un avariel, è inteso come simbolo di eternità, le tre punte rappresentano il fuoco, l'aria è l'acqua mentre il cerchio la terra"

Ricordo ancora i miei occhi socchiusi mentre scrutavo quel simbolo. "È strano, posso farmelo anche io?"

"No, non puoi. Te l'ho detto sei diversa"

"Ma io sono diversa perché non guardo sempre la luna" In quel momento mia madre mi fulminó con lo sguardo, poi ritornó a sorridere.

"Guarderai anche tu qualcosa per molto tempo, tu guarderai una persona, io no"

"Mamma, ma che significa?" Gli chiesi, non rispose più.

Ero diversa da mia madre, perché non ero come mi voleva lei.

Non mi preoccupo di questi tatuaggi, era ragazzina mia madre quando se lo fece, aveva la mia età.

Pensando a Cameron, non rientra da ieri sera.
Assume comportamenti strani, non ne conosco la ragione.

"Ashley, vieni qui!" Esclama Nash.

Dovrà parlarmi del comportamento di Cameron.

"Mi ha chiamato Cam, sta venendo a prenderti" Fa lui indifferente.

"Per?"

"Andrete insieme in ufficio, da tuo padre"

You saved meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora