Capitolo 82.

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Dopo svariati minuti, ho avuto la fortuna di trovare un taxi, arrivati all'ospedale, prendo venti dollari dandoli all'autista e scendendo velocemente.

"Christopher Butler?" Chiedo, senza ricevere alcuna risposta. "Signora?"

"Ah non ti avevo visto, stanza 123" Fa lei rivolgendomi uno sguardo veloce.

120..121..
Vado a sbattere contro un ragazzo con una tunica blu, Luke?   "Oh, mi scusi" Si scusa, cercando di nascondere il viso con le mani.

"Luke?" Chiedo.

"Sono il dottor Gerald, mi spiace" Risponde correndo via.

Era lui.
Cosa ci faceva qui? Perché è corso via?

123.
Allontano i pensieri, bussando.

Apro la porta trovando Chris, disteso su un letto di ospedale, un viso pallido, dei lividi sotto agli occhi.

Ma gli occhi, sempre così azzurri e limpidi, sempre pronti a guardarti come se fossi la cosa più bella del mondo. "Ashley" Sospira. "Entra!" Esclama.

La stanza è piccola, ma va bene per lui.
Il tavolo è pieno di fogli sparsi dappertutto, mentre altri sono riordinati.
Due computer ricoperti con dei fascicoli, uno deve essere di Rebecca.

Vorrei chiedergli cosa sono, sicuramente saranno fascicoli affidati a loro dalla CIA.

"Come stai?" Chiedo avvicinandoli al lettino.

"Sto bene, per fortuna. Domani mi dimettono, ma dovrò stare a casa per molto tempo"

"Mi dispiace" La prendo sul ridere. "Ho saputo che sei stato in buona compagnia in questi giorni" Sorrido. "Rebecca è stata sempre qui?"

"Si" Ridacchia.

"Come hai fatto a non ucciderla? Io mi sarei suicidata subito. L'avrei sicuramente strozzata con questo affare qui sopra" Indico un filo di plastica che attorciglierei con piacere al suo collo.

"Anche se volevo farlo non potevo, guarda come sono messo." Si passa una mano tra i capelli.

"Chris, allora adesso devi pren.." La voce di Rebecca rimbomba tra le pareti di questa piccola stanza.

"Parlavi del diavolo" Sussurra Chris ridendo.

Rebecca alza gli occhi, rimanendo di marmo. "Non sapevo fossi qui" Dice con fare indifferente.

"Adesso lo sai!" Esclamo.

"Già, avrei voluto non saperlo" Risponde.

Faccio segno a Chris di guardare quel filo e lui scoppia a ridere. Rebecca ci guarda con aria confusa.

Cosa vuoi?
Il filo mi sta praticamente pregando di prenderlo e arrotolarlo a quel collo.

"Vado a prendere le chiavi dell'auto e torno" Rebecca avvisa Chris. "Vuoi un passaggio?" Si rivolge a me.

"Ti ringrazio con tutto il cuore, ma vorrei vivere ancora un po'"

"Sto cercando di essere gentile"  Fa lei sbuffando e andando via.

"Ti conviene accettare il passaggio, non è male, fidati!" Esclama.

"Per sicurezza prendo questo filo"

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